
Svolta Civica/ La dichiarazione di Vittorio Nessi al Consiglio comunale di lunedì 9 aprile
Di seguito il testo integrale della dichiarazione letta da Vittorio Nessi, capogruppo di Svolta Civica, in apertura al Consiglio comunale di lunedì 9 aprile.
«I volontari di Como Accoglie hanno scritto al sindaco di Como una lettera con la quale attiravano l’attenzione dell’amministrazione sul fatto che l’accoglienza per i senzatetto presenti sul territorio comasco in relazione all’emergenza freddo doveva considerarsi conclusa, come comunicato dal direttore della Caritas Roberto Bernasconi, sicché, a far tempo dai primi giorni del prossimo mese di maggio, circa cento persone rimarranno prive di un rifugio notturno.
Nella loro nota i volontari hanno ribadito la propria volontà di collaborazione e hanno invitato il sindaco a “progettare, in collaborazione con tutti i soggetti presenti sul territorio e attivi su questa tematica, soluzioni più consone alla dimensione e complessità del problema”.
Svolta Civica ritiene di esprimere sul punto le proprie valutazioni.
Sappiamo benissimo che non bastano le buone intenzioni per risolvere problemi complessi e che la burocrazia è spesso nemica delle soluzioni ottimali e rapide.
Ma la buona politica, al di là del facile buonismo, ha il compito di affrontare e risolvere le difficoltà che riguardano la collettività. E se un centinaio di donne e uomini ha il problema del dove andare a dormire, questo è un problema che la buona politica deve affrontare.
Da troppo tempo l’amministrazione Landriscina ha lasciato senza risposte le numerose istanze provenienti da più parti e dirette ad affrontare in maniera concreta i problemi legati all’inclusione e ai fenomeni migratori, senza assumersi le responsabilità legate al ruolo pubblico ad essa assegnato.
Eppure, il tema dei senza tetto deve essere affrontato quale espressione di una buona amministrazione per svariati ordini di motivi.
Innanzitutto, perché non è possibile lasciare fuori da ogni controllo un numero rilevante di persone, che andrebbe a collocarsi sul territorio senza alcun presidio sanitario e in precarie condizioni igieniche.
In secondo luogo, perché la cittadinanza ha bisogno di avere certezze circa il rispetto del decoro collettivo e dei valori della legalità. Ignorare la presenza di figure ai margini della società non tutela né queste persone, né la collettività.
Infine, non va dimenticato che una buona politica non può fare a meno di valori di riferimento e sotto questo aspetto va affermato il principio secondo cui l’accoglienza costituisce un valore importante.
Certo, la generosità ha un costo, ci porta su terreni impegnativi, ma costituisce l’unico modo per non chiudere la società nella spirale dell’indifferenza e dell’egoismo.
Per questo, auspichiamo che l’appello dei volontari di Como Accoglie possa quindi essere accolto secondo due direttrici fondamentali: il fenomeno dei senza tetto deve essere conosciuto e quindi censito per organizzare dei efficaci programmi di gestione; al Comune spetterà il ruolo istituzionale di coordinare le straordinarie realtà del volontariato comasco, creando e supportando una rete di interventi mirati al contenimento del fenomeno e alla riduzione dei fenomeni di marginalità». [Svolta Civica per Como]