Agorà 2012 miniartextil
Sabato 6 ottobre alle 17 inaugurazione a Villa Olmo in via Cantoni 1 a Como della 22ª edizione della rassegna di arte tessile contemporanea ideata e organizzata all’Associazione culturale Arte&Arte di Como, curata da Luciano Caramel, inserita nella programmazione dell’8ª edizione della Giornata del Contemporaneo, sabato 6 ottobre, di Amaci: «Il punto di riferimento nel panorama artistico contemporaneo internazionale della Fiber Art». Apertura al pubblico fino al 18 novembre da martedì a venerdì dalle 14 alle 19, sabato e domenica dalle 11 alle 19 (la biglietteria chiude un’ora prima), lunedì chiuso. Aperta giovedì 1 novembre. A Villa Carlotta, in via Regina 2 a Tremezzo, tutti i giorni dalle 9 alle 18
«Il tema portante di questa edizione è Agorà: un termine greco che, in continuità con energheia, il tema dello scorso anno, definisce un’edizione aperta al confronto tra culture e tradizioni, con uno sguardo attento all’attualità e contestualizzato nella società contemporanea – spiega una nota alla stampa –. Attraverso le opere, i momenti di confronto, le testimonianze e le performance, gli artisti coinvolti e il pubblico abiteranno un’agorà internazionale aperta sul mondo».
«Principale novità di quest’anno è lo spostamento della mostra nella sede culturale più prestigiosa di Como, Villa Olmo, una location storica con ampi spazi espositivi affacciata sul lago – precisa il comunicato –. Una sezione della manifestazione sarà poi presente nell’affascinante sede di Villa Carlottasituata a Tremezzo».
«Il percorso della mostra prevede l’esposizione dei 54 minitessili finalisti del concorso – selezionati da una giuria internazionale – e di grandi installazioni site-specific realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo – spiega lo scritto –. Tra questi segnaliamo: l’irlandese Claire Morgan, l’artista texano Gabriel Dawe che per la prima volta espone in Italia, la presenza del rumeno Martin Emilian Balint, il portoghese David Miguel Oliveira, il giapponese Kiyonori Shimada, la norvegese Tonje Hoydahl Sorli e l’inglese Richard Sweeney».
«Agorà, vuole essere un’occasione di scambio e confronto a 360° tra la creatività degli artisti, la situazione attuale e la cultura contemporanea. Utilizzando diverse espressioni artistiche, l’energia che spinge ogni individuo alla creazione si manifesterà nell’alternarsi di minitessili, installazioni di grandi dimensioni e performance – spiega lo scritto –. In questo momento particolare che ci troviamo a vivere, le situazioni di scambio e dialogo hanno mutato radicalmente la loro forma convogliandosi fortemente nel mondo della virtualità. Tra le opere in mostra numerose sono quelle che hanno inteso il tema Agorà come piazza virtuale, come luogo in cui si intrecciano realtà fisica e multimediale. Come spesso accade, la sensibilità degli artisti rilegge e interpreta la contemporaneità con tecniche e materiali diversificati e interessanti. La trasparenza è un elemento ricorrente nelle opere proposte, una sorta di specchio, di sguardo filtrato, di osservazione eterea della realtà. Una trasparenza dettata anche dai materiali utilizzati, dal plexiglass alla plastica, una scelta rivolta al tecnologico, al nuovo. Affianca questo aspetto una rilettura che mira ad esaltare l’intreccio, la rete; la trama e l’ordito diventano elementi, strutture che, spesso ancorate ad una solida base da cui diramarsi, formano un unico punto di partenza per le molteplicità di esistenze, individui che si intrecciano e si moltiplicano, mantenendo la loro singolarità. Il pubblico si trova di fronte ad opere che rispecchiano situazioni e attimi della vita reale, percepiti attraverso diversi materiali, senza un principio di tempo ma di pensiero».
