Oltre il giardino/ L’umanità del ridere

È stato presentato il 25 marzo al Teatro dei Burattini di Dario Tognocchi il numero 23 di Oltre il giardino la rivista dell’omonima associazione che da molti anni opera contro il disagio mentale e sociale a Como.

Che nel lugubre conformismo della stampa comasca una rivista così fuori schema (è scritta da pazienti ed ex-pazienti), così fuori formato (40 paginoni A3) e così autoprodotta (perfino confezionata a mano) possa arrivare al numero 23 (registrando un aumento di lettori, riconoscimenti nazionali e collaboratori) è già una notizia. Questa volta il tema che attraversa le pagine con racconti, poesie, foto e illustrazioni è Non ci resta che ridere, una  forma di “provocazione difensiva” in un tempo in cui la rabbia, la paura e il pianto sembrano incupire i nostri pensieri fino a farci dimenticare di vivere. Si parla di una risata dolce e amara, di un’intensa Venezia, di un vento che soffia sotto i baffi, di Pessoa e Dostoevskij, della risata di Edo, dell’equazione di Dirac, di Alda Merini e di molte altre cose sorprendenti, né manca un altro grande reportage fotografico di Gin Angri, questa volta dal Mozambico, dal titolo coerente: Non ci resta che giocare.
[Andrea Rosso, ecoinformazioni]

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