Albergatori e pubblici esercenti contro Cantoni

Le due associazioni di categoria «contestano l’atteggiamento e i provvedimenti del presidente dell’Unione dei Comuni della Tremezzina», su tassa di soggiorno e sagre, chiedono un incontro e minacciano un ricorso amministrativo

 «L’Associazione Albergatori e l’Associazione Pubblici Esercizi di Confcommercio Como si lamentano dell’atteggiamento non collaborativo dell’Unione dei Comuni della Tremezzina – denuncia una nota alla stampa del direttore Confcommercio Como, Graziano Monetti, del presidente dell’Associazione dei pubblici esercizi di Confcommercio Como, Giovanni Ciceri, e del presidente dell’Associazione degli albergatori di Confcommercio Como, Roberto Cassani –, ed in particolare del suo Presidente Giorgio Cantoni».

Una dura requisitoria in cui il presidente dei Comuni della Tremezzina viene tacciato di «Atteggiamento di assoluta inerzia e mancanza di concertazione (anche quando espressamente richiesta dalla legge, come nel caso della tassa di soggiorno)».

«Abbiamo fatto il possibile per trovare un punto di incontro con l’Unione dei Comuni della Tremezzina – ha dichiarato Monetti – Per quanto riguarda la tassa di soggiorno Confcommercio, pur rimanendo contraria perché penalizza il turismo, ha trovato l’ampia collaborazione degli altri Comuni che hanno deciso di introdurla, arrivando  al coinvolgimento fattivo dell’Associazione, coinvolgimento che con l’Unione dei Comuni della Tremezzina assolutamente non c’è stato».

«Confcommercio si è ritrovata improvvisamente e senza essere stata consultata con una delibera (e relativo regolamento della tassa di soggiorno) nella quale si evince la non considerazione di molte delle richieste dell’Associazione degli Albergatori, quale l’identificazione del gestore come sostituto d’imposta, responsabile del mancato incasso del soggiornante – prosegue il  comunicato –. Questione già chiarita dal Tar della Toscana che esclude che l’albergatore si ponga come sostituto d’imposta».

«L’azione che l’Associazione ha intrapreso a proposito delle sagre nasce con l’intento di salvaguardare le sagre di rilevanza storica – ha aggiunto Ciceri – che valorizzano le tradizioni locali ed i prodotti tipici del territorio. Mentre emerge la necessità di trovare una soluzione mediata al proliferare di eventi ed iniziative che non rispondono alle caratteristiche appena descritte e che creano concorrenza sleale ai ristoranti dell’Alto Lago».

«Nonostante la condivisione e le promesse di creare un tavolo comune di lavoro – si lamenta Confcommercio – l’Unione dei Comuni della Tremezzina non ha mai comunicato alcunché all’Associazione, dopo l’incontro effettuato».

«Le Associazioni di Albergatori e Pubblici Esercizi di Confcommercio Como – conclude la nota – sollecitano dunque, per l’ennesima volta, un incontro chiarificatore col Presidente Cantoni e si riservano in caso di mancata risposta di ricorrere con ricorso amministrativo, proprio per la mancata concertazione e l’inerzia dimostrata».

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