4 luglio/ Marcia di Como senza frontiere

Domenica 4 luglio, dalle 11 alle 12, in piazza Cavour a Como, si terrà la Marcia per i nuovi desaparecidos di Como senza frontiere.

È un momento importante, perché, dopo parecchi mesi, Como senza frontiere torna in piazza per evidenziare che i problemi connessi con le migrazioni non sono certo stati risolti con il parziale “superamento” della pandemia. Anzi, nella rimozione generale, la situazione è solo peggiorata, mentre le nazioni europee, con criminale determinazione, proseguono nella politica di “esternalizzazione” delle frontiere, finanziando regimi autoritari e organizzazioni malavitose perché facciano il “lavoro sporco” lontano dalla Fortezza Europa.

Anche nella realtà italiana non molto è cambiato, e sicuramente non in meglio. Persino la “sanatoria” del 2020 (ovvero le procedure di “emersione e regolarizzazione” del lavoro), pur insufficiente e tardiva, è stata quasi dimenticata, mentre le convocazioni per verificare la possibilità di accedere alla procedura avanzano con lentezza esasperante. Dopo una prima richiesta di informazione alla Prefettura di Como, all’inizio di aprile, proprio in questi giorni – insieme a Cgil-Cisl-Uil, Osservatorio giuridico per i diritti dei migranti e campagna “Io accolgo” – Como senza frontiere ha di nuovo chiesto un intervento risolutivo al Prefetto di Como, perché almeno questi minimi diritti vengano riconosciuti, mantenendo fede – peraltro – agli impegni assunti dallo Stato italiano. (Qui il testo della nuova lettera)

La marcia del 4 luglio è importante anche perché segna il quinto compleanno della rete Como senza frontiere, nata e sviluppatasi a partire dal 2016, nel pieno dell’ “emergenza stazione”. Proprio nel luglio di quell’anno si tenne la prima marcia.

Per le prossime settimane e i prossimi mesi Como senza frontiere sta progettando momenti di incontro per approfondire e rinnovare, con sempre maggiore determinazione e coscienza, i temi e le mobilitazioni di questi anni.

[Como senza frontiere]

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