Bilancio comunale

Bilancio di previsione 2015

facciatapalazzocernezziApprovato dalla Giunta Lucini il documento arriverà in aula entro fine luglio.

 

«Il progetto di Bilancio per l’esercizio 2015 e pluriennale 2015/2017 è stato licenziato dalla Giunta comunale e sarà trasmesso alla Commissione I – che si riunirà il prossimo 2 luglio –, per poi passare al Consiglio comunale per l’approvazione».

«Quest’anno, per la prima volta, viene realizzata in parallelo una redazione del documento in osservanza del dlgs 118/2011 che prevede anche i movimenti di cassa – spiegano dal Comune di Como –. Il pareggio di bilancio tra entrate ed uscite previste nel 2015 ammonta a Euro 176.775.398,49. Permangono come in passato, l’obbligo dell’osservanza del patto di stabilità e l’accantonamento al fondo di solidarietà. L’attenzione della Giunta è stata posta al raggiungimento del pareggio senza aumentare la pressione fiscale». [md, ecoinformazioni]

Approvato l’assestamento di Bilancio

COMO COMUNEPalazzo Cernezzi ha dato il via libera al documento contabile, su cui Amo la mia città si è astenuta. Passato solo un ordine del giorno del Movimento 5 stelle.

 

In due serate, lunedì e martedì 24 e 25 novembre, il Consiglio comunale comasco ha affrontato emendamenti e ordini del giorno presentati dall’opposizione e la maggioranza, quasi al completo, ha approvato il documento di Bilancio.

Nella prima serata sono stati affrontati gli undici emendamenti proposti otto dei quali discussi assieme perché tutti interessati a spostare la stessa posta dal Bilancio, i fondi per la ristrutturazione del ristorante di Villa Olmo, su altre voci. Le proposte, giunte da più parti dell’opposizione, erano di stornare fondi per la ristrutturazione del Tempio voltiano, per gli impianti di illuminazione, per la ristrutturazione delle case comunali. Tutti gli emendamenti sono stati bocciati dalla maggioranza, sulle case popolari Luigi Nessi, Paco-Sel, si è astenuto, compatta nella difesa del progetto presentato a Fondazione Cariplo per la ristrutturazione e il rilancio di Villa Olmo. «Sono 5 milioni che arrivano per un bando emblematico – ha affermato il sindaco Mario Lucini –, indispensabili per la creazioni di posti di lavoro e di un polo turistico». Un progetto «che sta in piedi se si realizza in modo completo» ha aggiunto ricordando che per il ristorante era stato pensato anche una ristrutturazione a scomputo del canone, ma che poi la scelta è ricaduta sulla ristrutturazione diretta, mentre per il Tempio voltiano sono già in Bilancio 80mila euro e «sarà necessario un monitoraggio di un anno per vedere se c’è la necessità di ulteriori interventi». Motivo per cui sono stati poi bocciati altri due emendamenti presentati dall’opposizione.

Stessa sorte per gli ordini del giorno affrontati nella seconda serata di Consiglio, incentratasi sul primo, presentato da Alessandro Rainese, Adesso Como, sul monumento donato alla città da Libeskind e Amici di Como, l’opportunità di farlo, il luogo dove farlo e il referendum promosso per far decidere alla cittadinanza sull’opera. Una proposta che ha fatto uscire allo scoperto i malumori nella maggioranza «questa scelta non è stata forse discussa in modo adeguato e avrebbe dovuto essere oggetto di discussione qui in Consiglio e all’interno della maggioranza» ha detto Eva Cariboni, Amo la mia città, che ha parlato anche di «imposizioni e di scelte poco rispettose della cittadinanza» schierandosi a favore del referendum per cui è in atto la raccolta firme. «Paco-Sel non è d’accordo per una questione di metodo, prima che di merito – ha aggiunto Luigi Nessi – ed ha delle perplessità sui costi». Una pausa di riflessione è stata chiesta dalle opposizioni «se mi fanno un regalo non mi devono imporre dove metterlo» ha dichiarato Marco Butti, Gruppo misto, «ha senso predisporre l’iter per l’edificazione quando vi è la possibilità di una consultazione popolare?» ha chiesto Mario Molteni, Per Como, «Come per la Ztl si è già deciso, i progetti c’erano già e poi ci sono stati gli incontri» ha concluso Enrico Cenetiempo, Ncd. Al voto la proposta è stata bocciata dalla maggioranza e sostenuta dalle minoranze più amo la mia città, mentre Nessi è uscito dall’aula. Ritirata una proposta di Rapinese e bocciate le altre è passato solo un ordine del giorno di Luca Ceruti, M5s, di stimolo all’amministrazione per recuperare fondi da bandi europei.

