Tremezzo ricorda Olivelli partigiano e alpino
Giornata in memoria di Teresio Olivelli, «il “Beato dalla Penna Nera”, ufficiale alpino reduce dalla Russia, poi partigiano cattolico, ucciso nel campo di Hersbruck per aver difeso un compagno dalle percosse», organizzata dalla parrocchia di Tremezzo con le sezioni lariane dell’Anpi, domenica 20 gennaio a Tremezzo
Autore della Preghiera dell’alpino e della Preghiera del Ribelle era «nativo di Bellagio, era nipote dell’arciprete di Tremezzo don Rocco Invernizzi, presso il quale si rifugiò più volte durante la latitanza e riuscì anche a incontrarsi clandestinamente con i genitori.
«Ribelli, così ci chiamano, così siamo, così vogliamo essere, ma la nostra è anzitutto una rivolta morale – scrisse Teresio Olivelli ne Il Ribelle nel 1944 –. È rivolta contro un sistema e un’epoca, contro un modo di pensiero e di vita, contro una concezione dell’esistenza. Non vi sono liberatori, ci sono solo uomini che si liberano».
La giornata prevede: «Ritrovo alle 10.30 presso il monumento a Olivelli sul sagrato della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo, posa di una corona, commemorazione, lettura della Preghiera del Ribelle ‘Signore facci liberi’, alle 11 in chiesa Santa Messa, lettura della preghiera per la beatificazione di Olivelli e al termine sarà fatto il punto sulla causa di beatificazione attualmente al vaglio della Congregazione per le cause dei santi in Vaticano» (la biografia di Teresio Olivelli). [md – ecoinformazioni]