Lorenzo Spallino

Variante Pgt 30 giorni per i contributi

NEW PGT COMOLa modifica è stata ritirata per aggiungere la Tangenziale che era stata stralciata dalla Regione.

 

«Il consiglio regionale ieri sera [martedì 24 novembre] ha approvato una risoluzione sul tema della tangenziale di Como e quindi gli uffici devono accertare se quanto deciso comporta modifiche alla cartografia della variante al Pgt prima dell’adozione – ha dichiarato l’assessore alla Pianificazione urbanistica del Comune di Como Lorenzo Spallino –. A ciò si aggiunge che nella riunione pubblica del 23 novembre ci sono stati anticipati alcuni contributi da parte di associazioni di categoria. Poiché tutto il procedimento è stato caratterizzato da un elevato livello di partecipazione, abbiamo ritenuto opportuno consentire un livello ancora più alto di condivisione e di concedere 30 giorni per la presentazione dei contributi in modo da poterli valutare prima dell’adozione della variante. Peraltro l’ulteriore termine concesso, avendo già preso la decisione di sospendere la discussione, non sposta il nostro obiettivo di adottare la variante al Pgt nel più breve tempo possibile». [md, ecoinformazioni]

Variante Pgt a Como

PGT COMOIl Comune promette: «Zero consumo suolo, nuove opportunità per le aree dismesse».

La Giunta Lucini ha approvato mercoledì 4 novembre la proposta di delibera per la variante del Piano di governo del territorio che ora dovrà essere discusso in Consiglio comunale.

Le modifiche sono state rese necessarie per «la necessità di una generale semplificazione delle disposizioni attuative e di una rivisitazione di diverse norme».

«Resta confermata la limitazione del consumo di suolo e lo sviluppo insediativo viene principalmente assicurato attraverso il recupero e la riqualificazione delle aree dismesse – afferma l’assessore all’Urbanistica Lorenzo spallino –. L’aspetto importante di questa proposta va visto nel progetto di città che si è cominciato a delineare con il Pgt e che si conferma con questa variante. Partendo dalla valorizzazione della nostra storia, del paesaggio e della cultura, siamo chiamati a sviluppare iniziative e favorire interventi che diano alla città un’immagine di modernità ed innovazione».

«La variante al Pgt si pone l’obiettivo: nel breve periodo di perfezionare l’attuale Pgt rimuovendo criticità gestionali e applicative delle disposizioni attuative relativamente al Piano dei servizi e al Piano delle regole; nel medio periodo, di rappresentare una base di discussione per una successiva variante generale e in particolare del documento di piano in relazione ad alcuni obiettivi strategici e ad un nuovo Piano della mobilità – dichiara Palazzo Cernezzi –. La variante non prevede nuove edificazioni in aree libere; favorisce la rigenerazione urbana con bonus volumetrici; incentiva l’housing sociale mediante il recupero di aree dismesse; soddisfa il fabbisogno abitativo solo con ampliamenti degli edifici esistenti; ammette cambi di destinazione d’uso per attività turistico-ricettive e commerciali; ammette la media e grande distribuzione commerciale solo in aree dismesse o di riqualificazione urbana; tutela all’interno del tessuto urbano consolidato gli spazi destinati a verde pubblico e/o privato; definisce il sistema della tutela ambientale ridefinendo il perimetro della Spina Verde, confermando il Plis del Parco della Valle del Cosia e dettando puntuali disposizioni agli altri ambiti». [md, ecoinformazioni]