Alla fine non del tutto scontate le dichiarazioni di voto sul documento di Bilancio approvato dalla maggioranza. Contrarie le minoranze, Amo la mia città si è espressa per l’astensione rimarcando la propria perplessità sull’opera di Libeskind, inserita nell’assestamento, mentre Paco-Sel ha espresso la propria fiducia, ma con riserva, Nessi ha chiesto l’arrivo in aula al più presto del Bilancio di previsione 2015 e «una rilettura a metà mandato del programma elettorale» per valutare le azioni da intraprendere. [Michele Donegana, ecoinformazioni]

Prosegue il dibattito sul Bilancio

3 COMO COMUNEPalazzo Cernezzi ha concluso la prima parte della discussione sull’assestamento di Bilancio.

 

Preliminari

Mario Molteni, Per Como, ha chiesto un intervento su Enel da parte dell’Amministrazione per risolvere il problema del black out che ha colpito la parte Nord della città, ricordando anche l’illuminazione pubblica che non funziona in alcune vie.

 

Bilancio

Insediata l’Assemblea la discussione è ripresa sull’assestamento di Bilancio. Molte le perplessità espressa sull’inserimento del monumento a Volta, donato da Libeskind alla città, anche dalla maggioranza «avrei preferito un dibattito più aperto sulla decisione del luogo dove metterlo con maggiore condivisione». «Bisogna deciderne la giusta collocazione» ha incalzato Marco Butti, Gruppo misto, «c’è Volta che si gira nella tomba come un kebab!» ha aggiunto Alessandro Rapinese, Adesso Como, ricordando il referendum contro il monumento di cui è uno dei promotori.

Delle tempistiche dei lavori consiliari si è lamentata Laura Bordoli, Ncd, «abbiamo affrontato la delibera in Commissione ieri pomeriggio, abbiamo iniziato in Consiglio ieri sera…», e in più si è dichiarata insoddisfatta per gli stanziamenti del fondo rischi per il cantiere della paratie «del tutto insufficiente». Per Francesco Scopelliti, Ncd, sono invece insufficienti i fondi per la sistemazione della soletta del Cosia, delle rogge e delle rive a lago, Enrico Cenetiempo, Ncd, ha invece attaccato sulle alienazioni del patrimonio comunale «sembra un suicidio, perdere incassi sicuri come quelli delle farmacie», mentre per Sergio Gaddi, Fi, «possiamo annunciare il funerale di Villa Olmo dopo il risultato dell’ultima mostra, con la nascita del Lac (Lugano arte cultura) a Lugano».

«Non credo se ne debba celebrare il funerale – ha dichiarato nella replica l’assessore Frisoni – ora provvederemo con l’intervento finanziato dalla Fondazione Cariplo». Insoddisfatte delle risposte le minoranze, che hanno presentato 11 emendamenti e 4 ordini del giorno. L’assessore ha comunque ribadito per l’anno prossimo l’intenzione di portare il Bilancio di previsione entro fine marzo: «Se non ci riusciamo è la sconfitta dei nostri uffici, noi come parte politica spingeremo in tal senso». [Michele Donegana, ecoinformaizoni]

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