Protesta dei dipendenti provinciali
Una ventina di lavoratori, insieme ai rappresentanti sindacali di Cgil e Uil, hanno occupato simbolicamente per un quarto d’ora il consiglio provinciale. Motivo della protesta: i 185 esuberi previsti dalla legge di stabilità
«Ci siamo posizionati nei banchi del consiglio – spiega Matteo Mandressi, segretario Fp Cil – proprio per il rispetto che abbiamo verso le istituzioni. In questo modo, simbolicamente, i lavoratori si sono riappropriati dell’ente». Dal primo gennaio, un emendamento della legge di stabilità provocherà l’esubero di 185 dipendenti. Rischia quindi di concludersi nel peggiore dei modi il percorso di riforma delle province provocando, anche per il territorio comasco, una grave riduzione di servizi e delle tutele occupazionali. «È tutto da vedere se verranno ricollocati come si dice – continua il sindacalista – . Inoltre, non sottovalutiamo la riduzione del servizio che si verrà a creare. La presidente Maria Rita Livio ha mostrato solidarietà e condivisione per le nostre preoccupazioni». La seduta del consiglio è poi cominciata regolarmente. [aq, ecoinformazioni]
DI QUESTA TRAGICOMICA VICENDA IL MASSIMO COLPEVOLE E’ IL PD DI RENZUSCONI E DEL RIO …..PARTITO CHE HA FATTO CARTE FALSE PUR DI AVERE LE POLTRONE DI PESO IN QUESTO ROCAMBOLESCO ENTE A META’ TRA L’ESISTENTE E L’INESISTENTE …….ORA E’ ASSOLUTAMENTE URGENTE CHE CI SFORZIAMO DI NON FARE ESISTERE PIU’ IL PD …MAGARI RIPRISTINANDO LE PROVINCE …E NON SOLO LE POLTRONE AFFARISTICHE