Accesa The life electric

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The life electric, il monumento di Daniel Libeskind sul tondello finale della diga foranea del porto di Como è ufficialmente inaugurato.
La giornata grigia prima e piovosa poi non ha certo coadiuvato gli organizzatori dell’“evento”, e l’inaugurazione è risultata piuttosto in sordina. Del resto anche la conferenza stampa dell’anteprima in mattinata ha mantenuto un profilo piuttosto basso: scontata la soddisfazione dei promotori per essere arrivati in fondo al percorso, doverosi i ringraziamenti a tutti quanti si sono spesi per la buona riuscita dell’impresa, ovvia anche la convinzione di aver contribuito in modo consistente “al patrimonio monumentale della città”.
Per il monumento l’auspicio – secondo le parole dell’assessore Lorenzo Spallino – di promuovere , soprattutto nei confronti dei giovani, un punto di vista privilegiato (e assolutamente degno di considerazione) sulla città. Se l’obiettivo è davvero tutto qui, l’investimento pare un po’ sproporzionato…
In margine all’incontro di stamattina, qualcuno osservava che, comunque la si metta, il monumento ha avuto almeno il pregio di riqualificare il tondello della diga. Verissimo, ma di nuovo se questo è il principale risultato ottenuto, forse si poteva fare con minor spesa. La riqualificazione, comunque, si ferma a pochi metri dal tondello: prima resta il solito fondo un po’ sconnesso di sempre.
Da oggi la cittadinanza può esprimere il suo giudizio con piena coscienza. Sicuramente The life electric visto da lontano (dalle rive) non ha quell’impatto devastante che qualcuno temeva, ma – a nostro modestissimo giudizio – non ha nemmeno molta capacità di emozionare. Se è lecito tornare a considerare l’oggetto in sé, si può forse affermare che il monumento di Libeskind e degli Amici di Como è dal punto di vista artistico piuttosto antiquato, un manufatto del vecchio stile monumentale che non tiene in grande considerazione dibattiti e proposte ormai pluridecennali all’ordine del giorno in quasi tutti i paesi del mondo. Un oggetto che è lì a dire in maniera retoricamente autoreferenziale “io sono qui”. Poi, ovviamente, può piacere o no.
Resta il dispiacere di una vicenda condotta – nonostante la soddisfazione dei promotori – al di fuori di un qualsiasi coinvolgimento della città e di una reale considerazione delle sue esigenze – anche artistiche e simboliche.
In ogni caso, alle 19.30 del giorno della sua inaugurazione The life electric era già spenta. [Fabio Cani, ecoinformazioni]

 

La cupola del Duomo “riflessa” sul monumento di Libeskind

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Due momenti della conferenza stampa

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Bocciato l’autosilo di viale Varese

parcheggio-viale-varese-interrato-2Per la Giunta Lucini la struttura proposta dall’impresa Nessi e Majocchi non ha nessun pubblico interesse.

«Tenuto conto della proposta iniziale e delle integrazioni e precisazioni successivamente presentate su richiesta della giunta, l’esecutivo di Palazzo Cernezzi ha deliberato oggi [coledì 23 settembre] di non ravvisare il pubblico interesse nella proposta dell’impresa Nessi e Majocchi di realizzare un autosilo interrato in viale Varese, riqualificando l’area soprastante e con la gestione funzionale ed economica di entrambi i parcheggi».

«Ringraziamo l’impresa Nessi e Majocchi per la proposta avanzata – dichiara Lorenzo Spallino, assessore alla Pianificazione urbanistica –. Quello che non si è riusciti a conciliare sono il desiderio dell’amministrazione di una riqualificazione importante dei giardini di viale Varese e quindi l’inevitabile interramento del parcheggio, e le esigenze economiche degli investimenti che il privato avrebbe dovuto sostenere».

