
Como accoglie: serve accoglienza diffusa
L’associazione Como accoglie chiede a tutte le realtà associative comasche, religiose e non, di attivare forme di accoglienza diffusa sul territorio, in mancanza di un intervento istituzionale reiteratamente richiesto nei mesi scorsi.
«Tra pochissimi giorni, alla fine di aprile, con il termine dell’accoglienza ai tendoni allestiti nel chiostro del Cardinal Ferrari, le strade e i portici di Como accoglieranno altre cinquanta persone che si aggiungeranno a quelle già senza riparo da inizio mese – chiusura della struttura “Emergenza Freddo”.
Le istituzioni – che abbiamo ripetutamente sollecitato in tutti questi mesi – non hanno fornito nessuna risposta.
La Caritas ha dato un grande contributo durante l’inverno allestendo i tendoni.
Il vescovo ha sollecitato le parrocchie a impegnarsi concretamente nell’accoglienza.
Noi volontari di Como accoglie continuiamo a dare un minimo di sostegno e di aiuto concreto a queste persone – italiane e migranti-.
Rivolgiamo un appello a tutte le realtà associative comasche, religiose e non, perché si attivino per realizzare forme di accoglienza diffusa: una, due, tre persone cui mettere a disposizione uno spazio per garantire a queste persone non solo una vita umana e dignitosa, ma per permettere loro di perseguire un percorso di integrazione impedito dal vivere su un marciapiede – non è pensabile presentarsi al lavoro senza la possibilità di lavarsi e di lavare i propri indumenti -.
Noi volontari ci rendiamo disponibili a offrire la nostra assistenza per rendere possibili e gestire queste forme di accoglienza.
Estendiamo la richiesta di collaborazione a tutti quanti già in passato hanno dimostrato sensibilità verso queste persone in condizioni di fragilità e a rischio di esclusione sociale».
Como, 26 aprile 2018 [Volontari e volontarie di Como accoglie] [AF, ecoinformazioni]