Circolo Ambiente Ilaria Alpi parte civile contro la Perego Strade

L’associazione ambientalista interviene sull’inchiesta della Procura di Milano sul traffico illecito di rifiuti dell’impresa infiltrata dalla ‘ndrangheta, comunicando la decisione di costituirsi parte civile a causa del danno ambientale causato dall’impresa di Cassago Brianza. Il Circolo ambiente Ilaria Alpi si costituirà parte civile nel processo contro i presumibili danni ambientali causati dalla Perego Strade nei cantieri delle province di Como e di Lecco.

Secondo le conclusioni dell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Milano, i titolari della Perego Strade, insieme ad altre persone, sono sotto inchiesta giudiziaria per lo sversamento di macerie contenenti rifiuti pericolosi in vari cantieri della provincia di Como e di Lecco, tra cui ci sarebbero, secondo quanto emerge dalle indagini, il nuovo Ospedale Sant’Anna alle porte di Como, lo svincolo stradale di Lurago d’Erba, il raddoppio ferroviario della Milano-Lecco (tratto Carnate-Airuno), e l’utilizzo dell’impianto di frantumazione di Cassago Brianza, paese in cui aveva sede l’impresa accusata di infiltrazioni della ‘ndrangheta.

Il Circolo ambiente Ilaria Alpi, associazione ambientalista con sede a Merone che da più di 20 anni combatte gli scempi ambientali nel territorio compreso tra le province di Como, Lecco, Monza-Brianza,  chiederà la costituzione di parte civile nel procedimento giudiziario, proprio a causa del danno ambientale causato dal traffico illecito di rifiuti, nel caso si confermassero le ipotesi di reato formulate dalla Procura di Milano. L’inchiesta parla infatti di materiali da demolizione contenenti rifiuti pericolosi, tra cui amianto, utilizzati nei cantieri gestiti dall’impresa di Cassago Brianza. Se si rivelassero fondati gli elementi raccolti dalla Procura milanese, il danno ambientale sarebbe incalcolabile, considerato che i rifiuti risulterebbero tuttora interrati in corrispondenza di importanti strutture pubbliche come appunto il nuovo Ospedale Sant’Anna o opere viabilistiche e ferroviarie realizzate negli ultimi anni.

Il Circolo Ambiente Ilaria Alpi non si limita solamente a denunciare le attività illecite della Perego Strade: « Chiediamo conto anche alle Istituzioni – dice Roberto Fumagalli, presidente dell’associazione – che, verosimilmente, non hanno vigilato sugli appalti pubblici e sull’esecuzione dei lavori. Crediamo che anche gli amministratori pubblici, i funzionari e i direttori dei lavori delle opere pubbliche dovrebbero chiarire il presumibile mancato controllo sia sulle connivenze mafiose della Perego Strade che sulla natura delle macerie utilizzate nei cantieri dall’impresa edile».

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