Ferrovia Arcisate-Stabio

Arcisate-Stabio ripartono i lavori

Manca però ancora la delibera del Cipe.

In un sopralluogo al cantiere arcisate-stabio, assessore alla Mobilità e alle infrastrutture di Regione Lombardia, assieme al presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, la consigliere Francesca Attilia Brianza e sindaci e rappresentanti del territorio, ha espresso: «Soddisfazione da parte della Regione per l’impegno assunto dal Governo riguardo alla ripresa dei lavori del collegamento ferroviario transfrontaliero Arcisate-Stabio».

Ha aggiunto però che: «Siamo in attesa della pubblicazione da parte del Cipe, della delibera assunta dal Governo, per dare il via ai lavori conclusivi dopo che il nuovo affidamento è stato reso operativo».

Con l’affidamento su potranno rimuovere i terreni con arsenico, che hanno portato al blocco dei lavori della tratta italiana, mentre quella svizzera è pienamente operativa per il piccolo tratto di ferrovia che permetterebbe di implementare i collegamenti fra Varese e Como su ferrovia e del Canton Ticino con l’aeroporto di Malpensa. Per quanto riguarda l’arsenico il terreno verrà stoccato alla cava Femar a Viggiù e in un sito a Arcisate.

Precisamente: «Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo raccordo ferroviario a doppio binario tra le linee ferroviarie Varese-Porto Ceresio (Italia) e Stabio-Mendrisio (Svizzera) e raddoppio, con abbassamento del piano del ferro a circa – 8 metri, della tratta ferroviaria Arcisate-Induno Olona. Nello specifico, nel territorio italiano si prevede la realizzazione di 8,42 km di nuova linea comprensivi di 3,5 in trincea profonda, 2 in galleria e 0,5 in viadotto. Prevista l’eliminazione di tutti i passaggi a livello, la realizzazione di una fermata di una nuova fermata al confine italo-svizzero, lato italiano (Gaggiolo) e la creazione di parcheggi di interscambio in prossimità delle stazioni e delle fermate».

«Va ricordato che Rfi, titolare dell’appalto, il 16 dicembre scorso, dopo l’annuncio della rescissione del contratto con la ditta appaltatrice ICS Salini, aveva presentato un cronoprogramma che prevedeva entro luglio 2015 la ripresa dei lavori – precisa una nota della Regione –. L’impegno è stato mantenuto e la ditta cui è stato affidato il nuovo appalto dei lavori, la Salcef, che ha lavorato anche per lo sviluppo della rete ferroviaria regionale con la Saronno-Seregno, dovrebbe avviare i lavori a breve».

«Siamo in attesa di questo ultimo passaggio da parte del Cipe, per avviare a compimento l’opera – termina Sorte –. Regione Lombardia ha fatto la sua parte, con una specifica attenzione verso i residenti. L’opera finalmente può essere completata e sarà pronta nel 2017». [md, ecoinformazioni]

Tavolo monitoraggio Arcisate-Stabio

arcisate-stabioEsito positivo, i tempi sono «sostanzialmente» rispettati.

 

«Un sostanziale rispetto del cronoprogramma dei lavori e un buon avanzamento delle procedure amministrative avviate al Cipe – annuncia una nota di Regione Lombardia –. Questi i principali esiti del Tavolo di monitoraggio dei lavori per il completamento del nuovo collegamento ferroviario Arcisate-Stabio che si è svolto [giovedì 12 giugno] a Palazzo Lombardia convocato e presieduto dall’assessore alle Infrastrutture e mobilità Alberto Cavalli, alla presenza dei rappresentanti di Rfi, Italferr, dell’impresa appaltatrice e dei sindaci di Arcisate, Angelo Pierobon, e di Induno Olona Marco Cavallin, in video collegamento da Varese».

