decrescita

Dire, fare, partecipare

dire fare partecipareUna iniziativa promossa da Movimento per la decrescita felice – Circolo di Como e associazione Altro futuro, in collaborazione con l’Associazione nazionale Comuni virtuosi e il patrocinio dei Comuni di Como, Olgiate Comasco e dell’Amministrazione provinciale, due appuntamenti a Olgiate Comasco il 20 e il 21 settembre e la Scuola di Altr(a) Amministrazione a Como il 28 settembre (altro…)

Il seminario La decrescita felice – dialogo con Maurizio Pallante alla fiera L’isola che c’è

Dal breve, ma affollato dibattito di domenica 21 settembre pomeriggio all’Isola che c’è con Maurizio Pallante, fondatore del Movimento della decrescita felice, sono nati numerosi spunti pratici da mettere in opera nella vita privata anche in provincia di Como.

All’Isola che c’è, domenica 21 settembre, sotto il tendone dello Spazio dibattiti, Giuseppe Leoni, coordinatore del nascente circolo della Decrescita felice di Como, ha aperto il dibattito con Maurizio Pallante che ha offerto un approfondimento ampio e chiaro per spiegare alla sessantina di ascoltatori cos’è la decrescita.
Innanzitutto la decrescita parte dal concetto base di distinzione tra merce e bene. Nella società odierna la persona è abituata a pensare che bene e merce coincidano, mentre invece solo i beni portare benessere all’uomo. La decrescita diventa intrinsecamente felice poiché si diminuiscono le quantità di merci, ma non dei beni, migliorando le condizioni di vita.
Ma cosa si deve fare per agire concretamente?
Pallante ha illustrato i tre campi d’azione principali: tecnologia, stili di vita e politica. La tecnologia odierna deve essere utilizzata per ridurre l’energia sprecata, le materie prime utilizzate e i rifiuti prodotti. Esistono infatti tecnologie domestiche capaci di massimizzare l’efficienza e minimizzare lo spreco.
Nel campo degli stili di vita, un atteggiamento importante lo riveste la sobrietà, ovvero una concezione che sappia prolungare al massimo la vita delle merci, perché la maggior parte degli oggetti prodotti che affollano le case hanno un costo sociale e ambientale altissimo. A ciò si deve aggiunge l’acquisizione della capacità di autoproduzione di merci che altrimenti dovremmo comprare. Per finire si dovrebbe tornare ad adottare il significato etimologico di comunità, cum munus, con dono, ovvero una comunanza, uno scambio di merci o beni, autoprodotti o no, tra persone, riscoprendo così anche i rapporti umani tra vicini. Se noi doniamo e chi dona ci ricompensa di ciò con un dono maggiore ricaviamo una formula che ci tutela dalla continua dipendenza da merci esterne.
A livello politico Maurizio Pallante ha precisato che il Movimento non si presenterà alle elezioni, ma che reputa utile un intervento nelle amministrazioni e nei Comuni per fare in modo che la tematica della decrescita venga accolta anche da chi ha il potere di realizzare piani di grande portata. L’incontro ha avuto un grande successo confermato anche dalle più di cento adesioni raccolte dalla mailing list del nascente circolo della Decrescita felice. [Nicoletta Nolfi, ecoinformazioni]

Il secondo incontro del Circolo comasco per la decrescita felice

Secondo incontro del Circolo comasco per la decrescita felice martedì 10 giugno, ospite della serata Massimo De Maio, coordinatore dei circoli territoriali.

Alle diciassette persone presenti Giuseppe Leoni promotore del Circolo comasco ha ricordato i due scopi primari del gruppo: uno di natura più generale e politica che è quello di tentare di orientare il mercato, forse il più difficile da raggiungere, e l’altro di carattere locale, cioè cercare di aumentare il numero di aderenti in provincia di Como. Il portavoce ha sottolineato che la prima uscita pubblica del gruppo avverrà durante la fiera L’isola che c’è, alla quale il Circolo sarà presente con un banchetto.
Massimo De Maio ha riassunto la storia dell’Mdf che si è costituito il 15 dicembre del 2007 per volontà di Maurizio Pallante. Il movimento nasce dalla necessità di dare un’applicazione al pensiero e alle teorie sulla decrescita elaborate prima da Nicholas Georgescu-Roegen e poi da Serge Latouche. L’assunto principale della teoria è che la crescita economica costante non sia sostenibile per l’ecosistema. Quindi il pil deve perdere il suo valore di indicatore effettivo dell’aumento del livello di benessere. Il Movimento propone di muoversi collettivamente per diminuire la produzione di beni, ma non ridurre allo stesso tempo il livello di civiltà. La teoria della decrescita si sviluppa dal concetto di risorsa finita e non infinita che invece regge il sistema economico vigente.
L’Mdf è un’associazione di promozione sociale che muove i suoi passi seguendo un preciso decalogo:

1.Accorciare le distanze tra produzione e consumo, sia in termini fisici che umani.

