Tessile/ 2: l’arte contemporanea Borderline
Giunta alla 27ma edizione, Miniartextil non rinuncia alla sua esperienza e, contemporaneamente, non smette di rinnovarsi, in costante dialettica con l’attualità.
Il tema di quest’anno – Borderline – a questo serve. È al tempo stesso evocativo di una condizione permanente del fare arte (chi vi si dedica – lo si sa – è sempre un po’ strano, un po’ borderline, appunto), e portatore di problematiche attuali (di quei confini che anche a Como, come in tutto il mondo, hanno recentemente rivelato tutta la loro drammatica importanza).
Come sempre, la riflessione di Miniartextil (cioè di tutte le persone che la costruiscono, da chi la organizza a chi partecipa) fa della lievità la propria chiave di accesso, ma è sempre bene sottolineare che anche questo è un modo per far sì che la complessità del mondo diventi consapevolezza dei problemi. E quindi abbiamo molto apprezzato il sollecitare un modo divertito, a volte stravagante ma sempre intelligente, di guardare al mondo, alle sue criticità, ma anche alle sue possibilità di comunicare e di entrare in relazione.
Impossibile ignorare la grande installazione centrale Forest of numbers di Emmanuelle Moreaux: una coloratissima foresta di 10.800 cifre (se non abbiamo fatto male i calcoli: 50x10x24 a cui va sottratta la “galleria” centrale di 50x4x6 – cos’altro si poteva fare se non contare, di fronte a tante cifre?), che non può che far pensare al ruolo che i numeri (o le cifre?) svolgono nella vita contemporanea. Cosa c’entra questo con il confine? Pensate al sottotitolo delle marce che anche a Como si sono svolte sul tema delle migrazioni: Sono persone non numeri!
Anche nei minitessili (da cui nacque molti anni fa l’idea di Miniartextil) il tema borderline affiora di tanto in tanto in modo più esplicito, attraverso le tante sensibilità messe in campo. Dichiaratamente politiche – a mio avviso – le opere di Collettivo Alraune Teatro e di Roland Krutovs, ma tutte – davvero – meritano uno sguardo attento, non superficiale, volto a comprendere le logiche che le hanno determinate. Tra le altre non si può dimenticare la grande immagine del fotografo comasco Gin Angri.
Quest’anno poi, la mostra internazionale di arte contemporanea si arricchisce anche di una dépendance al Museo del Cavallo giocattolo di Grandate.
Le sorprese non mancano mai.
[Fabio Cani, ecoinformazioni]
Alcune installazioni di Miniartextil 2017
Emmanuelle Moureaux, The forest of Numbers
Rolands Krutovs, Porcelain Coasts
Alexandra Kehayoglou, Refugio para un recuerdo II
Alcuni minitessili:
Ana Lucia Fugueiredo, Reachable Forest
Anny Ferrario, Siamo tutti sulla stessa barca
Gertrud Enzinger, Both sides now
Borderline
Miniartextil – XXVII mostra internazionale di arte contemporanea
a cura di Luciano Caramel, Mimmo Totaro, Nazarena Bortolaso, Paola Re
7 ottobre – 26 novembre 2017
Como, Spazio culturale Antonio Ratti (ex San Francesco), largo Spallino 1
Grandate, Museo del Cavallo giocattolo, via Tornese
Orari: martedì-domenica 11-18, sabato 10-139
Ingresso: euro 7, ridotto 5
Info: 031 4492481, http://www.miniartextil.it