Il magro becchime de La provincia fascista

Erano tempi di guerra, erano tempi di propaganda, erano tempi di giornalisti asserviti, spesso ignobilmente sottomessi, per mancanza di rigore morale e convenienza, alle direttive dei capi fascisti e nazisti. Era La provincia di Como tra il 1943 e il 1945. È la storia raccontata da Lo specchio rotto. Giornalismo, narrazioni e documenti durante la Repubblica sociale italiana e la Resistenza nel Comasco 1943-45  [Nodolibri editore con Isc Pier Amato Perretta, 500 pagg. 25 euro] di Rosaria Marchesi e Fabio Cani. Un volume importante che Giuseppe Battarino, autore della prefazione, ha detto  – presentandolo alla Pinacoteca di Como il 22 aprile  –  «metterò sicuramente tra i saggi di Storia della Resistenza ma potrebbe essere posto anche nello scaffale dei romanzi».

D’altra parte Lo specchio rotto è in alcuni passi anche una storia adatta a essere un documentario o raccontata con il registro del teatro.

Nella presentazione l’autore e l’autrice hanno raccontato il metodo che ha animato il lavoro per il libro, l’emozione e la sofferenza causata dall’approfondimento di storie terribili di violenza fascista e più in generale dallo studio delle notizie comparse sulle pagine del quotidiano comasco messe a confronto con altre fonti per verificarne la profondità della distorsione propagandistica, ma anche per meglio focalizzare, con l’analisi comparata di ciò che fu scritto anche da altre fonti fasciste e della Resistenza, episodi in parte noti, ma che a ogni approfondimento si arricchiscono di nuovi significati.

Un libro avvincente, ma difficile da digerire per la tossicità ancora attiva di fatti terribili e di comportamenti di giornalisti disponibili a assecondare le nefandezze di un potere liberticida e assassino.

Un libro attualissimo perché – tornando all’intervento di Battarino – «il magro becchime de La Provincia fascista” – veniva a costituire buona parte del cibo dell’informazione del tempo. [Gianpaolo Rosso, ecoinformazioni]

Già disponibile la diretta video di Dario Onofrio e Sara Sostini, ecoinformazioni.

Presto on line sul canale di ecoinformazioni i video hd della presentazione.

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