Un nuovo stato sociale per l’economista Fumagalli

sbilanciamoci«Due concezioni di welfare si confrontano – così Andrea Fumagalli  dell’Università di Pavia al Forum Sbilanciamoci! – quella demoliberale dello stato sociale minimo, con anche il contributo del singolo, alla Blair, che ha sostituito quella universalistica introdotta alla fine della Seconda guerra mondiale».

Per lo studioso, i partiti della sinistra sono rimasti al palo sull’analisi della crisi senza capacità propositiva, salvo il tentativo di gestione dell’immediato. Ricordando le politiche keinesiane degli anni ’30 del secolo scorso per uscire dalla Grande crisi ha poi sottolineato la mancanza di dibattito e analisi sulle scelte da attuare per uscire da quella attuale.

Di qui Fumagalli ha mosso verso la proposta di un welfare differente, che intervenga sulla distribuzione diretta del reddito e non su una redistribuzione a posteriori dello stesso, con uno spirito universalistico come con l’introduzione di un reddito minimo per tutti di mille euro al mese.

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