Como cambia: cinque gruppi di lavoro per il programma

Tante idee e voglia di cooperare per cambiare la città alla Cna di Como, per l’iniziativa Como cambia promossa dal candidato sindaco del centrosinistra Mario Lucini nella serata di venerdì 16 dicembre. Un’iniziativa che ha ottenuto una buona partecipazione di cittadini ed è stata ricca di interventi e proposte per la definizione del programma e delle iniziative a sostegno del candidato. Tra i presenti anche Marcello Iantorno, Gisella Introzzi e Bruno Magatti.

Claudio Fontana ha aperto la serata invitando i presenti a osservare un minuto di silenzio in memoria dei due senegalesi uccisi martedì a Firenze.

Dopo il ricordo delle vittime della violenza razzista, Mario Lucini ha presentato le linee generali del percorso verso le elezioni amministrative di Como.

«È importante riconoscere che arriviamo dalla partecipazione alle primarie, che ha visto persone appartenenti a diverse aree politiche unite per cambiare la città» dice Lucini. «È necessario un cambiamento di stile e avere come riferimento valori come la trasparenza, la partecipazione, la sobrietà e la solidarietà. Bisogna riportare la persona al centro delle amministrazione, e recuperare la qualità dell’ambiente e delle relazioni, attraverso gli spazi di aggregazione. Adesso dobbiamo costruire assieme delle risposte concrete per rendere spendibili per a città questi obiettivi. Dobbiamo costruire insieme un programma, mettere in rete tutte le forze, le sensibilità e le competenze di ogni candidato».

Per costruire il programma e ascoltare i bisogni e le proposte dei cittadini, Lucini ha consigliato di dividersi in cinque gruppi di lavoro, aperti a tutti. Il primo gruppo sarà coordinato da Silvia Magni e si occuperà dell’area culturale (cultura, università, turismo e sport), il secondo da Bruno Magatti e si interesserà dell’area sociale (welfare locale e servizi sociali, associazionismo e volontariato, istruzione), il terzo da Alberto Bracchi e sarà sugli aspetti connessi al territorio e all’ambiente della città ( urbanistica, mobilità, energia e rifiuti), il quarto da Gisella Introzzi e lavorerà sull’area economica e partecipativa (bilancio e programmazione, società partecipate, sviluppo economico, organizzazione del comune, cittadinanza attiva e partecipazione), e il quinto sarà coordinato Stefano Fanetti e si occuperà del rapporto dei giovani e la città.

Questi gruppi potranno decidere di organizzarsi, a loro volta, in gruppi più piccoli e snelli, se riterranno questo funzionale a un lavoro migliore.

 Numerosi gli interventi che hanno suggerito proposte e idee per una più efficiente campagna elettorale. Una forte attenzione è stata data al tema della comunicazione, che secondo Giulia Parini Bruno è fondamentale per il sostegno al candidato: «Non focalizziamoci sui giornali.Sfruttiamo altri canali, per esempio quello del blog». Anche Alberto Bracchi concorda sull’importanza della gestione della comunicazione per «sopperire il senso di frustrazione dei cittadini che vengono poco informati della politica locale». Come fa notare Diego Butti, «sono pochi i “privilegiati” che sapevano delle primarie, bisogna far conoscere chi siamo ai cittadini, stando però particolarmente attenti agli anziani, perché oltre la metà della città ha più di sessant’anni». Guido Rovi poi suggerisce di scegliere un simbolo sotto il quale riunirsi, e propone quello da lui ideato, di un insetto con il corpo a forma di lampadina. «Ho scelto un insetto − dice − perché esprime la cooperazione delle forze politiche, unite per sostenere Lucini, e la lampadina perché richiama l‘attenzione alla cultura e si presta ad un gioco di parole con il cognome del candidato». Propone anche di utilizzare lo strumento comunicativo del fumetto per raccontare così quello che si vuole fare per la città.

