Mostro paratie/ Il timido segnale del centrosinistra

enzomangalavitilungolarioAlla fine una presa di posizione comune il centrosinistra comasco è riuscita a formularla anche se ci sono voluti molti giorni perché vedesse la luce e le firme non sono tutte mancando, tra le forze della maggioranza, l’adesione di Amo la mia città. Poche le novità rispetto al naturale doveroso sostegno al sindaco che corre il rischio di essere capro espiatorio di colpe non sue e che incassa dalla sua maggioranza stima e invito a continuare fino al termine del mandato.

Il documento ricorda che le paratie non le ha inventate Lucini e afferma la certezza che si avvierà un « processo di ricognizione delle responsabilità delle scelte compiute». Oscuro (almeno per noi)  il passo nel quale si afferma che si dovranno «individuare soluzioni possibili da concordare con tutti coloro che hanno sostenuto il percorso condotto fino a oggi». L’idea di concordare con la Lega Nord che governa in Lombardia, cioè con la forza politica che a un minuto dall’inizio del giorno più nero di Palazzo Cernezzi aveva già iniziato un indecoroso scaricabarile, appare masochistica e in ogni caso inconcludente. Niente invece dicono le forze di maggioranza su come uscire dall’impasse: nemmeno nominata l’ipotesi del commissario governativo e sembra neppure ipotizzata la prospettiva di bloccare il mostro paratie. Nel seguito il testo del comunicato.

«Le forze politiche di maggioranza in Comune di Como esprimono il loro forte e convinto sostegno e la loro piena solidarietà umana e politica al Sindaco Mario Lucini in relazione all’informazione di garanzia da lui ricevuta, quale rappresentante legale dell’istituzione, nella certezza che il suo operato sulla difficile questione delle paratie a lago sia sempre stato condotto nell’interesse esclusivo della città. Chiedono che l’impegno costantemente profuso dal Sindaco prosegua sino al termine del mandato con identica determinazione, pur in presenza di una situazione particolarmente avversa e che – come tutti i cittadini ben sanno – non è affatto determinata da una scelta politica dell’attuale governo della città, bensì rappresenta la pesante eredità di precedenti errori gravissimi cui si è cercato di porre rimedio nella più assoluta trasparenza. I soggetti della coalizione politica, certi che l’amministrazione approfondirà sotto l’aspetto giuridico e tecnico i rilievi di Anac e che verrà avviato un processo di ricognizione delle responsabilità, collaboreranno con il Sindaco per individuare soluzioni possibili da concordare con tutti coloro che hanno sostenuto il percorso condotto fino a oggi, dal Tavolo della competitività di Como alla Regione Lombardia, la quale non può ora addossare al Comune la responsabilità delle scelte compiute, avendo pienamente condiviso tutta la procedura intrapresa. Auspicano che nell’individuare le soluzioni prevalgano, in tutti i soggetti coinvolti, il bene della città e gli interessi collettivi». [Partito democratico, Como civica, Paco-Sel, Sel, Italia dei valori, Partito socialista italiano]

Foto Enzo Mangalaviti, ecoinformazioni

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