Jason Nardi a Sbilanciamoci!
Jason Nardi del Social Watch, un osservatorio sulle politiche del nostro governo, ha sottolineato la difficoltà di avanzare proposte alternative in un contesto culturale e sociale complesso come quello in cui ci troviamo, che sta evolvendo in modo negativo e nel quale le famiglie di imprenditori sono così intrecciate con la politica che è sempre più difficile fare la differenza.
La proposta di Nardi per andare oltre i documenti scritti è l’alleanza della società civile, ma anche dei tanti amministratori locali attivi e illuminati con la certezza che sia necessario usare gli indicatori di benessere oltre al Pil.
«Per cambiare cultura bisogna cambiarla nella scuola, bisogna investire nella diffusione di internet e nell’open source – ha proposto Nardi riprendendo alcuni interventi precedenti – e questo favorirebbe la nascita di tante microimprese. Sarebbe auspicabile l’asta delle frequenze digitali, ma inserita in una riforma complessiva del sistema radiotelevisivo e telefonico».
Uno degli obiettivi principali del Social Watch è la lotta alla povertà e alla esclusione sociale: l’Italia dedica sempre meno agli obbiettivi di sviluppo di fine millennio e i pochi investimenti fatti non hanno avuto effetti positivi, anzi cresce il numero dei nuovi poveri secondo gli indicatori della banca mondiale.
A questo si aggiunge l’impoverimento dell’ambiente per cui è necessaria una forte inversione di tendenza per esempio tenendo conto che le spese militari ammontano a dieci volte quelle della cooperazione.
Nardi ha poi ricordato la proposta di tassazione dello 0,05 per mille sulle transazioni finanziarie, che andrebbe a colpire la finanza là dove si genera: una tassa minuscola potrebbe generare 700 milioni di euro l’anno che potrebbero essere investiti per esempio in politiche ambientali.
La regolarizzazione delle badanti e colf ha lasciato fuori tanti lavoratori di altri campi: «la regolarizzazione selettiva è inaccettabile, i dritti devono essere allargati a tutti gli immigrati» per il rappresentante di Social Watch.
L’ultima idea di Nardi è che accanto alla campagna Sbilanciamoci! nasca un osservatorio per la trasparenza del bilancio della spesa pubblica perché tutti i cittadini possano conoscere e verificare le spese dello stato in maniera comprensibile. [A. B., ecoinformazioni]