Deputati del Pd per la Ferrovia Arcisate-Stabio

arcisate-stabioCon un’interrogazione ministro Lupi: «Serve un tavolo tecnico per far ripartire opera e salvare posti di lavoro»

«È arrivato il momento di fare chiarezza e capire quale sia la situazione reale, sia per evitare danni ambientali, sia per rispettare gli impegni presi, sia per salvare i posti di lavoro» così sintetizzano le parlamentari del Pd Chiara Braga e Maria Chiara Gadda.

Più precisamente, spiega un comunicato, «nell’interrogazione, sottoscritta anche dagli onorevoli democratici Mario Tullo e Matteo Mauri, le deputate chiedono se non sia “opportuno promuovere la costituzione, di concerto con Regione Lombardia e le altre istituzioni interessate, di un tavolo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture per monitorare lo stato di avanzamento dell’opera ferroviaria Arcisate-Stabio al fine di garantire il rispetto dell’Accordo italo-svizzero e il raggiungimento dell’obiettivo di completamento entro la scadenza di Expo 2015”, ma anche di sapere “quali iniziative si intendano assumere per garantire il superamento dei problemi emersi riguardo al completamento della tratta italiana della linea ed evitare la rescissione del contratto tra Rfi e l’azienda appaltatrice ICS Salini”».

L’obiettivo era di attivare la linea entro il 2014, ma, mentre per la parte svizzera i lavori procedono regolarmente, vi è: «Sul versante italiano, una brusca battuta d’arresto, al punto che la ditta esecutrice Ics Salini ha presentato, il 30 aprile scorso, di fronte al Tribunale di Roma, richiesta di rescissione del contratto alla Rfi, committente dell’opera».

«A seguito dell’interruzione dei lavori – ricorda la nota – l’azienda ha inoltre annunciato di voler procedere al licenziamento degli oltre 200 lavoratori tra operai direttamente impiegati nella realizzazione dell’opera e quelli attivi nell’indotto, generando un forte allarme sociale».

«La completa realizzazione della linea Arcisate-Stabio secondo i tempi stabiliti e nel pieno rispetto delle garanzie di sicurezza ambientale e di salute per i cittadini, rappresenta una priorità per il territorio insubre e per le strategie di collegamento transfrontaliero con la Svizzera e il centro Europa – spiegano nell’interrogazione Braga e Gadda –. Ci aspettiamo una pronta risposta dal Governo che ha una diretta responsabilità, derivante dagli impegni assunti in sede internazionale con l’Accordo sottoscritto con la Confederazione elvetica» (l’interrogazione). [md – ecoinformazioni]

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