«Uniti per i frontalieri»
«Basta spremere i frontalieri. La disoccupazione è un diritto, non un profitto». Questo lo slogan usato unitariamente da Cgil, Cisl, Uil, Acli, Unia, Ocst e Sina per lanciare la petizione contro la decisione dell’Inps di erogare la disoccupazione ordinaria ai lavoratori italiani in Svizzera. Le firme verranno raccolte lungo i territori di Como, Varese e Sondrio. In programma anche due convegni informativi
Con una decisione arbitraria, l’Inps ha deciso che a partire da settembre ai frontalieri non sia più pagata l’indennità di disoccupazione speciale, come riconosciuto dalla legge 147/ 97. Le iniziative messe in campo fino ad oggi non sono bastate e per questo i sindacati, a livello unitario, hanno deciso di raccogliere le firme per presentare una petizione alla direzione generale dell’ Inps.
«Consideriamo sbagliata la decisione dell’ente e fortemente scorretta nei confronti dei frontalieri, specie in un periodo come questo – spiegano i sindacati – Ad oggi il fondo è stimato intorno ai 300 milioni e per circa dieci anni poptrebbe bastare. Qua non centra l’equità o altri discorsi campati per aria: i soldi del fondo sono stati versati dei frontalieri attraverso la trattenuta sulle buste paga e a loro devono tornare». Il governo in questo frangente non sembra avere in mano la situazione: «la risposta di Martone all’interrogazione dei parlamentari Braga e Narducci ha dell’incredibile. Una decisione che deve essere presa dall’esecutivo non può essere rimbalzata all’Inps. C’è il sentore fra l’altro che questo fondo possa essere destinato “ad altri scopi”, come tappabuchi per il bilancio dell’ente ad esempio». Per questo i sindacati compatti ed unitari («forse per la prima volta su questo», dicono loro stessi) hanno deciso di presentare una petizione, per «invitare l’Inps a rivedere la decisione ripristinando un sacrosanto diritto. Inoltre abbiamo bisogno di far passare un’idea: toccare i lavoratori significa toccare la societa. Invitiamo i lavoratori a firmare in massa, per far sentire la nostra voce anche a Roma». La petizione verrà distribuita attraverso volantinaggi che si svolgeranno nei prossimi giorni: è possibile anche ritirarla -sarà in due formati, cartolina e volantino – presso le sedi sindacali sparse nelle province di Como, Varese Sondrio e nelle sedi svizzere di Unia e Ocst.
Le organizzazioni hanno anche messo a punto due convegni informativi: il primo a Uggiate Trevano il 23 novembre alle ore 20.30 in cui parteciperà Chiara Braga, il secondo è previsto per il 30 novembre a Porlezza.Anche in quelle occasioni i cittadini potranno apporre il loro nome e cognome sul “modulo”.