
Inerti svizzeri
Regione Lombardia rassicura: «Arpa ci ha rassicurato, non sono nocivi».
«Ho espressamente chiesto e ricevuto da Arpa garanzie circa la non nocività dei materiali inerti per l’edilizia provenienti dal Canton Ticino, stoccati nel nostro territorio e che, a seguito dell’accordo sottoscritto tra Regione Lombardia e Confederazione elvetica, saranno sottoposti ad azioni di controllo mirate e non più estemporanee» dichiara Alessandro Fermi, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, all’audizione congiunta delle commissioni VI Ambiente e Protezione civile e Rapporti tra Lombardia, Confederazione elvetica e Province autonome, con Arpa Lombardia e Agenzia delle dogane giovedì 18 giugno.
«Il territorio dell’Olgiatese, che, per prossimità territoriale, risulta essere quello maggiormente interessato dall’Intesa ha visto nel corso di questi mesi la costituzione di un gruppo di lavoro composto da amministratori locali, che ha formulato proposte integrative dell’accordo di cui mi sono fatto portavoce con Arpa e che saranno presto portate anche all’attenzione del Gruppo di Concertazione previsto dall’accordo stesso – prosegue Fermi –. Ho effettuato con il nuovo direttore dell’Agenzia delle Dogane una ricognizione sullo stato dell’arte, a seguito dell’incontro dello scorso 19 marzo con cui si sarebbe dovuto procedere all’acquisizione dei nulla osta necessari alla riapertura del Valico Crociale [dei Mulini] stesso secondo condizioni ben precise. Vale a dire solo dall’Italia verso il Canton Ticino, solo per i materiali inerti, solo in determinate fasce orarie delle giornate lavorative, ferma restando la necessità di porre in essere lungo i tratti stradali interessati adeguati interventi di messa in sicurezza e di riduzione della velocità».
«L’Agenzia delle dogane si è resa nuovamente disponibile a studiare la miglior soluzione possibile, che tenga conto delle esigenze di tutti i soggetti coinvolti» si legge in una nota di Regione Lombardia. Per questo il sottosegretario alla Presidenza ha dichiarato: «Mi farò promotore di un nuovo incontro tra le parti, che saranno convocate in un tavolo tecnico, che rappresenta la sede in cui affrontare tutte le problematiche che potranno emergere così da porre gli opportuni correttivi, laddove ciò si rendesse necessario». [md, ecoinformazioni]