Casa della Musica

27 agosto/ ComoJazz: concerto di Paolo Tomelleri quartett

Terzo appuntamento con il festival ComoJazz 2016, sabato 27 agosto 2016 alle ore 21.15 in piazza Martinelli a Como, con Paolo Tomelleri quartett (Paolo Tomelleri – clarinetto, Luca Cacucciolo – pianoforte, Alberto Guareschi – contrabbasso, Toni Arco – batteria).

Di grande rilievo i musicisti che saliranno sul palco: Paolo Tomelleri inizia come autodidatta, appassionandosi al jazz sin da giovane; si trasferisce poi a Milano e nel 1959 entra nei Cavalieri, con Enzo Jannacci, Gianfranco Reverberi, Luigi Tenco e Nando de Luca; nel 1971 collabora con Adriano Celentano. In parallelo con le attività nella musica leggera (che progressivamente abbandonerà a partire dagli anni ’90), porta avanti quella di musicista jazz, suonando in molte formazioni. Ha inoltre pubblicato libri di teoria musicale, solfeggio e studio del clarinetto, e ha suonato nei più importanti festival di jazz europei.

Gianluca Cacucciolo inizia a suonare il pianoforte a 12 anni. Forma giovanissimo i primi gruppi musicali con cui si esibirà in vari contesti. Intensa è la sua attività concertistica che lo porta a suonare, come leader, free lance o in diversi gruppi, in tutta Italia, in Svizzera, in Austria, in Slovenia, in Cina a Pechino e in vari contesti: eventi, mostre, teatri, club, festival (Onyx jazz festival, Beat on to jazz, Besana Open Jazz Festival, Apriljazz, Blue Note di Milano etc.

Alberto Guareschi, diplomato in didattica della musica a Milano, ha studiato contrabbasso alla Civica scuola di musica. Ha collaborato nell’ambito della musica jazz e della musica leggera, in oltre 30 anni, con moltissimi noti ed affermati artisti dei settori.

Tony Arco ha iniziato lo studio dello strumento sotto la guida di Enrico Lucchini, per poi incontrare Tullio De Piscopo, con cui ha instaurato un profondo legame d’amicizia che prosegue ancora oggi: la sua formazione si è completata negli Stati Uniti. Specialista degli organici allargati, Arco ha collaborato con orchestre sinfoniche e big band e oggi è considerato unanimemente un punto di riferimento della didattica della batteria jazz; è il batterista della Civica Jazz Band.

Il festival ComoJazz è organizzato dalla Casa della Musica di Como, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Como.

I concerti sono a ingresso libero. In caso di pioggia, i concerti si terranno presso la Casa della musica, in via Collegio dei Dottori 9 a Como (proprio di fianco a piazza Martinelli).

 

20 agosto/ Cappelletti – Minardo duo, special guest Bruce Ditmas

minardo-trio-1200x750Sabato 20 agosto alle 21,15 in piazza Martinelli a Como Nell’ambito della rassegna estiva Como Live, la Casa della musica invita in piazza Martinelli, per la terza edizione di Como Jazz, al secondo concerto di ComoJazz 2016 suonerà il Cappelletti – Minardo duo, special guest Bruce Ditmas. (altro…)

7 agosto/ Risonanze: dal Grumello a Bignanico – AVVERTENZA

La Casa della Musica di Como con Risonanze propone, anche quest’anno, tre percorsi alla scoperta di luoghi, suoni, storie, personaggi della città e della periferia di Como, intrecciando momenti musicali con luoghi significativi o poco noti.
Organizzati dalla Casa della Musica e dal Comune di Como nell’ambito degli appuntamenti estivi di Como Live, gli itinerari sono a cura dell’Accademia Orchestrale del Lario per quanto riguarda gli aspetti musicali e di Fabio Cani per quanto riguarda gli aspetti storici e artistici.

Domenica 7 agosto 2016, la visita guidata e animata dalle musiche klezmer, blues e tanghi di Giulia Larghi al violino e Chiara Zabatta alla viola traccia un percorso trasversale all’ormai famoso e apprezzato chilometro della conoscenza, dal Grumello a Bignanico.

