Giorno: 6 Agosto 2016

Video/ Emergenza umanitaria/ A Rebbio un pomeriggio di verifica e confronto nazionale

RebbioSenzaFrontiere-01Si è svolto nel pomeriggio di sabato 6 agosto l’incontro tra le varie realtà che a Como e in altre città italiane si occupano della situazione dei profughi e dei migranti; la discussione si è svolta prima sul prato antistante la stazione di Como San Giovanni, poi è proseguita alla parrocchia di Rebbio.

Presenti con la rete Como senza frontiere, oltre alle varie associazioni, enti e singole persone di Como, anche Baobab di Roma, Accoglienza degna di Bologna, la rete Melting Pot, Cambio passo di Milano, Naga, e ancora altre persone giunte da svariate località. Presente, sul prato della stazione di Como anche il sindaco del capoluogo, Mario Lucini.

On line su ecoinformazioni il resoconto e le fotografie; già disponibili, sul canale youtube di ecoinformazioni, gli altri video di Pietro Caresana degli interventi.

Bruno Saladino/ Ancora piccoli segni positivi

BRUNO SALADINO 2Si confermano anche il 6 agosto i piccoli segnali positivi degli scorsi giorni. Bruno Saladino sembra dare piccoli segni di ripresa  dopo l’incidente che lo ha gravemente ferito. La situazione rimane comunque molto complessa e saranno decisive le prossime giornate. Forza Bruno!

Emergenza umanitaria/ Ceruti: individuare soluzioni permanenti Como è di confine

Featured Image -- 52215Il consigliere comunale comasco del M5s Luca Ceruti, dencia una “latitanza istituzionale”. Leggi nel seguito il comunicato.
“La situazione migranti è oggi del tutto, o quasi, gestita dal volontariato comasco e da volenterosi cittadini che stanno sopperendo alla latitanza istituzionale.
Il tanto sbandierato coordinamento del 21 luglio 2016 ha unicamente elencato i servizi offerti dai diversi attori seduti al tavolo ma nulla si è fatto per approntare una risposta di lungo periodo. L’attuale situazione, con la presenza di oltre 300 migranti a San Giovanni, era già prevedibile.
In commissione comunale III (commissione Sociale), abbiamo più di un mese fa, sottolineato la mancanza delle istituzioni che a nessun livello hanno saputo intervenire: il Governo è inesistente, i deputati comaschi anche, il Prefetto si limita a poco più dell’indispensabile, il Comune di Como nella persona dell’ass. Magatti non risponde neanche ai propri doveri di legge; 90 MSNA (nda, minori stranieri non accompagnati) stazionano ai giardini invece di essere presi in carico dall’Ente.
Il consiglio comunale, maggioranza e minoranza tutta, non ha ritenuto di dover intervenire in maniera ufficiale: in sede di bilancio nessun ODG è stato proposto o votato sul tema, non sono state individuate e nemmeno cercate risorse disponibili.
I migranti non diventino strumento di propaganda elettorale, né pro ne contro, ma che siano individuate soluzioni di accoglienza al di là dell’emergenza contingente, Como città di confine lo resterà per sempre”. [Luca Ceruti, M5s]

 

 

 

Il destino del clan

LEGAGioioso il gazebo della Lega Nord (sabato 6 agosto in via Boldoni a Como). Finalmente i profughi sono arrivati. Sapete com’è, niente neri, niente voti. Qualche ariano si ferma. Il clan degli ariani è molto abbronzato, però. Programma politico elementare, italiano estremo: «Clandestino è reato». Poche firme, anche gli ignoranti talvolta ignorano. Destino del clan. [A. R., ecoinformazioni]

Al Monumento alla Resistenza Europea in ricordo di Hiroshima e Nagasaki

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Una sobria cerimonia ha ricordato nella mattinata del 6 agosto 2016 davanti al Monumento alla Resistenza Europea di Como, il 71mo anniversario della distruzione della città giapponese di Hiroshima colpita da una bomba atomica americana il 6 agosto 1945 (la stessa sorte toccherà, tre giorni più tardi, all’altra città di Nagasaki).

