Un aperitivo per dire basta al consumo di suolo

Venerdì 9 luglio l’Azienda Agricola La Runa è stata teatro di un aperitivo per discutere del consumo di suolo, promossa dall’associazione Testa di Rapa e dal Circolo Ambiente Ilaria Alpi. Una serata molto partecipata dove il professor Paolo Pileri ha raccontato perché è tempo di agire per l’ambiente e per noi stessi.

La serata, nella cornice dell’ortofrutteto, ha visto la partecipazione di tante persone di tutte le età, presenti per ascoltare il professore Paolo Pileri in una chiacchierata sul tema del consumo di suolo, insieme all’associazione Testa di Rapa, al Circolo Ambiente Ilaria Alpi e ai prodotti biologici dell’aperitivo proposto da La Runa.

Pileri ha tenuto una interessante lezione che si è trasformata poi in un dibattito partecipato, su un tema poco presente nel discorso pubblico quotidiano ma di fondamentale importanza per la nostra esistenza e quella di tutti gli esseri viventi.
Il suolo, «purtroppo ignoto all’urbanistica e pensato sempre come piastra su cui appoggiare qualcosa, così da esserne valorizzato», dice Pileri, è in realtà uno spessore – e non una superficie – in cui è presente un ecosistema florido che permette tra le altre cose una sorta di equilibrio ecosistemico naturale: «Nei primi 30 cm di suolo c’è più vita di quanto immaginiamo». Eppure, questo è un elemento poco considerato nei piani regolatori.
Anzi, il suolo viene spesso utilizzato come merce da profitto per leggi inadeguate e per la miopia della politica. 

Non abbiamo, a differenza di altri paesi, una legge nazionale contro consumo di suolo e non esiste un vero piano per invertire la rotta di quella che è la strada intrapresa da anni verso un consumo poco, se non per nulla, ecologico. Nemmeno nel PNRR, che non va nella direzione di un consumo netto pari a zero per il 2050, che è l’obiettivo prefissato, insieme ad altri altrettanto importanti, dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite.

Pileri ha parlato a lungo raccontando perché è così importante questo argomento e ha infine esortato alla conoscenza e alla divulgazione per permettere di creare un sentimento comune, che si traduca in un’azione diretta per sensibilizzare verso pratiche sostenibili. Per aumentare consapevolezza e prendere una strada nuova, più rispettosa dell’ambiente ma anche delle persone e quindi di noi stessi.

La serata, terminata con un’esibizione del cantautore Gianluigi Martone, è stata una preziosa occasione di convivialità e cultura per aumentare la consapevolezza su qualcosa che riguarda tutte e tutti noi e che non possiamo più ignorare [Daniele Molteni, ecoinformazioni]

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