Salvatore Crotta 1865- 1911
Geografo, bibliotecario, linguista, esposizione di «carte d’archivio, libri, cartoline, fotografie», a cura di Chiara Milani e Giancarlo Montorfano, alla Biblioteca comunale di Como, in piazzetta Venosto Lucati, aperta fino al 16 gennaio.
«A 150 anni dalla nascita, la Biblioteca comunale ricorda con una mostra Salvatore Crotta, 1865-1911, geografo e linguista, che diresse la Biblioteca di Como dal 1903 all’anno della morte a soli 45 anni di età – spiega il Notiziario comunale comasco –. Grazie alle carte di studio dell’archivio personale, la documentazione del suo lavoro di bibliotecario, gli autografi e i libri antichi che ha lasciato alla Biblioteca, è possibile ricostruire i suoi molteplici interessi confluiti nello studio delle scienze geografiche, approcciate con una visione unitaria caratteristica del periodo tra Ottocento e Novecento. Finiti gli studi classici, dopo un biennio di scienze e matematica a Torino, Crotta si laureò in Lettere all’Università di Pavia. Prima di dirigere la Biblioteca di Como, allora presso la sede del Liceo Volta, insegnò al Collegio Manzoni di Merate, fu docente di geografia all’Istituto Caio Plinio di Como e al Collegio De Amicis di Cantù. Collaborò assiduamente con l’Istituto Carducci di Como e fu segretario della Società storica comense. Accanto agli studi di fisica, di analisi algebrica, di geometria analitica e proiettiva, Crotta coltivò un’autentica passione per la cartografia e il disegno cartografico e approfondì la glottologia, disciplina che fu determinante nella sua formazione. Grazie agli studi linguistici poté affrontare il tema delicatissimo della trascrizione dei nomi geografici che furono oggetto di due dotte relazioni, al Congresso geografico internazionale di Berlino del 1899 su proposta del celebre geografo Giuseppe Dalla Vedova. Partecipò anche al IV Congresso Geografico Italiano del 1901 e al IX Congresso Geografico Internazionale di Ginevra del 1908. La sua prima monografia, edita nel 1894, era dedicata alla limnologia, la geografia fisica dei laghi della Brianza e del Segrino».
La mostra segue tre percorsi per far conoscere Salvatore Crotta. Il primo attraverso libri e documenti d’archivio «esposti per la prima volta», il secondo passa per il suo lavoro come bibliotecario, geografo, linguista e cultore di musica, l’ultimo per la sua bibliofilia. [md, ecoinformazioni]