Molti, per il percorso di coinvolgimento dei cittadini, hanno suggerito di fare particolare attenzione al tema della partecipazione, per coinvolgere tutti i quartieri della città utilizzando, anche le Circoscrizioni.

È stato sottolineato particolarmente il bisogno di riuscire a dare risposte concrete ai bisogni delle persone più in difficoltà, per dare fiducia a coloro che fanno fatica a sentirsi rappresentati dalla politica. Questo anche perché, come ha detto Danilo Lilia, «dobbiamo prendere coscienza della situazione politica e globale che stiamo vivendo, una situazione drammatica, che ha un peso economico e sociale molto forte sulla vita delle persone. ». «Il centrosinistra deve dire ai cittadini che risposta darà al problema del lavoro − avverte Luca Gaffuri − e come Como possa tornare a generarlo».

Al termine della discussione, Claudio Fontana ha chiesto alle persone interessate a iscriversi al lavoro nei gruppi di inviare una mail all’indirizzo news@mariolucini.it e ha invitato i cittadini a partecipare ad un aperitivo che si terrà martedì 20 dicembre, dalle sei e mezza alle otto, al bar La vignetta di Como, in via Zezio, per scambiarsi gli auguri di Natale. [Matilde Aliffi – ecoinformazioni]

 

2 thoughts on “Como cambia: cinque gruppi di lavoro per il programma

  1. Situazione certo difficile ma , nonostante una generale perplessità, dovuta certamente al dubbio, alla preoccupazione, al pensiero del gran lavoro che c’è da fare per “cambiare lo stato delle cose”, ieri sera, venerdì 16, al CNA, alla fine, le persone non si volevano alzare dalle sedie, non c’era voglia di andare via, anche se la stanchezza era evidente sul volto dei più…cosa vuol dire questo? Bella e lampante risposta già esaustiva di per sé. Si ha voglia di fare, fare insieme, perché è questo l’unico modo per affrontare un duro lavoro che può essere solo di gruppo…ma in un gruppo occorre conoscersi, sapere qualcosa in più degli altri; occorre andare oltre la facciata che spesso è , come al solito, una maschera di difesa. Il lavoro di coinvolgere le persone, soprattutto quelle che nonn credono più, che disperano, che pensano che nulla possa cambiare, che non hanno più energia di cambiamento, perché deluse, ! Soprattutto quelle e anche quelle altre che paiono indifferenti e probabilmente lo sono….bene, sono loro che , con un programma ben chiaro e determinato, devono essere coinvolte. E’ una sfida… Allora il lavoro è di tutti, impegnarsi per fare una capillare diffusione di un programma attraverso la parola, di testo, una presenza costante, in qualsiasi modo, anche nei piccoli luoghi, nelle periferie, ovunque. E’ necessario agire sulle persone, proprio come ci suggerisce il nuovo piano di lavoro emerso dalle primarie. “Viviamo in un mondo di personaggi paralizzati dalle tempie in su, di fughe di cervelli ma soprattutto di corpi che ci lasciano qui a far mucchio, fatemelo ridire, da attore, devo ridire, a far mucchio, solo per la chirurgia etica; rifacciamoci il senno di tre misure, quattro misure, cinque misure più grandi. Vogliono che si parli di risparmio e di mezzi ma il problema sta dentro, non si vede. Il problema sono le manifestazioni di protesta che non facciamo dentro di noi, quando ci ingolfano di fatti, di informazioni, di paura e non siamo più capaci di pensare”. ( Alessandro Bergonzoni). Personalmente, attraverso il mio lavoro di teatrante metto la mia piena disponibilità, con l’aiuto di quanti ne sanno molto più di me e più di me hanno fatto , soprattutto negli ultimi anni.

  2. Confortata al sapere che siete ripartiti insieme, faccio il tifo per voi, per noi. Questa è la prima vera occasione che abbiamo a Como, non sprechiamola.

Comments are closed.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: