
600 bambini e bambine interpretano il battito del mondo
Spettacolo di fine anno inconsueto quello messo in scena dall’Istituto comprensivo Como Borgovico, ieri 3 giugno, tra il Monumento ai Caduti e il Tempio Voltiano. Centinaia di bambine e bambini, ragazzi e ragazze hanno cantato e suonato i quattro elementi (aria, acqua, terra, fuoco), per dare un ritratto diverso di questo mondo, tanto essenziale quanto bistrattato: voci, canti, suoni, archi, flauti, chitarre, clarinetti, percussioni, tastiere, teli colorati, e soprattutto la presenza di tanti volti e sguardi.
Impossibile riprodurre – con le parole o le fotografie – il clima che, approfittando di una schiarita tra le ingenti piogge di questi giorni, si è creato attorno a quel piccolo pezzo di scuola uscita dalle proprie sedi canoniche, per farsi ascoltare e – speriamo – capire dalla città.
Uno spettacolo di un’oretta che condensa il lavoro di docenti e discenti (come si usava dire un tempo) non solo degli ultimi mesi, ma di lungo periodo: un lavoro trasversale dalla scuola dell’infanzia, alla primaria, ai corsi musicali della secondaria di I grado. Tutti insieme appassionatamente, per ricordare, appunto, che il battito del mondo va ascoltato e compreso, sia che esso si mostri con le parole di canzone, o con il fruscio di semi versati in un tamburo.
Un invito alla leggerezza e alla profondità, come avrebbero detto Italo Calvino e Alexander Langer.
Una piccola grande lezione da una scuola sempre più marginalizzata e sempre meno compresa dai “poteri che contano” e che invece basterebbe ascoltare.
Un’ultima piccola nota: la locandina della manifestazione è stata disegnata da Vanessa, giovane grafica della scuola Castellini, nel suo periodo di stage presso ecoinformazioni: un piccolo, fattivo contributo da parte nostra. [Fabio Cani, ecoinformazioni]