Una sfida impegnativa per il Comune di Como, due assessori chiedono ai cittadini un cambiamento di mentalità e un impegno in prima persona per evitare provvedimenti drastici contro l’inquinamento e per le eventuali nevicate

 Inquinamento atmosferico

Sull’inquinamento atmosferico, che attanaglia la città, è intervenuto l’assessore competente Bruno Magatti: «Il concorso che ognuno di noi dà diventa rilevante». «Ad oggi l’unica soluzione rispetto alle polveri e agli inquinanti è rappresentata da condizioni meteo favorevoli – precisa l’assessore –. Per questo è importante che ognuno di noi cominci a capire che bisogna moderare il proprio comportamento. Il modo in cui si guida, l’utilizzo che facciamo dell’auto, la temperatura delle nostre case, i luoghi che decidiamo di riscaldare, sono tutti fattori che incidono e aumentano l’inquinamento».

«L’invito che rivolgo è di informarsi rispetto a queste previsioni e di modificare di conseguenza il proprio comportamento – continua Magatti – Per la giornata di domani le previsioni mi dicono che le condizioni atmosferiche favoriscono l’accumulo degli inquinanti nell’aria. Bene, rispetto a tali previsioni, il programma delle mie attività può essere modificato? Devo per forza utilizzare l’auto oppure posso utilizzare i mezzi pubblici? La temperatura in casa non è troppo alta? Dobbiamo tutti fare un mezzo passo indietro perché la mobilità continui ad essere una possibilità. L’alternativa, infatti, potrà essere solo un modello drastico, ossia il blocco totale».

Il Comune di Como si impegnerà in prima persona, infatti è in fase di appalto, il posizionamento negli edifici comunali di valvole termostatiche: «Un semplice gesto che però consentirà al Comune di risparmiare sui consumi energetici e quindi di inquinare meno. Parliamo di circa 450mila euro all’anno».

Per sapere quali sono le previsioni sull’inquinamento si potrà andare sul sito Internet del Comune di Como dove è stato inserito il banner Meteo e inquinanti che reindirizza a una pagina «predisposta in collaborazione con Arpa, che presenta le condizioni atmosferiche in rapporto all’accumulo degli inquinanti. Si possono, inoltre, consultare i valori di Pm 10 e degli altri inquinanti, così come vengono rilevati dalla centralina di viale Cattaneo. La pagina, infine, indirizza il lettore a prendere visione di quelli che sono i comportamenti virtuosi più importanti, rispetto all’utilizzo dell’auto e rispetto agli impianti di riscaldamento».

Neve

Ma l’impegno richiesto ai cittadini per una maggiore attenzione al bene pubblico da svolgere in prima persona è richiesta anche nel caso delle nevicate invernali. «Noi siamo pronti. Per limitare i disagi ognuno può fare la propria parte» dichiara precisamente l’assessora alla mobilità Daniela Gerosa.

«Il Comune di Como è pronto e nel Piano Neve sono definiti gli interventi che saranno a carico dell’amministrazione – dichiara Gerosa –. Certamente, però, per minimizzare i disagi dovremo cercare di essere collaborativi e per questo ci rimettiamo al senso civico di ognuno».

Le modalità con cui si applica il Piano neve non cambiano rispetto agli anni scorsi, il contratto scadrà solo a fine 2013, e sono previsti, «sulla base di quanto avvenuto negli ultimi anni», 350mila euro fino a fine anno, circa il 20 per cento in più rispetto all’anno scorso sottolinea l’assessora.

«Certamente in caso di situazioni eccezionali è ovvio che ci vorranno stanziamenti eccezionali – aggiunge Gerosa –. Il costo maggiore degli interventi è legato allo spargimento di sale e rispetto a questo le unica novità che abbiamo potuto introdurre è che le imprese interverranno solo dopo aver ricevuto l’ordine dal Comune e che, per evitare sprechi, la quantità di sale sparso, in condizioni normali, è stata fissata in 20 grammi al metro quadro. I tecnici dovranno verificare accuratamente le temperature previste e sulla base di tali informazioni, che dovranno tenere conto anche delle strade dove intervenire (quartieri come Civiglio, Camnago e Sagnino, per esempio, presentano condizioni diverse rispetto al centro) saranno fissati i quantitativi di sale da spargere».

«Negli anni passati il costo medio di una gelata – afferma Palazzo Cernezzi –, con un’intera giornata di interventi, è stato di 20mila euro; in caso di nevicate e gelate di 65mila euro».

Quest’anno però è richiesto un maggiore impegno ai cittadini «Stiamo lavorando anche per coinvolgere il maggior numero di volontari e gli Alpini e gli Scout hanno già risposto positivamente» spiega l’assessora che ha anche fatto approntare un volantino, dal titolo Dalla neve si esce insieme. Piccoli accorgimenti per affrontare le nevicate, con un vademecum: «Rendiamo più semplice la circolazione: 
«Usiamo l’auto solo se strettamente necessario e viaggiamo attrezzati con gomme o catene da neve (l’ordinanza è in vigore dal 15 novembre fino al 31 marzo prossimo); Cerchiamo di parcheggiare lontano dagli incroci, per facilitare le manovre dei mezzi – Facilitiamo la pulizia delle strade: Se possibile, parcheggiamo l’auto in garage o in cortile, evitando di lasciarla in strada; Teniamo sgombri dalla neve i passi carrai e i marciapiedi di fronte a case e negozi – Mettiamo in sicurezza i pedoni: Togliamo neve e ghiaccio da balconi, gronde e terrazzi che sporgono sulla strada; Non lasciamo sui rami la neve, per evitare che si spezzino sotto il loro peso; Una manutenzione programmata (tetti, piante etc.) può evitare successivi interventi urgenti e più costosi».

«Se ognuno fa la sua parte, sono certa che saremo in grado di ridurre al minimo i disagi» conclude speranzosa l’assessora. [md – ecoinformazioni]

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