«Alla base della decisione, figurano le seguenti motivazioni – precisa una nota del Comune di Como –: “il Piano di governo del territorio vigente persegue, tra l’altro, l’obiettivo strategico della riqualificazione dei nuclei storici della Città murata, dei borghi di S. Agostino, Vico e via Milano con contestuale riduzione generalizzata dello stazionamento lungo strada a favore di pedoni, ciclisti, trasporto collettivo e degli spostamenti automobilistici essenziali operando, per quanto attiene alla sosta, a tre livelli: parcheggi ‘di interscambio’, posti lungo le direttrici di accesso alla città, parcheggi ‘di dissuasione’, ubicati alle “porte” della convalle e finalizzati all’attestamento delle autovetture dirette in centro non drenate dai parcheggi periferici d’interscambio, parcheggi ‘centrali’ nei limiti di quelli esistenti di via Sirtori, vaile Lecco, via Auguadri e Centro Lago e previsti di S. Rocchetto e via Torriani, finalizzati ad agevolare la fruizione delle aree pedonali e delle zone a traffico limitato. Questa programmazione, unitamente all’estensione delle Zone a traffico limitato, ha la finalità primaria di alleggerire il carico di traffico in corrispondenza del centro storico attestando gli impianti a servizio della mobilità all’esterno dello stesso e, in particolare, sull’asse di viale Innocenzo. In quest’ottica, come richiesto dal Comune, solo un impianto in sostituzione del parcheggio a raso esistente, congiuntamente a una completa riqualificazione dell’area in termini ambientali e di fruizione, risulterebbe coerente con la visione strategica del Piano di governo del territorio. In relazione all’aspetto economico, la differenza tra l’attuale entrata derivante dai proventi dell’area di sosta esistente (Euro 552.000,00 annuo), seppure ridotta delle spese di gestione, e il canone proposto (Euro 200.000,00 annuo), assume un rilievo significativamente negativo in relazione ai minori introiti nel breve–medio termine che, oggettivamente, non trova giustificazione dall’incremento patrimoniale che ne deriverebbe al Comune in quanto necessariamente differito nel tempo e, in particolare, a 30 anni. Peraltro, occorre evidenziare che la convenienza economico/patrimoniale per il Comune verrebbe conseguita decorsi trent’anni mediante acquisizione di un autosilo che, a quella data, potrebbe risultare in termini localizzativi e funzionali superato dallo sviluppo di nuovi e/o diversi sistemi di mobilità cittadina; la riduzione, relativamente alla fase di cantiere di circa due anni, di quasi il 50% dei posti auto a raso attualmente disponibili in V.le Varese, comporterebbe una significativa criticità in termini di riduzione della possibilità di sosta nell’area prossima al centro storico in assenza degli interventi programmati dallo strumento urbanistico vigente sull’asse di viale Innocenzo XI a servizio della mobilità in convalle”». [md, ecoinformazioni]

Ex Trevitex: lavori entro fine ottobre

TREVITEX1Spallino: «Iter amministrativo si è finalmente concluso. Condizione per apertura la realizzazione della piazza e del sovrappasso e l’allargamento di via Badone».

La Giunta Lucini ha approvato mercoledì 2 settembre il programma integrato di intervento dell’ex Trevitex a Camerlata.

«L’iter amministrativo del Piano Integrato si è finalmente concluso a breve procederemo con la firma della convenzione e immediatamente dopo la società depositerà le richieste di permesso edilizio – precisa l’assessore alla Pianificazione urbanistica Lorenzo Spallino –. Condizione per l’apertura del centro commerciale resta la realizzazione della nuova piazza pubblica e del sovrappasso e l’allargamento di via Badone. Il 70 per cento del valore degli investimenti si concretizzerà nel quartiere di Camerlata».

«Ragionevolmente i lavori partiranno entro fine ottobre – spiega una nota del Comune di Como –; al via libera di oggi della giunta, seguirà entro fine settembre la firma della convenzione e quindi entro fine ottobre, appunto, l’avvio dei primi lavori, la cui durata è stimabile in circa 6 mesi».

