Opposizioni fuori dall’aula
La maggioranza inverte l’ordine dei lavori e le minoranza se ne vanno per protesta. Approvato il consuntivo 2012
Ztl
«Se diminuiscono i posteggi blu diminuiscono le entrate – così Laura Bordoli, Gruppo misto, che come molte delle preliminari al Comunale di Como di lunedì 29 aprile si è occupata dell’allargamento della Ztl in centro città – bisogna pensarci anche in funzione del Bilancio», «Prima di arrivare all’adozione della nuova proposta bisognerebbe avere l’adozione di interventi significativi sul Piano della sosta» ha aggiunto Ada Mantovani, Adesso Como.
«Si vuol far fallire Csu? – ha chiesto il capogruppo di Adesso Como Alessandro Rapinese – si lascia aperto il Valmulini, che è un fallimento, si tolgono le entrate di piazza Roma e si vedrà l’esito della mostra». Contro la proposta di allargamento della zona a traffico a piazza Roma limitato il consigliere ha presentato una petizione con 213 firme contro e ha anche cercato di mobilitare senza successo i firmatari della stessa, alcuni erano già intervenuti nella precedente seduta consiliare, ma solo un commerciante si è presentato a Palazzo Cernezzi a sostenere la causa. «La Città murata è un centro commerciale storico unico al mondo, con 600 dipendenti e decine di milioni di fatturato – ha concluso – pensate cosa succederebbe se toglieste i posteggi ad un centro commerciale».
Preliminari
Il capogruppo di Paco-Sel Luigi Nessi ha letto il comunicato dell’Anpi contro le manifestazioni neofasciste a Como sottolineando la contrarietà alla violenza politica, un intervento interpretato però come di contraposizione dal capogruppo del Pdl, ex missino ed ex An, che ha ricordato «quando sono andato a Marzabotto in rappresentanza del Comune i rappresentanti dell’Anpi non son voluti salire con me sulla auto del Comune», e di qui vede la necessità «di cambiare registro rispetto alle vecchie logiche». Il leghista Diego Peverelli ha invece chiesto la posa della segnaletica orizzontale per un attraversamento pedonale per le scuole tra via Risorgimento e via Picchi: «Così come era già stato promesso», mentre il sindaco Mario Lucini ha annunciato invece che, come da contatti con il Consorzio dell’Adda, è molto probabile l’esondazione del lago in piazza Cavour mercoledì 1° maggio.
Cube
Insediata l’assemblea, come da ordine del giorno, il Consiglio ha affrontato la delibera riguardante il Cube, il bar posto nei giardini a lago vicino a uno degli ingressi dello stadio, presentata dall’assessore Marcello Iantorno. Il Tar lombardo ha annullato la delibera approvata dal Comune di Como che ha rigettato l’accordo trovato fra la società che gestisce lo stabile e un dirigente comunale. «Per il Tar sono contradditorie le motivazioni del diniego» ha detto Iantorno. La vicenda è complessa e si trascina da anni per quello che era un chiosco in affitto su un terreno comunale, divenuto poi in muratura la locazione del terreno è sempre stata pagata. Il contratto in essere scadrebbe con il 2016, l’accordo lo avrebbe prorogato fino al 2024 per poi arrivare ad una piena proprietà dello stabile da parte dell’Amministrazione comunale.
Le minoranza lasciano l’aula
Ma finite le spiegazioni il capogruppo del Pd Stefano Legnani ha chiesto di invertire l’ordine degli argomenti all’ordine del giorno e passare subito alla discussione del Bilancio consuntivo 2012. «Il Tar ha dato 90 giorni di tempo per ridiscutere questa delibera – ha risposto Enrico Cenetiempo, Pdl – è inaccettabile che l’abbiate messa in discussione a ridosso della scadenza e poi la posticipiate ancora, siete certi che il prefetto non commissari il Comune quindi?». Una reazione molto più scomposta quella di Rapinese che ha abbandonato l’aula inveendo contro la maggioranza e il presidente Franco Fragolino con epiteti ingiuriosi e dichiarando di non voler essere preso in giro. Una rottura totale tanto che in aula la sola maggioranza ha votato la sospensione del Cube, contrari Luca Ceruti, M5S, Mantovani e Bordoli, che ha poi anche lei lasciato l’assemblea. Subito sono partiti i tentativi di conciliazione di una parte della maggioranza, Mario Molteni, Per Como, è uscito a parlare con i consiglieri nell’atrio. Anche Iantorno e il sindaco sono usciti a discutere, ma nel complesso la coalizione che guida la città non ha voluto ritornare sui propri passi. Nessi, che ha espresso la propria amarezza, ha chiesto una riunione di capigruppo per un ultimo tentativo di accordo, ma molti di quelli di minoranza si erano già allontananti. Ceruti, l’unico rimasto in aula con Mantovani, ha parlato di «metodo infelice, del bisogno di maggiore attenzione e meno superficialità» e di atteggiamento poco collaborativo, mentre per la seconda «è imbarazzante è sfuggito qualcosa nel dialogo fra le parti, perché – ha poi rincarato – si è discusso di mozioni per due, pur importanti, e si è arrivati a trattare di delibere importanti a ridosso della scadenza per poterle approvare?».
Bilancio consuntivo
Indifferente a tutto e imperterrita l’assessora Giulia Pusterla ha presentato il documento. È stato rispettato il Patto di stabilità, pur avendo circa 2 milioni in meno di entrate, dovuti alla mancata alienazione di alloggi, alla diminuzioni delle monetizzazioni e al mancato contributo per la Pedemontana. Di converso sono diminuite le spese correnti di 4 milioni, passando dai 90 del 2011 agli 86 dell’anno successivo. L’assessora ha rimarcato la diminuzione dei trasferimenti all’ente e la diminuzione dell’indebitamento. Pusterla ha risposto alle domande di chiarimento e alle dichiarazioni di voto Nessi ha auspicato che il prossimo Bilancio abbia un occhio di riguardo per i poveri, mentre Gioacchino Favara, Pd, ha fatto un discorso rivolto alla maggioranza, rivendicando la possibilità di autonomia intellettuale, elogiando solo alcuni assessori, lanciando un appello al sindaco: «A non isolarsi nel cerchio magico e piuttosto che costruire muri, costruire ponti».
Al voto la delibera è passata con le sole astensioni Molteni e Ceruti, e il voto contrario di Mantovani. [Michele Donegana – ecoinformazioni]