Emergenza persone abbandonate in strada/ Nessi e Grossi: il Comune intervenga

Con un comunicato che riportiamo integralmente Luigi Nessi e Celeste Grossi chiamano il Comune di Como alle sue responsabilità perché intervenga sulla grave emergenza posta da centinaia di persone che non avendo altra accoglienza sono costrette a dormire in strada.

«Situazione drammatica e intollerabile. Centinaia le persone in strada senza accoglienza. Il Comune intervenga per affrontare l’emergenza.

Siamo preoccupati per la drammatica situazione che si è determinata a Como a causa della chiusura degli spazi di accoglienza notturna proposta dalla “Emergenza freddo” e dallo spazio messo a disposizione dalla Parrocchia di Sant’Eusebio in via Volta.

Dal 1 aprile, la già insufficiente accoglienza offerta in città, si è ulteriormente ridotta, pur in presenza di aumentate esigenze dovute all’arrivo costante di persone provenienti da altri paesi, che nelle ore serali non riescono a accedere allo spazio del Campo di Via Regina che resta inflessibilmente chiuso. L’instancabile ruolo svolto dai volontari e dalle volontarie, supportati meritoriamente dalla Parrocchia di Rebbio, non può dare risposte a tutti.

La realtà è evidente: tante persone, stranieri, ma anche italiani, passano la notte, all’addiaccio e senza alcun servizio igienico a disposizione, sotto i portici delle Chiese o in altri ripari dove allestiscono giacigli di fortuna.

Una vergogna e un insulto alla città, tra le più ricche del pianeta,  Messaggera di Pace che assiste sgomenta al dramma umano e sociale che si sta svolgendo sotto gli occhi di tutti.

La situazione è persino peggiorata rispetto allo scorso anno quando la Stazione San Giovanni era aperta, non militarizzata come ora  per evitare che qualcuno trovi in essa riparo, era un luogo di accoglienza certo inadeguato ma comunque migliore di ciò che viene offerto oggi a centinaia di persone.

Non è possibile e non è eticamente tollerabile.

Paco-Sel, da sempre attenta e attiva nella ricerca di soluzioni concrete ai drammi sociali della nostra città, chiede al governo di Como di intervenire subito, mettendo a disposizione altri spazi da adibire o dormitorio, con l’impegno diretto dell’Amministrazione Comunale e il coinvolgimento delle tante associazioni attente alle marginalità, da sempre attive e disponibili.

La città di Como, non può rimanere estranea, inerte  e senza voce in questa situazione. Non può tollerare persone abbandonate in strada senza servizi igienici e docce, non può tollerare che persone vengano private anche dei propri sogni,rendendo irrealizzabile il loro progetto di vita».  [Luigi Nessi e Celeste Grossi consiglieri comunali Paco-Sel]

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