Carla Prina

P944Presentazione delle opere donate alla Pinacoteca civica di Como, sabato 26 ottobre alle 16 a Palazzo Volpi, in via Diaz 84, con  Luigi Cavadini, critico d’arte, assessore alla Cultura del Comune di Como, Mario Di Salvo, architetto, esperto dell’Astrattismo comasco, Manuele Gregolin, artista, donatore delle due opere, coordina Maria Letizia Casati, conservatrice della Pinacoteca, segue aperitivo offerto da Amici dei musei.

 

Carla PrinaDue sono le opere donate alla Pinacoteca civica comasca da Emanuele Gregolin della pittrice, nata a Como nel 1911, Carla Prina. Una artista che: «Dopo il canonico momento di formazione artistica durante gli anni Trenta all’Accademia di Brera a Milano e alla Scuola libera del nudo a Roma, entrò in contatto con il gruppo degli astrattisti comaschi (Mario Radice, Manlio Rho, Carla Badiali, Aldo Galli) teorizzato dall’architetto razionalista Alberto Sartoris. Lo stesso Sartoris, conosciuto nell’atelier del pittore Manlio Rho, divenne il marito della Prina. Il suo percorso artistico fu lungo e sempre rivolto ad una rappresentazione cromatica e geometrica particolarissima, votata ad una risoluzione coloristica limpida, volumetrica, dinamica. Se per alcuni artisti dell’Astrattismo la figura e il corpo non furono di riferimento, non così fu per lei. L’artista fu infatti capace di trattare la figura umana e di trasfigurarla all’interno di alcune composizioni artistiche (fra gli anni ’40 e ’50) create anche in riferimento culturale con i grandi artisti del ‘900, italiani e stranieri, appartenenti a differenti ambiti come Hans Arp ed il futurista italiano Enrico Prampolini. Continuo e costante negli anni, fu il suo impegno creativo teso all’elaborazione geometrica, cromatica, plastica. Diverse furono le esposizioni di prestigio alle quali partecipò e che gli vennero dedicate, sia in Italia che all’estero a partire dai primi anni Quaranta, come pure l’attenzione dei critici».

«L’acquisizione è di estremo interesse – spiega una nota –, poiché viene a colmare una storica lacuna presente nelle collezioni civiche. Pur avendo fatto parte degli astrattisti comaschi, l’artista non era infatti finora rappresentata nelle sale ad essi dedicate. Il primo dipinto è una piccola gouache su cartone degli anni Quaranta, fase fondamentale per tutto il gruppo. L’opera documenta inoltre un capitolo particolarmente significativo della ricerca della Prina, contrassegnato da influssi culturali di area europea e internazionale. La seconda opera, che si colloca negli ultimi anni di vita della pittrice, è uno studio per composizione, realizzata a olio su tavola telata, e documenta la particolare interpretazione data all’Astrattismo comasco dalla Prina».

Le due opere: «Prima di essere collocati nel percorso espositivo permanente, rimarranno in mostra nel salone della Pinacoteca al primo piano sino al 1 dicembre 2013».

Per informazioni tel. 031.269869, e-mail musei.civici@comune.como.it, Internet http://museicivici.comune.como.it. [md – ecoinformazioni]

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