Una campagna contro il secondo lotto della Tangenziale di Como
Gli ambientalisti della Brianza lanciano una campagna informativa e di contrasto sta nascendo contro la seconda parte della Tangenziale comasca
L’obiettivo spiega uno dei promotori, il Gruppo naturalistico della Brianza, è di: «Intervenire in ogni Comune e in ogni occasione su di esso, per cercare di far capire anche alle Amministrazioni comunali investite dall’opera che è necessario opporsi a queste colossali infrastrutture calate dall’alto sui propri territori in quanto devastano le ultime aree non urbanizzate e non risolvono il problema del traffico automobilistico, ma anzi lo aggraverebbero portando ad aumentare le auto in circolazione».
Una netta contrarietà quindi a un’opera: «Considerata dalla Regione Lombardia e più precisamente dall’Assessore alle infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo, un tratto dell’autostrada Varese-Como-Lecco».
Si è così creato un fronte di associazioni contro l’opera infrastrutturale composto da: L’ontano di Montorfano, Il gambero di Capiago, L’orrido di Inverigo, Le contrade di Inverigo, Comitato per il Parco regionale della Brughiera, Insieme in rete per un sviluppo sostenibile, Circolo ambiente “Ilaria Alpi” di Merone, Legambiente Como “Angelo Vassallo”, Legambiente Cantù, Gruppo naturalistico della Brianza, Lista civica “Il Ponte” di Orsenigo, Coordinamento associazioni parchi lombardi.
Per gli ecologisti l’alternativa: «Deve essere quella di richiedere e attuare un recupero e adeguamento dei tracciati viari esistenti di interesse locale, con particolare attenzione a quelli ferroviari come la linea quasi inutilizzata Como-Molteno-Lecco (che oltretutto corre parallelamente al tracciato previsto per l’Autostrada Va-Co-Lc) e sulla quale ad oggi non è previsto un solo euro di investimento a fronte di una previsione di spesa di 1.500 milioni di euro per 35 chilometri di autostrada!». (il volantino) [md – ecoinformazioni]