Assemblea ecoinformazioni/ Avanti Sonar con investimenti e un “cartellone”
Arci-ecoinformazioni rilancia il percorso ricostituente. Approvato nell’assemblea dei soci del 2 maggio il bilancio 2012 con un avanzo positivo di circa 4000 euro e quello preventivo 2013 con la scelta di investire più di quanto oggi si disponga. L’emergenza culturale, sociale e politica richiede per la proprietà collettiva dell’impresa giornalistica ecoinformazioni un incremento dell’azione di libera informazione da realizzarsi con nuove collaborazioni grazie a una significativa espansione della base associativa. Gli undici presenti hanno anche approvato all’unanimità la scelta di costruire un cartellone di iniziative che si svolgeranno nei prossimi mesi. Prossimo appuntamento del “percorso ricostituente” giovedì 9 maggio alle 18 in via Anzani 9 a Como. Leggi nel seguito la relazione del presidente Fabio Cani.
Come credo sia buona prassi, ho riletto quello che giusto un anno fa avevo scritto per la precedente assemblea del circolo Arci ecoinformazioni. Non tanto per non ripetermi, quanto piuttosto per essere consapevole che certe ripetizioni potevano essere dovute, ed altre inutili.
Da ripetere, e si potrebbe farlo con le stesse identiche parole, il ritornello sulla fatica e la soddisfazione: anche questo è stato un anno faticoso, ma denso di risultati.
Da riprendere, più che ripetere semplicemente, il richiamo alla necessità di “cambiare passo”: anche una piccola realtà di lavoro come quella di ecoinformazioni il 2013 ha tenuto fede all’impegno di calarsi maggiormente nella corrente delle cose. All’impegno per le consultazioni amministrative comasche del 2012 ha fatto seguito l’impegno per le elezioni regionali del 2013; nell’uno e nell’altro abbiamo messo la nostra competenza e il nostro entusiasmo, e credo che non possiamo attribuirci la responsabilità né del successo delle prime né del disastro delle seconde. In ogni caso stare dentro quelle scadenze ha segnato un “passo” in certa misura davvero nuovo (anche se sappiamo benissimo che confrontarsi con la realtà non è mai stata una novità per ecoinformazioni) e che è stato come tale percepito dal nostro (piccolo) pubblico.
Questo impegno significa oggi utilizzare il nostro lavoro per rendere possibile un reale miglioramento della gestione e della situazione della città e del territorio.
Sempre l’anno scorso, chiudendo, elencavo quattro compiti con cui dovevamo fare i conti.
Li ripeto:
– riuscire a riportare a un ritmo regolare la pubblicazione della rivista, migliorando anche ulteriormente la qualità del lavoro redazionale;
– adeguare alle grandi esigenze del momento l’impegno di cronaca puntuale del blog, sforzandosi di sfruttare al massimo le risorse tecnologiche a disposizione;
– sostenere l’integrazione tra tutti gli strumenti informativi a disposizione;
– impegnarsi in una ricerca creativa all’altezza della sfida per la realizzazione del “cinegiornale” allo Spazio Gloria – Arci Xanadù.
Alcuni di questi sono stati in buona misura raggiunti: l’adeguamento del blog alle esigenze del momento e la ricerca creativa per il cinegiornale sono ulteriormente migliorabili, ma non credo di essere troppo ottimista nel dire che siamo a buon punto. Siamo invece in alto mare per quel che riguarda il riportare a ritmi regolari la pubblicazione della rivista cartacea, e molto resta ancora da fare per trovare un’integrazione efficace tra i diversi media a nostra disposizione.
A fronte dei molti risultati raggiunti:
– il blog con oltre tremila notizie e quasi 275 mila contatti
– i 424 (quasi 425) numeri della rivista cartacea in diverse forme e formati
– i 29 numeri di Cgil Como inForma (siamo a quasi tre anni e neanche una scadenza saltata: un vero record in campo sindacale)
– i numerosi appuntamenti cultural-social-politici realizzati
Abbiamo sentito il bisogno di avviare un percorso “ricostituente”. E’ uno sforzo sincero, l’ho detto e lo ripeto, perché ci credo, di trovare nuovi modi di stare dentro la realtà.
Con questo percorso chiediamo ad amiche e amici di collaborare con noi in modo più “completo” nell’aiutarci a:
– individuare e trasmetterci quelle realtà che noi non siamo stati capaci di individuare o abbiamo sottovalutato per ampliare il raggio di azione e la profondità di ecoinformazioni;
– attivare meccanismi di ritorno (o di feed-back che dir si voglia) da quelle realtà che abbiamo cercato di raccontare e che non sempre ri-entrano in dialogo con noi, poiché ecoinformazioni non è interessata solo a “dare notizie” ma – assai di più – a sviluppare e promuovere i mondi e le realtà che ha individuato come formativi per la realtà sociale in cui si muove;
– individuare le manchevolezze (anche piccole e sciocche) che quotidianamente commettiamo;
– partecipare alla vita del circolo Arci che costituisce la proprietà democratica della testata giornalistica;
– sostenere criticamente il nostro lavoro.
E’ ovvio che se chiediamo queste cose a chi ci è vicino, dobbiamo da parte nostra attrezzarci perché queste cose possano funzionare al meglio.
La nostra piccola impresa è da sempre articolata in due modalità (per quanto intercomunicanti): da una parte un impegno di volontariato puro (o quasi puro) dall’altra un impegno di volontariato parzialmente rimborsato e ricompensato. Queste due modalità, che non possiamo ovviamente avere l’illusione di ridurre a una (a quella più vantaggiosa, intendo) devono riuscire a integrarsi ulteriormente e a produrre la migliore “economia” possibile, il che deve avere un significato non solo dal punto di vista monetario (per la qual cosa è la relazione di Jlenia Luraschi a darci degli elementi di riflessione) ma anche da punto di vista delle energie e delle risorse ideali.
È l’unico modo – mi pare – per continuare a fare quello che facciamo senza smettere di divertirci. [Fabio Cani, ecoinformazioni]
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