Meno corse per la Navigazione
Fds chiede di ripristinare le corse, per il Pd serve la regionalizzazione
L’adozione dei nuovi orari per la Navigazione del Lago di Como, con una brusca riduzione delle corse e l’aumento del costo del biglietto, a causa dell’aumento del prezzo del carburante e della riduzione dei finanziamenti del Governo, «porterà inevitabilmente all’uso dell’automobile andando ad intasare la già molto sfruttata statale regina – dicono Lina Annoni, segretaria provinciale di Rifondazione comunista Como e Donato Supino, portavoce della Federazione della sinistra Como –. Il lago già duramente colpito da riduzione delle attività produttive e già scarso di risorse economiche avrebbe invece bisogno di un rilancio».
«Questi provvedimenti producono sacrifici a chi già li fa: lavoratori, studenti e pensionati – proseguono gli esponenti comunisti ricordando i costi della crisi e chiedono – all’Amministrazione provinciale e a Regione Lombardia provvedimenti atti ad evitare i tagli delle corse».
«Si tratta di decisioni che penalizzano in modo particolare studenti e lavoratori – ribadisce anche il capogruppo Pd in Regione Lombardia –, che genera ulteriori conseguenze negative sull’occupazione e influisce in modo sfavorevole sull’attrattività turistica dei laghi lombardi»
«A che punto siamo con il processo di regionalizzazione del servizio? – chiede quindi Gaffuri –, verranno ripristinate le risorse e le corse tagliate?».
Due domande formulate in un’interrogazione a risposta immediata che verrà discussa martedì 17 gennaio nel corso del prossimo Consiglio regionale.
«La mancata regionalizzazione della gestione operativa per la navigazione sui laghi – conclude l’esponente democratico – rende sempre più insicura la programmazione dello sviluppo del trasporto lacuale secondo le esigenze sociali, economiche, di mobilità e territoriali nel nostro caso del Lario».
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