Partenza, quindi, alle 15.30 dal Grumello, tra la villa e il lago, per risalire alle Serre attraverso il parco e uscire dal chilometro al parcheggio di Bignanico. Qui si avrà modo di apprezzare l’antico nucleo sulle falde del colle di Cardina, tra vecchie cascine e nuove ville, con l’antica chiesa di S. Pietro. Sosta alla cappellina Celesia su via Bignanico (erede dell’antica Santa Maria del Prestino) e alla Casa Albergo Villa Celesia della Fondazione Ca’ d’Industria.

Il percorso terminerà alla Scuola Montessori di via Bignanico, interessante edificio scolastico della metà degli anni Settanta.

 

ATTENZIONE! I danni provocati dal recente maltempo impediscono l’uso del ponticello lungo il chilometro della conoscenza. L’accesso alla Villa del Grumello deve quindi avvenire o dalla strada per Cernobbio o dal parcheggio a Bignanico.

6 agosto/ Festival ComoJAZZ 2016: primo concerto con Rhapsodija Trio

L’associazione Casa della Musica, proseguendo il percorso iniziato con successo nel 2014, propone anche quest’anno il Festival ComoJazz, cinque concerti dal 6 agosto all’11 settembre che coinvolgeranno ventitré artisti fra i più interessanti del panorama nazionale e non solo. Serate di jazz offerte al pubblico di appassionati nel piccolo “auditorium” all’aperto dall’acustica preziosa di Piazza Martinelli. 

ComoJazz è promosso con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Como.

Primo concerto sabato 6 agosto alle ore 21.15 in piazza Martinelli (in caso di pioggia, nell’attigua Casa della musica – via Collegio dei Dottori 9) Como  con il Rhapsodija Trio, composto da Maurizio Dehò violino, Luigi Maione chitarra e Nadio Marenco fisarmonica.

Cosa ci fanno sullo stesso palco un violino del ‘700, una Gibson Les Paul del ’71 e una fisarmonica di Stradella? Segnano il nuovo corso di Rhapsodija Trio. Un ensemble di impatto immediato, più elettrico, più swing, evocativo e sempre più passionale, travolgente.

Il violino appartiene al gusto e alla creatività di Maurizio Dehò, un artista importante della tradizione popolare est-europea nel nostro paese. Languido e potente, dotato di entusiasmo e comunicativa inesauribili, è ancora una volta alla ricerca di nuovi percorsi espressivi. La chitarra è di Luigi Maione in versione elettrica, che rivela la natura del proprio sound d’origine, le radici rock, latine, ma non solo. Ancora sensibile alle ispirazioni manouche, mediterranee e flamenco, si dedica alla costruzione di un progetto rinnovato, fatto di energia, intuizioni, reminiscenze e un pizzico di trasgressione. Il nuovo fisarmonicista Nadio Marenco è la terza anima pulsante del gruppo, musicista di grande sensibilità artistica e sorprendenti capacità tecniche. Tensione tanguera, solida base di appoggio per i voli e i virtuosismi dei compagni, è a sua volta ispiratamente melodico nell’alternarsi di accompagnamento e canto, assoli e ancora groove.

I tre presentano un’antologia della loro produzione dal 95 ad oggi, dai pezzi propri ai brani kletzmer completamente riarrangiati, a stuzzicanti riletture di brani classici, di tango argentino e della tradizione gitana.

 

7 novembre/ Kammermusik alla Casa della Musica

via Collegio dei Dottori 9 a Como.

Protagonista della serata il Trio Accademia, formato da Elisa Scaramozzino, violino, Francisco Ruiz Iglesias, viola, e Nikolay Shugaev, violoncello. in programma musiche di Ludwig Van Beethoven (Trio per violino, viola e violoncello in do minore op. 9 n. 3), Franz Schubert (Trio per violino viola e violoncello in si bemolle D 471) e Jean Sibelius (Trio per violino viola e violoncello in sol minore).

