3 luglio/ Il mio nome è Angelo Novi
Immagini di scena del cinema italiano 1960-1990, a cura di Carlo Pozzoni Fotoeditore, al Broletto di Como, con il patrocinio del Comune di Como, in collaborazione con Lake Como Film Festival, da giovedì 3 luglio fino al 27 luglio, da martedì a giovedì dalle 10 alle 20, da venerdì a domenica dalle 10 alle 21.30.
«Angelo Novi è stato uno dei più importanti fotografi di scena del cinema italiano e ha collaborato con i maggiori registi contemporanei, da Leone a Pasolini, da Bertolucci a Rossellini – spiega la presentazione –. Questa mostra intende omaggiarlo con un’esposizione di 65 fotografie realizzate e a suo tempo stampate dallo stesso autore. Durante tutta la durata della mostra verrà proiettato il documentario Angelo Novi fotografo di scena di Antonietta De Lillo e Giorgio Magliulo».
Nato a Lanzo d’Intelvi, dove ha voluto essere sepolto, Angelo Novi frequentò l’Accademia di Brera, quindi
la Facoltà di Architettura a Milano, presto abbandonandola per dedicarsi alla fotografia. Nel 1952
iniziò l’attività di fotoreporter per l’agenzia Publifoto. Nel 1956 trafugò da Budapest scatti della rivolta ungherese all’occupazione sovietica.
A Roma, dove si era stabilito, maturò la scelta di dedicarsi alla fotografia di scena: il primo servizio
sul set di un film di Roberto Rossellini, e la mostra allestita al Broletto si apre proprio con
un’immagine da Era notte a Roma(1960) di Rossellini per concludere la parabola temporale con
una serie di scatti de Il tè nel deserto (1990) di Bernardo Bertolucci, con il quale Novi strinse un
legame non solo professionale ma anche di profonda amicizia. In mezzo, oltre a quelle scattate sui
set di Pier Paolo Pasolini, le immagini sortite dal lungo sodalizio con Sergio Leone: le foto dei
western all’italiana consacrarono Novi come maestro della fotografia di scena. [md, ecoinformazioni]