Il cda della Ca’ d’industria rispetti il Consiglio comunale
Il Consiglio di amministrazione della Cà d’Industria per Paco non deve decidere niente fino a quando non termina il dibattito in Consiglio comunale.
Dopo la sospensione della seduta speciale sulla Ca’ d’industria a Palazzo Cernezzi non si trova un accordo sulla data per riprendere il dibattito sulla delibera che chiede la «revisione della posizione recentemente assunta in merito all’esternalizzazione della cucina» e di «garantire, per il futuro, la salvaguardia delle gestione diretta (in house) di tutte le funzioni collegate direttamente alle persone». Una proposta a cui sono già stati presentati ben quattro emendamenti sia dalla maggioranza che dall’opposizione.
Settimana prossima si riunirà nuovamente la Conferenza dei capigruppo per cercare un accordo e, come recita una nota alla stampa del gruppo di Paco, «il dibattito sulla delibera d’indirizzo riguardante Ca’ d’Industria riprenderà verosimilmente il 12 aprile, se non addirittura il 15».
«A questo punto diventa di straordinaria importanza – sottolinea il documento firmato dai portavoce della lista della rondine – la richiesta, fatta protocollare nella giornata di mercoledì scorso, da Bruno Magatti, capogruppo di Paco e promotore della delibera d’indirizzo».
Magatti ha chiesto di rinviare l’incontro tra il Consiglio di amministrazione della Fondazione e i sindacati di giovedì 8 aprile «così come ogni ulteriore atto o deliberazione da parte del Cda fino a che il Consiglio comunale non avrà deliberato in merito agli indirizzi da assumere».
Infatti per Paco «in assenza di indirizzi espressi dall’organismo competente (il Consiglio comunale) l’azione degli amministratori potrebbe invocare l’assoluta autonomia: ma ora il dibattito relativo agli “indirizzi” è stato avviato e il rispetto del ruolo istituzionale dell’organo consiliare esige che si concluda l’iter avviato con l’espressione del voto, prima che si possa procedere a qualunque atto deliberativo da parte di Ca’ d’Industria».