L’ingresso è libero.
Elisa Scaramozzino studia presso il conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria poi presso l’Accademia Nazionale di Musica e Teatro di Vilnius (Lituania); collabora regolarmente con numerose orchestre, tra cui l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’orchestra Giuseppe Verdi del Teatro di Salerno, l’orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’orchestra “Gruotzio” della Lituania. Dal nel 2015 è stata scelta da Riccardo Muti per fare parte dell’orchestra “L.Cherubini”.

Francisco Ruiz Iglesias, nato a Malaga, si diploma nel 2012 e lo stesso anno vince la 7a edizione del concorso per solisti indetto dal Conservatorio di Malaga; è stato primo violino e spalla dell’Orquesta Sinfónica Provincial de Málaga, della Joven Orquesta Barroca de Andalucía, e dell’ Ensemble “Elegance”; attualmente studia direzione d’orchestra al Conservatorio Superiore di Malaga e sta conseguendo il Master in viola presso il Conservatorio della Svizzera Italiana.

Nikolay Shugaev, nato a Mosca nel 1988, è il vincitore del premio The International Holland Music Sessions del 2013; inoltre ha vinto numerosi altri concorsi (American Fine Arts Festival, Rome Chamber Music Festival, Concorso Russo per giovani violoncellisti, Valsesia Musica, Concorso Internazionale “Paper de Musica”, Musica da camera a Cracovia, Concorso Internazionale Città di Pinerolo, Concours International de Musique de Lausanne). Attualmente si sta perfezionando al Conservatorio della Svizzera italiana a Lugano.

L’armonia delle tenebre: Como ricorda Terezín

17 ottobre 1944, un treno trasferisce una schiera di musicisti e artisti ebrei dal ghetto-lager di Terezín al campo di Auschwitz-Birkenau, destinandoli allo sterminio.

È una data importante nella storia dei rapporti tra arte e potere, e la Casa della Musica di Como, in coordinamento con altre associazioni culturali in altre città italiane (e, in particolare, con la collaborazione dell’associazione She lives di Roma), ha deciso di ricordare questa data con un doppio appuntamento: sabato 17 ottobre, nel salone Enrico Musa dell’Associazione Carducci, un concerto del pianista Christophe Sirodeau ha ridato vita alle musiche di alcuni di questi musicisti, mentre domenica 18 ottobre, nella Casa della Musica di via Collegio dei Dottori, sono stati approfonditi gli aspetti storici e culturali con la proiezione di spezzoni del film propagandistico nazista dedicato appunto a Terezín / Theresienstadt, con l’esposizione della mostra dedicata a Terezín realizzata negli scorsi anni dall’Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta” e gli interventi di Nicola Montenz, Elisabetta Lombi e Marinella Fasani.

Il concerto di sabato [presto on line sul canale di ecoinformazioni i video] ha costituito un momento molto intenso, in cui è stato possibile riascoltare le musiche di Viktor Ullmann e Erwin Schulhoff, internati dal nazismo a Terezín e poi uccisi ad Auschwitz, e ascoltare per la prima volta in assoluto la suite dedicata, subito dopo la fine della guerra, a Theresienstadt da Hans Winterberg, altro musicista passato per Terezín e fortunosamente sopravvissuto a quella tragica esperienza. Sono tutte musiche di notevole valore, perfettamente inserite nel clima culturale di quell’epoca, aperta – prima della soppressione delle libertà artistiche da parte delle dittature – a molte sperimentazioni e sollecitazioni; così, a brani nella linea della musica tedesca “classica” si affiancano riletture “colte” del jazz afroamericano (ma più ancora del ragtime). Particolarmente interessante la suite Theresienstadt, animata da un richiamo emozionale veramente potente.

