Ztl si procede coi lavori: Nuove piazze e vigile elettronico
Prende forma, portando alla luce anche nuovi ritrovamenti archeologici, la nuova Ztl comasca.
Per quanto riguarda il controllo degli accessi della zona a traffico limitato si: «Prevede l’ammodernamento e il potenziamento dei varchi esistenti per poter controllare sia i transiti in ingresso, sia quelli in uscita». Il tutto con: «Opere edili, impiantistiche, elettriche, ripristino della pavimentazione, nonché l’hardware necessario per permettere che i varchi si interfaccino con il sistema centrale esistente (il server con tutte le nuove dotazioni sarà installato nello specifico ufficio del Comando della polizia locale), la formazione e l’addestramento del personale e la manutenzione in garanzia per due anni».
«I lavori sono stati aggiudicati all’impresa Kapsch TrafficCom srl di Milano sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa (l’importo contrattuale è di 172.528,00+IVA) – precisa il Comune di Como –. Come da progetto sono previsti i seguenti interventi sui varchi:
- A) Varco di via Milano (controllo dei transiti su corsia riservata bus 7-9, esterna alla Ztl): per questo varco sono previste solo la fornitura, l’installazione e la messa in funzione di idoneo pannello che segnali il funzionamento o meno dello stesso;
- B) Varchi esistenti da ammodernare: via Cinque Giornate, via Diaz, via Carducci, lungo Lario Trieste/viale Geno (Ztl non permanente). Per quest’ultimo è prevista anche la fornitura, l’installazione e la messa in funzione di un pannello a messaggio variabile che segnali o meno il funzionamento del varco, visto che la Ztl è attiva nei soli weekend estivi;
- C) Varchi esistenti da ammodernare e potenziare: Via Indipendenza;
- D) Varchi di nuova realizzazione: Via Dell’Annunciata, Via Cairoli, Via Rodari, Via Grassi, Via Garibaldi (in posizione diversa rispetto all’attuale);
- E) Varchi da rimuovere: Via Florio da Bontà (dopo entrata in esercizio dei nuovi varchi di via Rodari e via Cairoli)».
«Ci siamo scontrati con tempi burocratici lunghi ma adesso finalmente i lavori partiranno – ammette l’assessora alla mobilità Daniela Gerosa, il bando era della fine del 2014 –. Le vecchie telecamere erano obsolete e spesso presentavano problemi di manutenzione non più rinviabili. L’ammodernamento del sistema garantirà una migliore vivibilità del centro storico tutelando in primo luogo gli stessi autorizzati e scoraggiando gli abusi».
Questo mentre sono partiti i lavori di rifacimento di piazza Volta-via Garibaldi e piazza Grimoldi e proprio in quest’ultima sono stati trovati dei resti archeologici che potrebbero essere collegati alla chiesa di S. Giacomo.
In realtà anche in via Dell’Annunciata è stato trovato qualcosa e: «D’intesa con la Soprintendenza, è stato deciso un diverso ancoraggio del palo che consentirà di salvaguardare i reperti emersi e proseguire con i lavori».
Di altra importanza quanto rilevato in piazza Grimoldi dove «sono stati rinvenuti alcuni tratti di pavimentazione e di muratura ragionevolmente di età medioevale» e ora anche la base di una colonna. «È possibile, infatti, che i reperti siano da collegare all’antica chiesa di San Giacomo e proprio per approfondire tale ipotesi è stato deciso di proseguire con gli scavi e di effettuare tutte le rilevazioni necessarie – assicura Palazzo Cernezzi –. Nel frattempo i lavori del cantiere procedono nelle aree non interessate dai ritrovamenti».
«Per quanto riguarda il progetto la modifica non riguarderà la sua composizione ma eventualmente il posizionamento della fontana e delle piante – ha dichiarato il responsabile del procedimento Giuseppe Cosenza prima dell’ultima scoperta –. Si sta valutando, inoltre, l’opportunità di valorizzare gli elementi rinvenuti attraverso una diversa composizione della pavimentazione. Con la Soprintendenza stiamo procedendo in pieno accordo ed è già stato deciso che concluse le dovute analisi si potrà procedere con il reinterro dei reperti».
Ma l’ultimo parere spetta alla Soprintendenza che: «Tornerà a metà mese per un sopralluogo finale». [md, ecoinformazioni]