Video/ Per la casa la Scalabrini da vent’anni c’è

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A Como, uno dei luoghi più ricchi del pianeta, nel bel mezzo dell’Europa che pure ha nella sua Costituzione l’attenzione ai diritti delle persone, il diritto alla casa non è garantito neppure a chi si trova in condizioni di assoluta necessità. Quindi come in altri campi la sopravvivenza e la dignità delle persone delle quali si disinteressano Governo, Regione e Comune sono sostenute dal volontariato, dal mutualismo, dall’operosità e dalla generosità di persone, organizzazioni, aziende, cooperative che fanno quello che le istituzioni non hanno neppure memoria di dovere fare.

Non basta ma è vitale. Per questo il ventesimo compleanno della Fondazione Scalabrini è una festa di tutta la città e i tanti traguardi raggiunti hanno determinato per 471 persone la possibilità di vedere riconosciuto un diritto, quello alla casa che è ormai una chimera non solo per i diseredati ai quali una società ingiusta assegna lo stigma della povertà estrema ma persino a persone relativamente agiate per le quali un problema di salute o di lavoro determina la miseria.

Certo la festa della Scalabrini riempie il cuore per l’entusiasmo di chi la rende possibile e oggi ha voluto festeggiare in via Pastrengo a Como con tan3 amic3 il cammino percorso e i progetti di indispensabile futuro. Non solo Francesca Scalabrini (così ha chiamato Anna Veronelli Francesca Paini per evidenziarne il ruolo centrale nella Fondazione) ma anche molti3 nel pubblico si sono emozionati alle rievocazioni delle fasi belle e difficili che si sono alternate negli anni. Ma mentre ascoltavo i diversi interventi tutti svolti con il cuore a me è montata una rabbia disperata vedendo rappresentata nel passato, nel presente e nel futuro tanta volontà e capacità d’azione per gli altri proprio oggi all’indomani dei nuovi provvedimenti del governo di estrema destra Meloni che affrontano la povertà abitativa criminalizzando la disperazione e immaginando forse che il luogo dove i poveri dovrebbero abitare sia il carcere. Per riprendersi c’è stata la musica di Lorenzo Monguzzi dei Mercanti di liquore, il rinfresco e la torta. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]

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