Lucini al 37 per cento
Secondo SWG, in un’indagine commissionata dal Pd, il candidato del centrosinistra è al primo posto fra le scelte degli elettori comaschi «segue Sergio Gaddi del PDL, che, con il 23% dei voti, può essere l’altro protagonista della corsa elettorale»
Terzo «Armando Selva, per la Lega Nord, che potrebbe raggiungere quota 14%», mentre «il 31% dei comaschi è indeciso su chi votare e il 7% dichiara che non si recherà alle urne».
«C’è ancora tanto da giocare» per il Pd comasco che spiega «rispetto alle regionali del 2010, perdono consensi sia la Lega Nord che il PDL. Il PDL cala di ben 15 punti percentuali rispetto a poco meno di 2 anni fa e di ben 25 punti percentuali rispetto alle scorse elezioni comunali, sulla scia dell’andamento nazionale».
Perciò «nell’area di centro destra gli equilibri sono sempre più delicati e i due partiti maggiori al momento hanno lo stesso peso politico» e nel frattempo «il PD sarebbe al momento il primo partito di Como». (il sondaggio)
«La frammentazione politica, che indebolisce i partiti, dà invece fiato alle liste civiche, che, complessivamente, raccolgono il 28% dei consensi, con il 14,5% riservato a liste civiche esterne ai due schieramenti», che andando in ordine sparso non riescono ad arrivare a «un peso politico tale da insidiare i principali partiti».
Per la prospezione commissionata dal Partito democratico «il partito che più risente di questa fioritura di liste civiche è il Movimento 5 stelle, che, pur facendo registrare un trend nazionale in ascesa, a Como resta confinato al 2,5%».
Mentre la figura di Mario Lucini «emerge perché ha un profilo d’immagine più poliedrico e incentrato su una forte competenza, che gli consente di avere le idee chiare e di saperle comunicare» e non solo, per il Pd, « gli elettori gli riconoscono anche doti umane forti, quali l’onestà, la trasparenza e la concretezza, tanto da percepirlo come un uomo vicino alla gente».