«Complessivamente, il progetto permetterà una trasformazione del quartiere a favore della sua vivibilità, con una nuova area svago e gioco per i cittadini, la riqualificazione del verde, la messa in sicurezza delle strade – proseguono da Palazzo Cernezzi –; è prevista nuova segnaletica e pavimentazione, oltre al percorso ciclabile nel doppio senso in via Giussani. Gli interventi previsti sono così riassumibili: creazione sovrappasso pedonale, creazione nuove piazze pubbliche, nuove aree destinate a parcheggio pubblico (verranno mantenuti 20 parcheggi in via Varesina), allargamento via Badone/intersezione via Pasquale Paoli, nuova rotatoria via Varesina/via Lissi, allargamento via Pasquale Paoli, videosorveglianza dei due sottopassi pedonali, riqualificazione via Varesina e di via Giussani, nuova rotatoria di via D’Annunzio, per un costo totale previsto di € 7.364.898,46».

«La palazzina ex Fisac verrà abbattuta – una scelta che ha suscitato diverse polemiche in città –: la memoria verrà mantenuta tramite un corpo a C, la creazione di un pergolato e la ricollocazione delle colonne in ghisa preesistenti. Il gestore sarà tenuto anche alla manutenzione delle aree pubbliche per trent’anni». [md, ecoinformazioni]

Il nuovo Infopoint al Broletto

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Inaugurato nella mattinata di martedì 4 agosto il nuovo Infopoint del Comune di Como al Broletto.

Senza cerimonie particolari, e con una conferenza stampa assai informale, in stile vacanziero, ma alla presenza del sindaco della città – Mario Lucini -, dell’assessore alla Cultura e al Turismo – Luigi Cavadini –  e di quello all’Urbanistica – Lorenzo Spallino -, oltre che di molti funzionari comunali, il nuovo punto di informazioni turistica ha aperto i battenti. E, con notevole rapidità, si è riempito di turisti (veri) alla ricerca di informazioni: segno che il punto informativo è nel posto giusto e che non rischia di restare deserto.

Positivi in generale i giudizi sull’inserimento della nuova struttura nella campata del Broletto già destinata, dall’inizio del Novecento, alla scala di accesso al salone; l’ambiente vetrato è di misura austera ed elegante, i dubbi semmai sono – da parte nostra – sulla marginalizzazione dell’accesso al salone, che rischia di sembrare un’entrata di servizio, e sulla banalità della passerella che, rasente la torre, “salta” i gradini  a scendere e poi a risalire del piano originario di calpestio del Broletto; in parte così centrale della città, nonostante i vincoli delle varie soprintendenze, era lecito attendersi qualcosa di più “artistico”. Tutto sommato, l’intervento sembra ridotto al minimo indispensabile, senza troppe preoccupazioni riguardo ai possibili futuri sviluppi e alle opportunità che un luogo così fondamentale potrebbe offrire; un programma “minimo” che in una certa misura è stato rivendicato dai responsabili dell’amministrazione cittadina, con l’intento di cominciare a dotare la città di un servizio essenziale per il promettente sviluppo turistico.

Grande cura è stata messa nella dotazione tecnologica, che nelle prossime settimane dovrebbe essere ulteriormente potenziata.

Adesso si attende con trepidazione lo smontaggio della inadeguata struttura di via Maestri Comacini (che dopo anni di onorato servizio dovrebbe essere riutilizzata  – si dice – in una qualche area sportiva), smontaggio che è stato promesso per i prossimi giorni, dopo un breve periodo di “passaggio di consegne”. E con ancora maggiore interesse (e preoccupazione) si attende la sistemazione di piazza Grimoldi, recentemente liberata dalle auto ma ancora in attesa del proprio destino. Dopo il concorso, e le successive polemiche, l’assegnazione dei lavori potrebbe arrivare entro la fine di ottobre e il nuovo allestimento della piazza potrebbe essere ultimato entro la fine dell’inverno.

La rivitalizzazione di questa parte del centro storico non può certo essere considerata conclusa con l’infopoint, per quanto utile e ben fatto.

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

 

L’architetto Darko Pandakovic, progettista della struttura, alle prese con gli ultimi ritocchi.

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Il sindaco di Como Mario Lucini al banco delle informazioni.

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L’assessore Luigi Cavadini al punto informativo.

