
Disegni e sculture di Francesco Somaini/ in mostra a Como e a Lomazzo
Immaginare scultura: la mostra dedicata ai disegni di Francesco Somaini, aperta al Broletto di Como, è costruita intorno all’idea dell’articolato processo ideativo dell’opera da parte di questo grande artista del Novecento.
Il disegno, per Somaini, non è preparatorio, non è bozzetto, non è progetto; è un percorso complementare alla scultura, a volte addirittura alternativo, ma sempre diretto alla messa a punto dell’idea artistica. L’hanno ribadito più volte Luisa Somaini ed Enrico Crispolti, che hanno curato l’esposizione, durante la presentazione. “Quando mio padre si dedicava alla scultura non disegnava, e viceversa” ha detto Luisa, e Crispolti ha ricordato che il disegno è stato per Somaini “prima, dopo e in luogo” delle sculture, in un processo continuo, in cui l’elaborazione è incessante, senza mai ripetizioni. I molti disegni, realizzati con tecniche diverse (alcune particolarmente ricercate, come gli inchiostri dilavati), dialogano quindi con le sculture da pari a pari, mettendo continuamente a confronto i diversi linguaggi.
Le opere plastiche presenti in mostra a questo servono: a fare da contraltare dialettico alle opere grafiche, a offrire l’altra voce di questa complessa polifonia.
La mostra del Broletto è organizzata per nuclei tematici, che in buona misura, ma senza rigidità, ripercorrono le diverse “fasi” della carriera di Somaini, grazie a numerosi materiali, in gran parte provenienti dall’Archivio Francesco Somaini. Di grande fascino le sezioni dedicate all’informale, cui lo scultore si dedica dalla metà degli anni Sessanta, e all’incontro con la dimensione architettonica e urbana. Se nella prima emerge il riverbero di forme naturali, con singolari assonanze con anatomie e strutture vegetali, nella seconda si evidenzia lo studio del contesto e – soprattutto – la capacità di costruire e modulare lo spazio “ampliato” dell’opera, fino a includere come attori anche i volumi degli edifici circostanti. La forza dell’opera d’arte si estrinseca così in un movimento centripeto e centrifugo al tempo stesso. Un movimento che trova la sua incarnazione più significativa nelle “tracce”, segni dinamici generati dallo scorrere di una matrice (come per gli antichi sigilli cilindrici).
A dieci anni dalla scomparsa del grande scultore, e in attesa del catalogo generale ragionato (cui si sta lavorando e che vedrà probabilmente la luce a partire dal 2017), la mostra di Como è un significativo momento di approfondimento dei modelli generatori della sua opera.
L’esposizione al Broletto, inoltre, nasce in coppia con una serie di allestimenti a Lomazzo, luogo natale dello scultore, dove si presenta la realtà viva del suo atelier e insieme si valorizzano le molte opere presenti nel territorio. [Fabio Cani, ecoinformazioni]
Luigi Cavadini, assessore alla Cultura del Comune di Como, Luisa Somaini ed Enrico Crispolti
Enrico Crispolti durante la presentazione della mostra
Francesco Somaini, Trionfo III, 1967.
Somaini
Omaggio nel decennale della scomparsa
Immaginare scultura 1945-1999
mostra organizzata dall’Archivio Francesco Somaini
con il sostegno del Comune di Como
a cura di Enrico Crispolti e Luisa Somaini
Como, Palazzo del Broletto
31 ottobre – 22 novembre
orari 10-12.30, 13.30-17, chiuso lunedì
ingresso libero
Eseguito in Lomazzo Como Italia
mostra organizzata dall’Archivio Francesco Somaini e dal Comune di Lomazzo
a cura di Beatrice Borromeo, Alberto Monti, Fabio Porta Trezzi
Lomazzo, Palazzo Comunale, Chiesa dei SS. Vito e Modesto, Cimitero, Casa Colmegna (via Trento 11), Como Next, Spazio A.gi.ti (via Cavour 2)
31 ottobre – 22 novembre
orari: lunedì-venerdì 16.30-18.30, sabato-domenica 10-12, 16.30-18.30
ingresso libero