«Regione Lombardia ha ribadito l’importanza che riveste l’opera non solo dal punto di vista trasportistico, ma anche per i benefici economici e sociali attesi per i territori transfrontalieri interessati – prosegue il comunicato –. Le parti coinvolte, dal canto loro, hanno espresso soddisfazione per il lavoro fin qui svolto per la mediazione tra le parti, stazione appaltante e appaltatore, per il supporto tecnico e amministrativo nella risoluzione delle principali problematiche operative. Regione Lombardia continuerà pertanto a svolgere il proprio ruolo fino all’attivazione del servizio ferroviario di questa nuova linea transfrontaliera».

«La Regione ha ribadito inoltre l’importanza di una collaborazione stretta al fine di completare al più presto i lavori affinché i territori interessati dai cantiere non solo possano essere sollevati dai disagi sopportati da tempo per la presenza dei cantieri – termina lo scritto –, ma possano anche beneficiare dei vantaggi economici sociali e ambientali di questa nuova linea ferroviaria. È stato poi convocato per dopodomani [sabato 14 giugno] un incontro tecnico per la presentazione e l’esame del progetto di ri-ambientalizzazione dei siti che riceveranno le terre dell’Arcisate». [md, ecoinformazioni]

Ripartono i lavori della Arcisate-Stabio

Satellite-1Riprenderanno i lavori di scavo della galleria dopo un accordo fra Rfi e Ics grandi lavori, ma i lavori non finiranno per Expo 2015.

 

«Pur non essendo direttamente coinvolta – ha detto Del Tenno – Regione Lombardia è sempre stata parte attiva per risolvere le problematiche – ha affermato l’assessore regionale lombardo alle Infrastrutture Maurizio Del Tenno –. Da oggi vorrei inaugurare un nuovo percorso per quest’opera. Ci sono stati numerosi momenti di tensione, ma da entrambe le parti ho riscontrato una volontà molto forte di risolvere i problemi».

Satellite-2Dello stesso parere il presidente lombardo Roberto Maroni: «Abbiamo messo a un tavolo le Ferrovie e la società che deve eseguire i lavori, così è stata trovata l’intesa e ora ripartono i lavori. La Regione sta facendo più di quello che dovrebbe fare per la mobilità e, se tutti facessero come fa la Regione, non ci sarebbero problemi di mobilità».

«Sia chiaro la firma di oggi non è trionfale, c’è ancora molto da fare – ha però precisato Del Tenno –, ma almeno c’è la volontà di tutti di raggiungere l’obiettivo. Si parte dunque con i lavori che attendevamo per la galleria».

«Nel testo viene definita una nuova proposta transattiva volta a risolvere il contenzioso insorto nei rapporti contrattuali tra Rfi, gestore dell’infrastruttura, e Ics, impresa appaltatrice. In particolare, le parti hanno trovato un accordo economico, che mette la parola fine a tutte le riserve avanzate fino a oggi – spiega un comunicato di SatelliteRegione Lombardia –. L’accordo stabilisce la ripresa da parte della Salini delle attività di scavo delle gallerie della Bevera e di Induno che costituiscono l’attività più impegnativa per la fine dei lavori. Considerati i tempi tecnici necessari a riattivare i macchinari, lo scavo delle gallerie partirà a metà aprile. Contemporaneamente si lavorerà alla presentazione dei documenti tecnici necessari ad avviare le procedure amministrative per l’approvazione definitiva dei siti di conferimento delle terre da scavo parte del Cipe.

«Ci aspettiamo che il nuovo Governo approvi velocemente un provvedimento ad hoc per le terre contaminate da arsenico naturale – ha detto Del Tenno riferendosi allo smaltimento dei terreni contaminati che hanno bloccato sinora i lavori –. Le leggi attualmente vigenti stanno infatti allungando i tempi. Serve un decreto che regolarizzi l’iter».

«Per quanto riguarda la fine dei lavori bisognerà attendere il pronunciamento del Cipe sulla localizzazione delle terre da scavo; dopodiché sarà possibile redigere un cronoprogramma dettagliato – conclude la nota –. È comunque impossibile che l’opera possa essere conclusa in tempo per Expo». [md, ecoinformazioni]

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