Acsm-Agam: Fare economia
Questo l’appello al Cda dell’azienda monzese dei sindaci di Como e Monza e A2A che vorrebbero 12 consiglieri in meno nelle controllate
«I sindaci di Como – Mario Lucini – e di Monza – Roberto Scanagatti – e il socio A2A hanno inviato quest’oggi [8 marzo] una lettera al consiglio di Acsm-Agam (a breve chiamato a nominare i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società del gruppo), invitandolo a contenere i costi di funzionamento degli organi sociali riducendo al minimo il numero dei consiglieri d’amministrazione».
«Como, Monza e A2A sono i soci di Acsm Agam, che hanno siglato il patto parasociale e che rappresentano insieme poco più del 75 per cento delle azioni – spiega la nota –. La rimanente parte del capitale è nelle mani dei risparmiatori, essendo la società quotata al mercato telematico azionario di Milano. Gli organi delle controllate in scadenza in primavera sono: consiglio di amministrazione e collegio sindacale di Acsm Agam Reti Gas Acqua spa e di Comocalor spa e i consigli di amministrazione di Serenissima Gas spa, e quello di Enerxenia spa. Se il cda accoglierà le indicazioni dei soci, il numero complessivo dei consiglieri nelle controllate diminuirà di ben 12 unità».
«Quello che conta è che le società vengano ben gestite, nell’interesse della collettività – dice Lucini –. Non è certo il dato quantitativo che garantisce la buona amministrazione e noi, del resto, non abbiamo bisogno di distribuire incarichi. Sono certo che le nostre sollecitazioni saranno accolte dal consiglio di Acsm-Agam e che saranno operate scelte sapienti in termini di donne e uomini che sapranno condurre bene le controllate del gruppo».
«In tempi di spending review e di crisi abbiamo il dovere di intervenire in ogni ambito per ridurre i costi a carico della collettività, liberando risorse per continuare ad assicurare ai cittadini servizi fondamentali in un momento in cui gli enti locali sono fortemente penalizzati dalle politiche di austerità – prosegue Scanagatti –. L’indirizzo che abbiamo dato consentirà alle società di operare in maniera più snella continuando a garantire servizi efficienti e ai Comuni che ne sono in parte proprietari di risparmiare risorse da destinare alle esigenze delle nostre comunità». [md – ecoinformazioni]
Bella decisione,la figura dell’amministratore nelle partecipate è un fattore politico aggiunto,quindi è bene che si segua il criterio bipolare e non clientelare.