2.Riscoprire il ciclo delle stagioni ed il rapporto con la terra.

3.Ridefinire il proprio rapporto con i beni e con le merci.

4.Ricostruire le interazioni sociali attraverso la logica del dono.

5.Fare comunità

6.Allungare la vita alle cose, rifiutando la logica dell’ “ultimo modello”.

7.Ripensare l’innovazione tecnologica.

8.Esserci pesando il meno possibile sull’ambiente, come forma di massimo rispetto per noi stessi e le generazioni future.

9.Ridefinire il proprio rapporto con il lavoro.

10.Diffondere i principi del Movimento per la Decrescita felice in ambito politico.

I circoli locali sono però realtà autonome, alle quali non viene richiesto di seguire alla lettera tutto il decalogo, che possono tra l’altro integrare con nuove idee e strategie in linea con la teoria di base sulla decrescita felice. Le attività che i singoli gruppi territoriali possono portare avanti sono molte e svariate: delibere da presentare alle proprie Amministrazioni, banchetti informativi, adesione a gas. L’Mdf darà solamente se richiesto un supporto tecnico per determinate iniziative.
Nel dibattito che ha chiuso l’incontro è stata evidenziata l’esigenza di “fare gruppo”, di conoscere e approfondire quali sono le tematiche toccate dalla decrescita felice per poi sensibilizzare altre persone. Un’altra caratteristica importante dell’Mdf è quella di voler essere un contenitore concettuale di una serie di pensieri e iniziative presenti sul territorio.
Per informazioni o adesioni tel. 031.880129 o 335.6574682, e-mail leoni.giu@tiscali.it, Internet www.decrescitafelice.it. [Francesco Vanotti, ecoinformazioni]

Decrescita anche a Como?

Sta per nascere anche a Como un circolo del movimento per la decrescita felice, il percorso è ancora aperto e si cercano attivisti.

Le idee di Latouche e Pallante hanno trovato proseliti anche a Como. Sono ancora pochi, per ora si limitano a uno scambio di e-mail, ma sono intenzionati a fondare anche sul Lario un circolo del movimento per la decrescita, nato nel 2007 su proposta di Maurizio Pallante, teorico italiano della decrescita. Perciò lanciano il loro appello a tutti gli interessati ad approfondire temi ambientali, economici e sociali dal punto di vista dell’«avere meno per stare meglio», come sottolinea Giuseppe Leoni, coordinatore della lista Cercoffro de L’isola che c’è, tra i promotori del circolo.
«La società occidentale è arrivata al top – continua Leoni – dobbiamo fermarci ed eventualmente fare qualche passo indietro, permettendo lo sviluppo di altri paesi. Sul territorio sono già molte le esperienze che promuovono il percorso della decrescita, come Vivi sostenibile de L’isola che c’è o i Gruppi di acquisto solidale, che saranno di certo interlocutori privilegiati. Il circolo vuole essere aperto alle idee di tutti i cittadini, ognuno con le proprie competenze e proposte».
Un primo appuntamento è in definizione per il periodo tra il 16 e il 20 giugno, quando il coordinatore nazionale dei circoli territoriali Massimo De Maio sarà a Como per aiutare il nascente movimento a sbrigare la burocrazia: ogni circolo deve infatti stendere un suo statuto che riprenda le linee giuda nazionali.
Per informazioni o partecipare alla creazione del circolo contattare Giuseppe Leoni tel. 031.880129 o 335.6574682, e-mail leoni.giu@tiscali.it,. [Francesco Colombo, ecoinformazioni]

ecoinformazioni 381/ Decrescita

Ecco il numero di ecoinformazioni di novembre/dicembre, dedicato alla decrescita lo potete scaricare qui (pdf).

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Il sommario del numero 381

– Reati comuni GIANPAOLO ROSSO

– La città fredda BRUNO MAGATTI

– Moratoria Salva acqua MASSIMO PATRIGNANI

-Contro la privatizzazione dell’acqua ROBERTO FUMAGALLI

– Patrimoniale aperta ai privati GRETA PINI

– Quotidiano sostenibile FRANCESCA SOLERA

– Vivere nella rivoluzione del Chiapas ALBERTO GINI

– Tra Gloria e noia KATHRIN ALTMANN E ADELINE PRIEZ -FRANCESCA DI MARI

– Sinistra unita MICHELE DONEGANA

– Cifrario GRETA PINI

Tema: Descrescita

– Pace ed economia NANNI SALIO

– Due terzi PAOLO RIZZI

– Cambiare il mondo senza prendere il potere GIANNI TAMINO

– La decrescita felice MAURIZIO PALLANTE

– Per un’economia conservativa ANDREA DI STEFANO

– Il fantasma del lago FABIO CANI

– Ho letto un libro (anzi due) FABIO CANI

– Imprenditore MARCO LORENZINI

– Giro di mostra

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