L’incontro di domenica è cominciato con la riproposizione degli spezzoni sopravvissuti del film di propaganda sul “ghetto modello” di Terezín, circa un terzo dell’originale (poco meno di 30 minuti su un totale di circa un’ora e mezza). Girato con la regia di Kurt Gerron, attore ebreo, famoso per aver partecipato alla prima messa in scena dell’Opera da tre soldi di Brecht e Weill, che sperava forse di riuscire a salvare la pelle con quest’opera e che invece fu anch’egli ucciso, il film inventa aspetti idilliaci per la segregazione degli ebrei nella fortezza asburgica della Boemia. Probabilmente mai proiettata all’epoca, la pellicola – a distanza di oltre settant’anni – risulta tragicamente assurda, soprattutto perché appare incredibile che si sia potuta falsificare in tal modo la realtà e che i deportati siano stati “capaci” di mettere in scena degli altri se stessi. Del resto, anche una delegazione internazionale della Croce Rossa, che visitò Terezín nel corso del 1944, cadde nella stessa tragica truffa, credendo all’illusione del ghetto modello.

A smontare pezzo a pezzo la vicenda di Terezín sono intervenuti i contributi di Nicola Montenz, che ha evidenziato i molti usi (e soprattutto abusi) della musica nel sistema concentrazionario nazista, di Elisabetta Lombi, che ha delineato la storia di Terezín, e di Marinella Fasani, che ha raccontato le vicende di bambini e bambine rinchiusi nella fortezza-lager e i cui disegni e scritti sono serviti di base per la mostra allestita dall’Istituto di Storia Contemporanea.

L’incontro si è chiuso sulle struggenti note della Ninna-nanna di Ilse Weber che, secondo alcune testimonianze, lei stessa intonò entrando nella camera a gas insieme ai bambini che aveva curato, e con una poesia di Alessandro Lukacs, sopravvissuto alle persecuzioni degli ebrei ungheresi.

Entrambi gli incontri, organizzati dalla Casa della Musica insieme all’Assessorato alla Cultura del Comune di Como nell’ambito di Como live, hanno visto la partecipazione di numerose persone, particolarmente attente ed emozionate.

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

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Un momento del concerto di Christophe Sirodeau.

 

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La proiezione del filmato su Terezín /Theresienstadt.

 

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Nicola Montenz.

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Elisabetta Lombi.

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Marinella Fasani con Alessandro Lukacs.

 

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La mostra dedicata a disegni e scritti dei bambini e delle bambine di Terezín.

Musica da camera nel cuore di Como

Kammermusik nasce, grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, dall’idea di portare la grande musica da camera nel centro della città di Como. Nell’atmosfera raccolta della Casa della Musica si avrà l’occasione di essere catturati da alcune delle pagine più belle scritte per trio e quartetto. Il viaggio che la Casa della musica propone spazia dalle note barocche di J.C.Bach fino alle cupe introspezioni di metà ‘900.

I tre appuntamenti cameristici presentano, ogni volta, una formazione diversa. Si parte il 10 ottobre con il Trio Euphonia trio con fortepiano, violino e violoncello, la formazione più antica, che appunto dedica la sua serata alla musica del ‘700. Di carattere diverso è il trio d’archi del 7 novembre, che vedrà impegnato il Trio Accademia i tre musicisti nelle pagine romantiche di Beethoven, Schubert e Sibelius. Al centro della stagione il concerto del 1 novembre con il Quartetto Eranos la formazione più “nobile” nella storia della musica da camera, il quartetto d’archi appuno, che eseguirà due quartetto di Beethoven.

CONCERTO PER TEREZIN
Il concerto del 17 ottobre ricopre un’importanza particolare tra i concerti di Kammermusik. Molti non sanno che nel conflitto che ha sempre segnato i rapporti tra l’arte e la storia, il 17 ottobre 1944 è una data cruciale. Nelle prime ore di quel giorno di 71 anni fa un’intera generazione di artisti europei viene sterminata nel campo di Auschwitz-Birkenau. Poeti, musicisti, pittori che per quattro anni hanno vissuto nel “ghetto modello” di Terezín. Il giorno precedente, il 16 ottobre, sono stati caricati insieme ad altri 1500 deportati su un unico convoglio ferroviario, quello che le SS hanno chiamato beffardamente “il treno degli artisti”. Il giorno dopo sono stati quasi tutti uccisi nelle camere a gas.

