
Ogni giorno contro la violenza di genere
Solo il fecondo concerto delle divesità di tutta la società civile (associazioni, sindacati, partiti, movimenti, persone) può contrastare e sconfiggere maschilismo e patriarcato che ancorati nel iberismo opprimono diritti, vita e futuro. La Cgil è anche a Como sempre attiva in questa azione. «Ennesimo episodio di violenza contro una donna a Como: vogliamo un cambiamento culturale vero. Ancora una volta la nostra città è stata protagonista di un episodio che ci saremmo volentieri risparmiate di vedere scritto e commentato dai media locali, e per di più con una sorta di deja vù dato dal ripetersi della stessa dinamica a cui già lo scorso anno abbiamo assistito.
Lo stupro che ha subito la giovane turista nei giorni scorsi non può essere liquidato come emergenza, se nel concreto l’emergenza è di fatto quotidianità spesso silenziosa e indifferente. Per questo tali episodi non possono essere relegati a una serie infinita di “casi isolati” sulle pagine di cronaca, dimenticati a poche ore di distanza.
O ancora peggio ridurre le colpe a quella stessa donna perché in fondo troppo succinta, disinibita, estroversa, sorridente, invogliante e quindi consenziente.
Non importa dove sia accaduto e di chi sia figlio, padre, parente il violentatore. Non importa se sia italiana, straniera, giovane o anziana la donna, quello che bisogna sottolineare è la cultura sbagliata della prevaricazione e del possesso.
La violenza sulle donne è sistemica, ed è lo specchio della grave asimmetria che ancora oggi regola il rapporto tra donne e uomini nel nostro paese. La prevenzione della violenza e il suo contrasto deve diventare una priorità a livello politico, partendo prima di tutto dal mondo della scuola, includendo il mondo familiare e di tutte quelle figure che svolgono ruoli educativi anche in ambiti altri come quello sportivo e delle attività extrascolastiche in genere.
Un percorso sfidante, sicuramente difficile, ma l’unico possibile e necessario per andare oltre la logica emergenziale.
Solo così sarà possibile produrre il cambiamento culturale e sociale necessario per superare e mettere all’angolo la violenza di genere». [Cgil Como]