16 ottobre/ “Orecchie”

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In proiezione  lunedì 16 ottobre allo Spazio Gloria ci sarà Orecchie di Alessandro Aronadio (2016, 90′), vincitore del premio Arca CinemaGiovani come miglior film italiano e del premio NuovoImaie Talent Award a Daniele Parisi, come miglior attore esordiente, al Festival di Venezia 2016. Sono previsti due spettacoli, il primo alle 14,30 in occasione del Lunedì dello studente, la seconda, come di consueto alle 21, aperta a tutti. 

Ti svegli la mattina. E già capisci che non sarà una giornata come le altre. Un fastidioso fischio alle orecchie, infatti, ti ricorda quanto, pur volendo il contrario, il tuo “stare al mondo” deve convivere con il noise del contorno. Con il fastidio dato dalla superficiale normalità che ti circonda, fatta di improbabili incontri, di otorinolaringoiatri che ti rimbalzano a gastroenterologi burloni, di fast food con impronunciabili e immodificabili menù, di madri in cerca di nuove avventure, o performer che non sanno bene neanche loro come definirsi… Perché di definito, alla fine, c’è rimasto ben poco e allora, oltre a cercare di capire per un’intera giornata chi sia quel Luigi, “tuo caro amico morto”, come recita il biglietto che ti ha lasciato la tua compagna sul frigo, forse è il caso che ti dia da fare affinché gli angoli del sorriso della tua amata tornino ad allargarsi un po’ di più. Magari provando a lasciarti andare, accettando quel fischio alle orecchie. E confondendolo con il resto.

Ha detto il regista: «Ho sempre pensato che Orecchie sarebbe stato un film in bianco e nero, tanto che, con un po’ di ironia, la prima pagina del copione recitava “sceneggiatura per un film rigorosamente in bianco e nero”. Il b/n è spietato, è come se setacciando le immagini per liberarle dai colori si raggiungesse l’essenza dei volti, dei luoghi, delle parole. In Orecchie questa scelta fotografica, a mio parere, aggiunge più verità a una commedia che di per sé può essere erroneamente letta come surreale o allegorica, mentre per me è profondamente radicata nella realtà in cui viviamo. Come diceva Samuel Fuller ne Lo stato delle cose di Wenders, “Life is in color, but black and white is more realistic”» .

Qualche parola su Alessandro Aronadio, regista e sceneggiatore del film: dopo sette anni dal suo lungometraggio d’esordio Due vite per caso, Alessandro Aronadio torna alla regia con una commedia surreale. In questo lungo periodo il regista romano si è dedicato alla scrittura di sceneggiature come quella di Che vuoi che sia, simpatica commedia di Edoardo Leo e Classe Z, teen comedy di Guido Chiesa. Ha fatto l’assistente volontario di Andò, Tornatore, Ciprì e Maresco, Roberta Torre.

Ingresso  (riservato ai soci Arci) 7 euro – Ridotto (over65, under21) 5 euro
Offerta speciale per studenti (pizza + bibita + film) 6 euro; 2 euro per il solo film, per studenti di scuola media superiore e di università.

[AF, ecoinformazioni]

 

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