L’Associazione Casa della musica, in collaborazione con l’associazione romana She Lives, intende ricordare per la prima volta in Italia quella data, non per costituire un altro Giorno delle Memoria, l’opposto: ricollocare l’opera di questi artisti nel corso della storia musicale, svincolandola dai contesti commemorativi dove troppo spesso viene relegata.

In questa data il protagonista del concerto che si terrà alla Sala Musa dell’Associazione Carducci alle ore 17, che ringraziamo per aver deciso di collaborare con noi per questa iniziativa,  sarà il pianista francese Christophe Sirodeau che eseguirà musiche composte da compositori vissuti a Terezin in quegli anni: Victor Ullmann, Erwin Schulhoff e Hans Winterberg del quale verra eseguita in prima mondiale la Suite per pianoforte  Theresienstadt. Domenica 18 alla Casa della musica sarà invece proiettato il film di Kurt Gerron Theresienstadt a seguito del quale interverranno Marinella Fasani e Elisabetta Lombi.

Per l’occasione alla Casa della musica sarà allestita anche la mostra Attraverso gli occhi dei bambini – Mostra di disegni e poesie del ghetto di Terezin, grazie alla collaborazione con Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta”.

 

Qui la cartolina dell’iniziativa.

Per info: www.comokammermusik.org

20 settembre/ Risonanze in Borgo Vico

 

La Casa della Musica di Como propone, domenica 20 settembre, il terzo appuntamento del ciclo 2015 di “Risonanze”, dedicato alle ville del Borgo Vico.
La passeggiata, guidata, come negli altri appuntamenti, da Fabio Cani, comincerà alle ore 15 dal piazzale Somaini, davanti all’Hangar, ma sarà introdotta da un Preludio, alle ore 14.15, presso la Canottieri Lario di viale Puecher, con un momento musicale a cura di Simone Mauri (clarinetto basso) e Flaviano Braga (fisarmonica) in continuità col festival “A due voci”, pure organizzato dalla Casa della Musica nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 settembre allo Spazio Ratti (ex chiesa di San Francesco, di fianco al Tribunale).
Alle 15, poi, ci si muoverà dall’Hangar a scoprire un cospicuo gruppo di ville antiche di Como: da villa Carminati a villa Saporiti, a villa Gallia (sul luogo del Museo di Paolo Giovio) col giardino oltre la strada (dove oggi sorge la scuola media Foscolo), a villa Visconti, villa Colli, fino a villa Resta-Mondolfo e a villa Olmo; una passeggiata lungo quattro secoli di delizie.
La sosta a villa Saporiti e a villa Gallia costituirà anche una sorta di anteprima dell’apertura al pubblico delle due ville dell’amministrazione provinciale, apertura decisa proprio in questi giorni e che continuerà poi fino a novembre (tutti i martedì e giovedì dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17).
Inoltre, grazie alla coincidenza con la “Settimana della mobilità”, domenica 20 ci si potrà spostare anche coi mezzi pubblici, gratuitamente, tra lo Spazio Ratti (per il festival “A due voci”) e il Borgo Vico.
La visita guidata, secondo le caratteristiche del cicol “Risonanze”, sarà arricchita da momenti musicali (in collaborazione con scuola media Foscolo – Istituto Comprensivo Como Borgovico):
 

QUINTETTO “MAGAZZINO CONSONANTE”

Musiche di Mozart, Rossini, Verdi
Daisy Citterio (flauto e ottavino)
Luisa Scotto (oboe)
Chiara Tagliabue (clarinetto)
Matteo Ossena (fagotto)
Valeria Gariboldi (corno)
Consuelo Gilardoni (soprano)
DUO VIOLINO E PIANOFORTE
Musiche di Schumann, Kreisler, Mozart
Stefano Sergeant (violino)
Kazune Semba (pianoforte)
Per ragioni organizzative è gradita la prenotazione all’indirizzo: info@casadellamusica.org

Video/ I luoghi della Resistenza con Fabio Cani e il Canzoniere popolare della Brianza

CanzonierePopolareBrianza-copPer Risonanze, percorsi in musica attraverso la città, domenica 30 agosto Fabio Cani ha accompagnato una quarantina di partecipanti nei Luoghi della Resistenza a Como. La conferenza itinerante, dalla Ticosa al Monumento alla Resistenza europea, si è svolta con la partecipazione del Canzoniere popolare della Brianza che poi ha tenuto un concerto in piazza Martinelli.  Già on line, sul canale di ecoinformazioni, tutti i video dell’iniziativa, presto on line tutti gli altri video.

