Il Consiglio comunale di Como di lunedì 6 maggio 2010
Finita la discussione sul Bilancio di previsione a Palazzo Cernezzi rimangono i 200 emendamenti.
Il Consiglio comunale di giovedì 6 maggio è iniziato con mezz’ora di ritardo rispetto alla convocazione, date le forti tensioni all’interno della maggioranza, impegnata a discutere, nelle sale laterali del Bilancio di previsione.
Ca’ d’industria
Fuori dall’aula hanno nuovamente fatto capolino 20-30 lavoratori della Ca d’industria che hanno steso uno striscione illuminato con delle candele nel Cortile antico di Palazzo Cernezzi e hanno ribadito la volontà di continuare la protesta e la raccolta firme contro l’esternalizzazione del servizio mensa.
E molti consiglieri sono ritornati sull’argomento nelle preliminari. Donato Supino, Prc, ha chiesto ulteriore documentazione
Csu
Soddisfazione da parte di Marcello Iantorno, Pd, per il bando di nomina per la controllata dal Comune Como servizi urbani: «per la prima volta dopo più di due anni è stato fatto un bando».
Paratie
Dopo il sopraluogo fatto dai consiglieri comunali al cantiere del primo lotto delle paratie e le polemiche sorte sulla pendenza delle ripidissime scalinate che portano al lago, «Scendono verticalmente!» è sbottato Supino, è intervenuto Mario Lucini, Pd, interrotto più volte dall’ingresso “riottoso” in aula dei consiglieri di maggioranza, «Cosa succede? – ha chiesto al presidente Pettignano – dobbiamo chiamare i vigili?» «Quando il trambusto è di lì [indicando i banchi della maggioranza] non si chiamano i vigili – ha aggiunto dopo il diniego del presidente – quando invece è di qui [indicando l’ingresso dell’aula riferendosi ai lavoratori della Ca’ d’industria] allora bisogna intervenire…» Il consigliere democratico ha chiesto di poter avere l’ultima variante, approvata ma mai consegnata, del progetto: «Sembrerebbe che si sia mantenuta la stessa lunghezza della scalinata-alaggio ma ora c’è più di un metro di dislivello rispetto a prima e quella che era una pendenza di 15-16 gradi è diventata di 25-28. Non è un alaggio, ma un precipizio!». «Durante il sopraluogo ho chiesto se era pericoloso – ha spiegato in aggiunta Roberta Marzorati, Per Como – mi è stato risposto di no. Ma quando mi sono avvicinata per vedere com’era e ho sceso un gradino mi hanno subito fermata: ma cosa fa? È pericoloso! Ho chiesto subito: ma come? Ma se è pericoloso lo si lascerà così? Allora mi hanno risposto che si potrà mettere una barriera». «Dove sono finiti la ringhiera e i lampioni storici del lungolago tolti per fare i lavori? – ha domandato inoltre Luigi Bottone, Liberi per Como – nel bando per l’arredo urbano sono previsti o non ci saranno più?».
Marcia per la Pace
Insediato il Consiglio solo dopo una sospensione ed una riunione dei capigruppo, con l’accantonamento del Bilancio, si è potuta affrontare per tempo, se no sarebbe stata annullata, una proposta di deliberazione di Franco Fragolino, Pd: l’adesione alla Marcia Perugia – Assisi del 16 maggio e l’invio di una delegazione. «Como è città messaggera di Pace e fa parte del Coordinamento nazionale enti locali per la Pace e i diritti umani» ha precisato il consigliere.
Una proposta approvata all’unanimità con solo 5 astensioni, tra cui quella del sindaco e del capogruppo del Pdl, in maniera rocambolesca. In aula erano presenti solo i gruppi di minoranza, Liberi per Como, Lega e un paio del Pdl e non si arrivava al numero legale. Alcuni consiglieri sono entrati correndo allora alla spicciolata per garantire la votazione.
Bilancio di previsione
La discussione è quindi ripresa sul Bilancio di previsione con gli ultimi interventi.
«Da questa relazione programmatica non vedo spunti per il futuro – ha affermato Gianluca Lombardi, Pdl – non si va oltre il giorno per giorno». Che ha dato un altro affondo alla sua maggioranza «c’è poca meritocrazia, c’è poca innovazione, e lasciamo stare la risoluzione dei problemi». Il consigliere ha addirittura raccontato un aneddoto: «dopo un tamponamento ho chiamato il call center della mia assicurazione, un operatore nazionale. L’operatore mi ha detto, di Como? Sì ho risposto e allora mi ha chiesto, ma il muro è ancora in piedi?»
Giampiero Ajani, Lega, si è concentrato sulle spese e le opere pubbliche, ricordando che da tutte le spese per gli interventi va detratta l’Iva. Chiedendo interventi conseguenti: «Sono inutili le eliche per la balneabilità nel primo bacino del lago quando non si interrompono gli scarichi di acque nere».
«Questo è il primo Bilancio liberato dall’illusione della Ticosa – ha sottolineato Dario Valli, Area 2010 – un Bilancio netto che dà il limite delle normali possibilità che ha la città. Un bilancio che non consente l’ordinaria manutenzione». «La coperta non è solo stretta è lacera! Questo è un Bilancio di metà mandato che tira le fila di quanto fatto sinora e di cosa si vuole approntare. Se ci siete battete un colpo!» ha esclamato.
Finiti gli interventi Bottone ha chiesto la verifica del numero legale e le minoranze sono uscite. Giusto 21, il minimo necessario, i presenti in aula mentre alcuni della maggioranza, andati a mangiare, sono rientrati tutti trafelati in aula.
La replica di Gaddi
L’assessore competente ha così preso la parola e fatto una replica politica alle questioni poste. Una spiegazione di cosa sia un bilancio senza entrare puntualmente nelle questioni postegli tranne qualche flash. Un discorso che si è allargato alla situazione economica europea passando dalla Grecia all’Islanda con qualche ammissione: «posso dire anch’io una cinquantina di altri casi di malfunzionamenti o di cose che avrebbero potuto essere fatte meglio».
Il problema per Gaddi è tecnico. «Riconosco che è un argomento delicato – ha precisato – dipende dal personale. Una ipotesi di riduzione dei costi o va a colpire i servizi o il personale, che è in riduzione, ma comunque sovradimensionato rispetto all’ente. Ci sono uffici in cui una persona ne vale cinque ma altri…» «Difendere a prescindere a volte e controproducente» ha aggiunto.
Concluso l’intervento il presidente Pastore, subentrato a Pettignano, ha letto una lettera del segretario generale Fabiano che ha spiegato come i pareri di legittimità sui circa 200 emendamenti presentati, e la decina di ordini del giorno, presentati arriveranno con «il dovuto tempo richiesto dalla normale attività istruttoria». Per cui l’assemblea è stata sciolta e aggiornata a lunedì prossimo. [Michele Donegana, ecoinformazioni]
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