Mobilità: sono 248 i lavoratori licenziati in provincia di Como

«Rispetto a giugno, dove la lista di mobilità comprendeva 159 lavoratori – scrive in un comunicato stampa la Cgil lariana – si registra un aumento pari al 55,97%». 
I licenziamenti del mese di luglio, così come da lista di mobilità approvata giovedì 19 luglio, sono 248, di cui 53da aziende che occupano più di 15 dipendenti, 194 da aziende che occupano meno 15 dipendenti e 1 frontaliere. « Nei primi 7 mesi del 2012  – Commenta Franco Santambrogio, Cgil Como – i  licenziamenti sono stati 1940, il 12,21 % in meno rispetto allo stesso periodo del 2011  (2210 licenziamenti). La riduzione – continua Santambrogio – è determinata da più fattori: dall’incremento dell’utilizzo della cassa integrazione, in particolare quella in deroga, che vede nei primi 6 mesi del 2012, solo per le domande validate dall’ Amministrazione provinciale,  515 domande per 3264 lavoratori (con un incremento rispetto al 2011 del 27,79 % per quanto riguarda le domande e del 32,19 % per i lavoratori). A questo si aggiunge le difficoltà economiche delle aziende che devono farsi carico, in caso di licenziamento, del TFR maturato dai lavoratori e, per le ditte che occupano + di 15 dipendenti, del contributo  di mobilità pari a 3 o 6 o 9 mensilità. A questo si aggiungono le difficoltà economiche delle ditte che devono farsi carico del pagamento del TFR maturato e, per le aziende che occupano più di 15 dipendenti, del contributo di mobilità pari a 3 o 6 o 9 mensilità. Infine – conclude Santambrogio – la legge di riforma delle pensioni  ha allungato il periodo di vita lavorativa generando  il problema  dei lavoratori “anziani” che, con le regole precedenti e attraverso accordi con le aziende e la mobilità, potevano raggiungere le condizioni contributive per poter andare in pensione ma che oggi, dopo la mobilità, non avranno la pensione e difficilmente riusciranno a trovare un altro posto di lavoro».

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