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Progetto preliminare per la zona di piazza Volta

piazza Volta2La Giunta comasca ha approvato mercoledì 6 maggio il progetto preliminare di riqualificazione di piazza Volta, via Grassi e via Garibaldi per una spesa di 700mila euro.

 

«L’intervento, affidato a seguito di un concorso di progettazione indetto da Palazzo Cernezzi, è stato presentato dall’architetto milanese Cesare Ventura, a capo di un raggruppamento temporaneo di professiovia Garibaldinisti composto dall’architetto Simona Cornegliani, dall’architetto Francesca Besozzi, dall’architetto Andrea Morstabilini, dall’ingegner Enrico Leo Guido Pulcini, dall’architetto Luca De Stasio e dall’architetto Filippo Pizzoni – ricorda il Comune di Como –. L’importo totale prevede un investimento di 700mila euro, suddiviso in due lotti, primo lotto via Garibaldi e via Grassi (350mila euro), secondo lotto piazza Volta e via Rubini (350mila euro)».

«Per far sì che la nuova piazza si protenda senza soluzione di continuità, verso via Rubini e via Grassi, il progetto ppiazza Voltarevede la rimozione di quegli elementi che oggi separano i due spazi, ossia la pergola e le aiuole con le relative siepi – viene spiegato –. Presenze che oggi trovavano la propria legittimazione nella necessità di chiudere la piazza riqualificata e nascondere il vicino parcheggio e la porzione di piazza che non fu interessata dai lavori. Intorno alla statua di Alessandro Volta saranno posate una serie di panchine, disposte in linea, che formeranno una lunga seduta e i tassi saranno espiantati e sostituiti da una serie di ciliegi».

«In via Rubini, dove si dovrà mantenere il transito per le auto dirette al parcheggio privato, resterà l’asfalto, che sarà rifatto completamente – mentre – in via Grassi la nuova pavimentazione, della strada e dei marciapiedi, sarà in cemento lavato». Lo stesso in via Garibaldi dove saranno posti altri ciliegi lungo il marciapiede.piazza Volta 3

Per quanto riguarda l’illuminazione, quella: «Della piazza sarà integrata da un sistema più scenografico con la presenza di corpi luminosi incastonati nella pavimentazione. Luci a led saranno collocate anche nelle panchine».

«Il progetto completa il disegno di piazza Volta – dichiarano gli assessori Gerosa e Spallino –. Verranno mantenuti dei posti auto per i residenti ma gli spazi a disposizione dei pedoni e delle attività commerciali saranno preminenti. Se tecnicamente sarà possibile – la decisione è legata al sistema di raccolta delle acqua piovane – in via Garibaldi si vorrebbe eliminare il dislivello attuale tra marciapiede e strada in modo da poter avere un viale unico con un cannocchiale visivo fino alla stazione». [md, ecoinformazioni]

Urbanistica/ Tutto permesso salvo ciò che è vietato

costruirelacittàL’assessore all’Urbanistica Lorenzo Spallino insieme all’architetto Giuseppe Cosenza hanno animato martedì 28 aprile, nella Sala Stemmi del Comune di Como, un  partecipato incontro, moderato dai giornalisti Dario Campione e Enrico Marletta,  su Costruiamo la città: dal Piano regolatore generale al Piano di governo del territorio. Presenti, oltre al sindaco Mario Lucini,  sia rappresentanti delle diverse associazioni imprenditoriali e professionali interessate al tema che esponenti politici di diversi partiti. La proposta che l’assessore ha sintetizzato con l’idea di passare da un Piano che elencava cosa fosse possibile fare a un nuovo strumento che si limita a indicare cosa non è permesso fare, vuole essere, nelle intenzioni del centrosinistra comasco, anche occasione per sviluppare la partecipazione di diversi soggetti all’elaborazione del progetto urbano della città. Guarda le diapositive con le quali Lorenzo Spallino ha introdotto l’iniziativa.