All’evento parteciperanno artisti di 46 differenti paesi di tutti e 5 i continenti, con 54 opere (i minitessili), tra le 354 pervenute, selezionate da una giuria internazionale composta dal critico d’arte Luciano Caramel (presidente), Nicoletta Ossanna Cavadini direttrice del m.a.x. Museo di Chiasso (CH) e Wlodzimierz Cygan artista polacco, professore ordinario presso l’Università di Łódź, tre i vincitori dei tre riconoscimenti il Premio Antonio Ratti, il Premio Arte&Arte, individuato dall’associazione, e il Premio Montrouge, scelto dal Comune parigino, che verranno assegnati durante l’inaugurazione.
Come ogni anno verranno proposte diverse installazioni: «Il lavoro della francese Mahé Boissel che sarà allestito nel teatrino di Villa Olmo, Sun Beings elementi realizzati con complessi origami da Martin Emilian Balint. Un’ulteriore installazione percorribile è La guaina molle di Federico Errante, una stanza a misura reale ricreata con una gomma speciale trattata dall’artista. L’estasi di Santa Teresa è la scultura esposta dal portoghese David Miguel Oliveira, in filo di ferro, che coglie l’espressione della celebre statua scolpita da Lorenzo Bernini. A critical culumination è il titolo che raccoglie tre lavori della norvegese Tonje Hoydahl Sorli: tre telai dove l’ordito e la trama s’intrecciano e creano divertenti fumetti tratti dai famosi personaggi disneyani. Nahoko Kojima, altra artista giapponese, propone Cloud leopard, una scultura lunga 2 metri e mezzo tagliata da un unico pezzo di carta, secondo l’antica tradizione giapponese. Lavora la carta anche l’inglese Richard Sweeney, che in uno spazio molto suggestivo della Villa propone una cascata di ventagli plissettati. Una originale interpretazione della piazza è data inoltre dal comasco Francesco Corbetta che in una sovrapposizione di luce e ombre intrecciate crea un arazzo che ha per soggetto Piazza Duomo di Como. Nei minitessili sono presenti diverse interpretazioni di Agorà: differenti e particolarissimi gli intrecci e le trame realizzate con eterogenei materiali e tinte. Molti artisti hanno scelto il colore, con preponderanti gradazioni di rosso, molto intenso, deciso e marcato, come in Sfera pubblica di Mai Tabakian, Unlimited meeting di Annemarie Matzakow e in First sociality di Michela Ciampanelli. Diffuse sono anche le cromie neutre o che richiamano le tinte naturali; ne sono esempi diretti le opere di Loida Preitz (Building knowledge), di Sara Maria Terrazas (The abduction of the agora/el rapto del agora), Giulia Berra (Piazza) e di Francesco Cucci (Agorà i teatri della memoria). In contrasto si evidenzia un forte interesse per la trasparenza, che risulta elemento distintivo di molte opere: Donne in movimento di Heidi Bedenknecht De Felice; Genius Loci di Sabine Zeiler; Trasparenza di Laura Mengani; Spirit of agorà di Lidia Choczaj; Aerodinamica cittadina di Enrico Giuseppe Mazzon, Mollusk shell di Maja Gecic. Interessante anche l’utilizzo di materiali tecnologici e sintetici come il plexiglass e altri elementi plastici. Ritroviamo infine anche alcune interpretazioni di elementi naturali, in cui viene sottolineata la componente grezza, combinata ad un forte richiamo all’organico.
Quest’anno ci saranno «momenti di incontro, relativi ad approfondimenti sul tema scelto, programmati durante l’apertura della mostra», oltre ad alcune proiezioni cinematografiche (a Villa Olmo), nonché alcuni appuntamenti musicali (in piazza Martinelli a Como).
Ingresso Villa Olmo 7 euro, 5 euro per over 65 anni e studenti fino alle scuole superiori, gratis bambini fino a 10 anni (visite guidate e workshop su appuntamento, visite guidate per le scuole 3 euro biglietto ridotto + 30 euro costo visita per max 20 persone, visite guidate in inglese e francese 7 euro biglietto + 50 euro costo visita max 10 persone, laboratori didattici workshop per bambini e studenti con prenotazione singola o di gruppo).
Per informazioni e prenotazioni tel. 031.305621, e-mail artearte@miniartextil.it, Internet www.miniartextil.it. [md – ecoinformazioni]