Giorno: 22 Aprile 2017

La quattordicesima marcia di Csf, dedicata a Gabriele Del Grande, si è chiusa con Bella ciao

Un bel gruppo di persone ha dato corpo alla quattordicesima marcia per i desaparecidos di Como senza frontiere il 22 marzo in piazza della Pace (già nota come piazza Vittoria). Ester Francescato ha letto un documento di denuncia delle illegalità commesse dal governo turco, di richiesta alle autorità italiane di un impegno reale per la liberazione di Gabriele Del grande ingiustamente detenuto, di invito al governo italiano a non sottoscrivere con la dittatura di Erdogan accordi commerciali. La manifestazione ha nuovamente denunciato l’attacco ai poveri decretato dai provvedimenti ingiusti e illiberali di Minniti-Orlando e ha soprattutto ribadito l’orrore verso politiche che hanno trasformato il Mediterraneo in un cimitero marino. La manifestazione si è conclusa con Bella ciao. [Foto Fabio Cani, ecoinformazioni]

Inverigo/ Relazioni di Liberazione

 

Si è aperto venerdì sera il programma delle iniziative previste a Inverigo in occasione della Festa della Liberazione 2017. Una serata in cui protagonista è stato Filippo Meda, che ha narrato con lucidità e precisione vicende vissute in prima persona da adolescente,  durante il periodo della Resistenza e i giorni della Liberazione.

Dopo l’introduzione dell’assessora Alessandra Trevisani, è stato il professor Daniele Corbetta, studioso e profondo conoscitore di episodi noti e meno noti, a guidare l’avvocato Meda attraverso un percorso che, tra aneddoti, ricordi personali, riferimenti storici, ha spaziato dall’avvento del fascismo fino alla Liberazione e oltre, avendo come filo conduttore la storia del padre Luigi Meda, presidente del CLN di Milano.

Un percorso in cui si sono intrecciate altre storie, di persone più o meno celebri, a volte strettamente legate alla famiglia Meda, altre volte solo casualmente incontrate, da Giancarlo Puecher, a Mike Bongiorno, a don Gnocchi. Di Puecher in particolare, data l’amicizia tra le rispettive famiglie e la profonda frequentazione, Meda ha potuto tratteggiare il carattere maturo e consapevole, oltre che ricordare episodi interessanti e significativi.

Meno note al grande pubblico ma non meno significative dal punto di vista simbolico, oltre che per la storia locale, sono state altre vicende di cui si è potuto parlare nel corso della serata, anche grazie all’apporto di testimoni o parenti presenti, in particolare di due persone a cui l’amministrazione comunale sta studiando la possibilità di intitolare un luogo pubblico ancora da definire; si tratta dello scultore Angelo Casati e di Bruno Ballabio; commovente il racconto dell’epilogo della vita di quest’ultimo, partigiano poco più che ventenne in Val d’Ossola, dove per oltre vent’anni è rimasto l’eroe “Bruno ignoto”, sacrificatosi per salvare un compagno tenendo testa per mezz’ora a trenta nazifascisti («tengo io, salvati» le ultime parole rivolte al compagno nella sparatoria del Corpus Domini ’44 raccontata anche sul sito dell’ANPI locale http://novara.anpi.it/storia/giugno.html#corpus); solo casualmente alcuni decenni dopo si arrivò a dare un cognome a quello che in Val D’Ossola era un mito conosciuto solo come Bruno.

Una serata coinvolgente ed appassionante, dove la storia dei grandi personaggi si è mischiata a quella di sconosciuti piccoli eroi o persone comuni, che nel momento del bisogno non hanno rinunciato ad alzare la testa, come quel Fumagalli che si oppose all’arresto e successiva deportazione degli anziani nonni di Liliana Segre, avvenuto a Bigoncio.

Episodi che vale la pena conoscere (come quelli raccontati nella pubblicazione, sebbene non a carattere locale, di un altro studioso nato a Cermenate, Raffaele Mantegazza, che nel suo Nelle crepe della storia rievoca – e sottolinea l’importanza -dei piccoli gesti di resistenza quotidiana).

A questo si collega anche l’intervento di Alessandra Trevisani, che ha rimarcato lo spessore di figure come Puecher o Ballabio che, pur molto giovani e senza aver quindi potuto vivere direttamente in un paese libero, seppero discernere tra ciò che era bene e ciò che non lo era, e scegliere la via giusta ancorché angusta

In questo contesto, si è inserito con naturalezza anche l’intervento di Fabio Cani che, sollecitato a dare un parere sulle relazioni tra paesaggio e memoria della Resistenza, ha posto l’accento sull’importanza di coltivare relazioni all’interno di una comunità, per tramandare il ricordo di ciò che è stato. Coltivare relazioni che è stato esattamente ciò che ha guidato l’amministrazione comunale nella organizzazione di questa e delle prossime iniziative legate al 25 aprile, realizzate con il coinvolgimento attivo di associazioni del territorio (cui esponenti hanno partecipato e sono intervenuti alla serata), da quelle più presenti quando si parla di Resistenza (ANPI), a quelle dedite ad altre attività ma che sanno esserci quando si tratta di contribuire a creare relazioni (CAI, Circolo Fotografico, APAI, solo per citarne alcune). [Federico Brugnani, ecoinformazioni]

 

Cinegiornale ecoinformazioni 22 aprile

Il Cinegiornale del 22 aprile, in proiezione allo Spazio Gloria, propone Connessioni controcorrente, il progetto realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo da Arci Xanadù, TeatroGruppo popolare e ecoinformazioni che presenta il 25 e 26 due importanti appuntamenti. Nel Cinegiornale anche l’adesione dell’Arci alla campagna #iostocongabriele e alla manifestazione a Milano del 25 aprile.

 

Il teatro civile dei matti

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Un elogio della diversità. Così inizia lo spettacolo di teatro-canzone presentato da Oltre il giardino per l’associazione la Stecca di Como all’Auditorium Don Guanella a Como il 21 aprile. Non tutti i matti vengono per nuocere (testi e regia di Mauro Fogliaresi, Immagini di Gin Angri, musiche di Oltre il giardino Project) è in realtà una raccolta biografica della  “detenzione mentale”, una sorta di Spoon River sulla collina di San Martino, accompagnata da uno straordinario repertorio fotografico, in gran parte tratto dall’archivio dell’ex ospedale psichiatrico, tuttora intatto, ma non ancora restituito alla città.
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