Assestamento e Gaza
Il Consiglio comunale comasco lunedì 19 novembre affronta la delibera di Bilancio. Nelle preliminari anche la proposta di Luigi Nessi di un piccolo passo di Como Città messaggera di Pace per fermare la guerra a Gaza.
Interventi
Una dura polemica contro la gestione dell’aula ha scatenato, solo all’interno del gruppo del Pdl, Francesco Scopelliti. Dopo la contestazione degli interventi del sindaco nelle preliminari, poi disciplinata dall’Ufficio di presidenza con una interpretazione che fa norma, l’ex assessore della Giunta Bruni ha contestato la possibilità di intervento degli assessori della Giunta Lucini. «È una battaglia di democrazia – ha esclamato infervorato l’esponente del Popolo delle libertà – cambiate le regole come meglio vi piace». In realtà il Regolamento prevede l’intervento degli assessori, ma per l’esponente dell’opposizione negli scorsi mandati, per lasciare più spazio agli interventi anche delle minoranze, era prassi non intervenire. Un attacco respinto fermamente dal presidente del Consiglio Franco Fragolino che ha fatto riferimento al Regolamento e alla possibilità di un confronto sulla sua interpretazione in separata sede o di fare richiesta formale di una interpretazione sul punto all’Ufficio di presidenza.
Oggetto delle ire del consigliere del Pdl l’intervento dell’assessore Lorenzo Spallino che ha risposto alla domanda posta da Enrico Cenetiempo, Pdl, nella seduta precedente sull’abbattimento di una villetta tra via Zezio e via Ferrari, tutto in regola, perché «ai sensi della normativa ristrutturazione vuol dire anche demolizione e fedele ricostruzione» e sentita la Soprintendenza l’immobile non aveva vincoli.
Gaza
«Non possiamo tacere davanti a tutti questi morti» ha esclamato Luigi Nessi, Paco-Sel che ha chiesto un intervento del sindaco con l’Anci, esendo Como Città messaggera di Pace, e con i due sindaci delle città gemellate di Netanya e Nablus, per «portare a una tregua anche con piccoli gesti come questo».
Guido Rovi, Pd, ha chiesto informazioni sulla sala studio al pianoterra della Biblioteca comunale, «è stata chiusa per dei vandalismi e mi hanno riferito che la riapriranno solo quando verranno individuati i colpevoli, anche l’hanno scorso è rimasta chiusa per tanto e non si sono trovati». Luca Ceruti, M5S, ha invece sottolineato il problema dell’inquinamento, «anche la proroga all’installazione delle valvole da calore contribuisce», con la speranza di un cambiamento della mobilità anche con posteggi di interscambio. Cenetiempo ha chiesto più sedie per chi aspetta in coda all’Ufficio permessi o pensare: «Se non è il caso di rivedere le procedure?». Il sindaco Mario Lucini ha preso quindi la parola sulla Ztl, «contrariamente a quanto scritto su alcuni giornali i documenti non sono né sotto chiave, né top secret» e ha spiegato la procedura per la consegna con la notifica alla contropartita richiesta dal Garante. È poi pasato sul posteggio per i genitori delle Canossiane, «non capisco ulteriori polemiche, abbiamo avuto un incontro con la scuola e i rappresentanti dei genitori», ai genitori della scuola privata sita nella Ztl è infetti concesso di posteggiare lungo le mura e quando c’è il mercato in viale Lecco, non passando però più da via Sauro, riservata ai mezzi pubblici, e via Balestra. Infine sul Palazzetto dello sport di Muggiò «c’è l’esigenza di intervenire per le coperture date le infiltrazioni di acqua piovana» ha dichiarato «stiamo valutando incontri con le associazioni per poter pensare delle alternative quando partiranno i lavori». «La chiusura è inaccettabile – ha detto la capogruppo del Pdl Laura Bordoli – il mantenimento delle strutture sportive esistenti era solo una promessa elettorale».
Assestamento di Bilancio
La discussione è quindi incominciata sulla Delibera proposta con urgenza, va approvata entro fine mese, dopo il passaggio in Giunta: l’Assestamento di Bilancio. Presentata in maniera estensiva dal’assessora competente Giulia Pusterla che ha rilevato il ribasso rispetto alle previsioni, essendo diminuite le entrate. «Un errore di valutazione importante, con un terzo in meno di oneri di urbanizzazione e il 50 per cento in meno di alienazioni» ha sottolineato dall’opposizione Anna Veronelli, Forza cambia Como. Una stretta che si è tradotta in risparmi sul personale per 278 mila euro, con il sostanziale blocco delle assunzioni non venendo quasi più reintegrati i posti liberatesi per pensionamento, e poco più di 650mila euro di risparmi sulle prestazioni di servizi. Su Palazzo Cernezzi gravano anche l’anticipo, voluti dal Governo, del rimborso dei mutui e il pagamento entro 30 giorni dei fornitori.
Alla consueta richiesta di chiarimento da parte dei consiglieri, quasi tutti di minoranza, l’assessora ha spiegato come la scelta politica del Comune sia stata di: «una più debole riduzione di spesa». Su richiesta di Bordoli sul fondo per le cause legali, da più di 2milioni, Pusterla ha risposto che è un obbligo di legge e che lei stessa si è meravigliata di non avere una distinti delle cause pendenti che sta aspettando dagli uffici. Soddisfazione è trapelata dalla capogruppo del Pdl, «l’avevamo detto», quando ha rilevato il mancato recupero di crediti, una voce che per le entrate è crollata a zero.
Un altro punto critico il sociale che vede sì tagli, ma per la dirigente comunale Gualdoni non diminuisce la capacità di intervento grazie alla copertura che, per ora, riesce a garantire l’Asl. Finita la fase delle spiegazioni e data l’ora la discussione è stata aggiornata a lunedì prossimo. [Michele Donegana – ecoinformazioni]