Guarda tutti gli altri video dell’iniziativa sul canale di ecoinformazioni.

30 agosto/ Luoghi e canti per il 70° della Liberazione

RISONANZE2015_ago_sett-1Risonanze – Percorsi in musica attraverso la città, serie di incontri organizzati dalla Casa della Musica e dal Comune di Como per gli eventi estivi di Como Live, dedica la sua seconda uscita ai luoghi della Resistenza, in occasione del 70° anniversario della Liberazione.
Domenica 30 agosto 2015, con ritrovo alle ore 15.15 all’ex Ticosa (in viale Innocenzo XI, di fronte alla questura) si percorrerà un vero e proprio “cammino della libertà” dalla Tintoria Comense, una delle fabbriche dello sciopero del marzo 1944, ai luoghi del potere fascista (Questura, Provincia, Casa del Fascio), ai luoghi della parola e dell’incontro (piazza Duomo, piazza Cavour) fino al Monumento alla Resistenza Europea, uno dei simboli più alti della storia recente comasca, inaugurato nel 1984 alla presenza del presidente della Repubblica Sandro Pertini, già esponente di punta dell’Antifascismo e della Resistenza.
Secondo la formula di Risonanze, il percorso percorso, guidato da Fabio Cani (Istituto di Storia Contemporanea), sarà segnato da alcuni interventi musicali del Canzoniere Popolare della Brianza, e si concluderà alle 18.30 in piazza Martinelli con un vero e proprio concerto del Canzoniere che presenterà il suo recente lavoro Cosa importa se ci chiaman banditi, dedicato alle canzoni partigiane.
CanzonierePopolareBrianza

Il Canzoniere Popolare della Brianza nasce a Oggiono (Lc) nel 1974, come formazione interessata alla riproposta del canto popolare della tradizione lombarda, inserendosi nel movimento del folk-revival avviato in Italia negli anni ’60. Il gruppo, che in un primo tempo eseguiva materiale musicale raccolto da vari ricercatori italiani, è andato sviluppando ben presto un’attenzione per il canto tramandato oralmente in Brianza e nel Lecchese, sulla base del lavoro di ricerca e di raccolta condotto dalla metà degli anni ’70 da Massimo Pirovano, testimoniato dal volume Cari signori che state ad ascoltare. Il canto popolare tradizionale nella Brianza lecchese (Oggiono, Cattaneo, 2002). Perciò nella proposta del Canzoniere Popolare della Brianza il canto viene illustrato come documento delle condizioni di vita, dei rapporti familiari, delle relazioni sociali e, ovviamente, delle forme di espressione musicale che si incontravano presso le classi popolari. Il canto risulta, in tal modo, una testimonianza utile a comprendere molti aspetti della società e delle mentalità che hanno caratterizzato, in diversi momenti storici, il territorio via via considerato.

Nell’ultimo lavoro del Canzoniere, Cosa importa se ci chiaman banditi – Canti della Resistenza italiana al fascismo, i canti della Resistenza mostrano il formarsi di un repertorio politico, avvenuto nel breve spazio di qualche anno, attraverso il recupero di materiale melodico della tradizione popolare o militare su cui si innestano testi rinnovati o nuovi, anche di creazione colta. Persino canti fascisti vengono ‘riconvertiti’ in nuovi prodotti musicali, solenni o allegri, purché orecchiabili e consoni ad uno spirito patriottico, ispirato ai valori di libertà, giustizia, pace.