Il Monumento alla Resistenza Europea conserva infatti, oltre alla memoria dell’opposizione al fascismo e al nazismo, anche quella delle stragi dei campi di concentramento e quella dell’olocausto nucleare all’epilogo della seconda guerra mondiale, con una pietra proveniente proprio dalla città di Hiroshima.

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Como, dall’inaugurazione del monumento nel 1983, è “città messaggera di pace” e per questo non può sottrarsi alla memoria di tutti quegli atti nefasti che testimoniano della tragica violenza delle guerre. Ma, come spesso succede, il discorso pronunciato è rituale: si appella alla necessità della pace, ricorda gli importanti pronunciamenti di principio di questo o di quest’altro personaggio di prima grandezza (quest’anno sono citati sia il presidente statunitense Barack Obama sia il pontefice Francesco), cita la costituzione italiana e il suo articolo 11 che “ripudia la guerra”, ma dimentica l’attualità fatta di guerre, portate da tutte le principale potenze in ogni angolo del mondo, omette di citare l’assenso recentissimamente accordato dal governo italiano alle azioni militari in Libia (anche se continua a ribadire che “le guerre non servono a risolvere le controversie tra i popoli”) e, soprattutto, chiude gli occhi sugli esiti di quelle guerre, che pure si possono vedere a poche centinaia di metri dal luogo dove pure si ricordano i disastri passati.

[Fabio Cani, ecoinformazioni]

Emergenza umanitaria/ Presidio sanitario mobile alla stazione San Giovanni

Featured Image -- 51987Dal Comunicato della Prefettura di Como: «Presidio sanitario mobile presso la stazione di S. Giovanni, con la presenza, dalle ore 20.30 alle 22.30, di un medico volontario, il quale effettuerà  visite mediche, su richiesta degli interessati o su segnalazione del personale sanitario dell’Ats  e/o dei volontari della Cri, ai fini dell’individuazione di eventuali problematiche e dell’invio degli interessati alla struttura ospedaliera per gli interventi diagnostici e terapeutici del caso; la messa a disposizione di un operatore  sanitario (infermieristico o medico) da parte di Ats, che ogni giorno, tra le 8.00 e le 10.00 del mattino, in concomitanza con la presenza dei volontari,  effettuerà la sorveglianza sindromica mirata ad individuare eventuali sintomi di malattia acuta/infettiva meritevoli di approfondimento diagnostico urgente; l’attribuzione ai volontari del compito di attuare il primo approccio con i migranti,  individuando coloro che  richiedono assistenza o informazioni di tipo sanitario e segnalando agli operatori sanitari Ats eventuali casi che necessitino di interventi/approfondimenti; l’attribuzione agli operatori Ats del compito di valutare, su un mezzo mobile presente in loco e fornito dalla Cri, i soggetti segnalati, individuando il percorso sanitario più appropriato ovvero inviando immediatamente questi ultimi ai vari nosocomi presenti sul territorio; la messa a disposizione, da parte di Ats, di un’utenza telefonica dedicata, facente capo ad un medico del Dpm; l’organizzazione, a cura di Asst, in collaborazione con Ats, di moduli formativi rivolti ai volontari Cri e delle Associazioni, al fine di trasmettere loro le competenze di base per supportare  proficuamente gli operatori sanitari nelle attività di sorveglianza sanitaria; la messa a disposizione di tutti gli operatori, da parte di Ats, di materiale informativo multilingue per un approccio facilitato con i migranti; l’attribuzione alla Cri di un ruolo di coordinamento delle associazioni di volontariato, anche nei confronti del  Comune; la messa a disposizione, da parte dell’Ordine dei Medici, di professionisti sanitari, i quali supporteranno, su base volontaria, il presidio sanitario di cui si è detto, garantendo specifici turni di presenza presso la stazione di Como S. Giovanni; la messa a disposizione, da parte di Federfarma, tramite la rete delle farmacie presenti sul territorio, di farmaci e altro materiale sanitario necessario per l’assistenza in loco. Le misure suindicate costituiranno oggetto di costante monitoraggio, allo scopo di verificarne l’efficacia, sì da procedere alla loro implementazione, in caso di necessità».

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