Palazzo Cernezzi su Tumblr

comune como tumblrIl Comune di Como apre un nuovo canale per veicolare la propria immagine.

 

«Il lancio ufficiale è avvenuto con le immagini riprese in occasione della cerimonia inaugurale, il 27 febbraio, dei 40 anni di gemellaggio tra Como e la città giapponese di Tokamachi – spiega una nota dell’Aministrazione comunale comasca –. In elenco si trovano anche l’inaugurazione del Chiostrino Artificio, la visita guidata a Villa Olmo con la stampa per fare il punto della situazione sui cantieri e ancora la presentazione del brand di Como e la prima seduta della nuova commissione Paesaggio. Dopo Twitter, i corsi di scrittura per i redattori, la decisione di riorganizzare la redazione del portale e di lavorare ad un nuovo sito istituzionale, è ora la volta di Tumblr, una piattaforma di microblogging e social networking per gestire e catalogare le immagini». L’indirizzo Internet è www.comunedicomo.tumblr.com.

«La trasmissione di un messaggio attraverso un’immagine si traduce in una “comunicazione visiva” – dichiara Lorenzo Spallino, assessore all’Informatizzazione –. Come il “vedere” è un processo di scelta e organizzazione delle informazioni, la comunicazione visiva cerca di raggiungere l’effetto comunicativo attraverso il potere di richiamo, la comprensibilità e la facilità di memorizzazione dell’immagine. E questo nuovo progetto di comunicazione punta a rendere percepibili aspetti della vita della pubblica amministrazione non veicolabili attraverso i testi scritti o le immagini ufficiali».

«Le immagini presenti nei post del blog saranno realizzate esclusivamente dal personale dell’ufficio Stampa e Comunicazione – aggiunge Spallino –. Saranno fotografie che documentano vari aspetti della vita della pubblica amministrazione, rendendoli immediatamente e facilmente percepibili, senza bisogno della mediazione di un testo scritto. La volontà è realizzare immagini “non ufficiali”, che comunichino con un linguaggio evocativo e d’impatto. La carica emotiva e il maggior coinvolgimento creati dalla comunicazione visiva possono rendere più friendly e più vicina al cittadino l’attività che quotidianamente viene svolta in Comune».

«Le immagini, tutelate per il diritto d’autore, potranno essere utilizzate purché ne sia esplicitata la fonte (Comune di Como) – si specifica –. Tumblr, acquistata recentemente da Yahoo, è stata la prima piattaforma di microblogging ed è quella oggi con la maggior percentuale di crescita: gli ultimi dati parlano di 130milioni di blog Tumblr e di 300 milioni di visitatori mensili, che corrispondono al 15% di tutti gli utenti Internet. Il 50% degli utenti ha meno di 25 anni e in Italia è il quinto social network più utilizzato (dopo Facebook, Google+, Linkedin e Twitter)». [md, ecoinformazioni]

Modifica al progetto del monumento di Libeskind

monumento-libeskind-renderingBloccato il cantiere, la diga non regge il carico, per Spallino: «Allo stato attuale non è possibile autorizzare l’avvio dei lavori».

 

«Il responsabile del procedimento, architetto Giuseppe Cosenza, preso atto della documentazione presentata in data 17 febbraio relativamente alle prove di carico effettuate sulla diga foranea, ha chiesto, già nella medesima giornata, al Consorzio Como Turistica di depositare l’adeguamento del progetto – spiega il Comune di Como –. Insieme all’adeguamento dovrà essere consegnato anche il necessario aggiornamento della validazione del progetto stesso. A seguito della trasmissione del progetto aggiornato e della relativa validazione, l’amministrazione comunale, sulla base della tipologia delle modifiche progettuali e dei relativi valori economici, provvederà ad accertare la sussistenza o meno di varianti sostanziali e a definire il successivo sviluppo del  procedimento». [md, ecoinformazioni]