Expo 2015

L’assessore Fava: Villa Carlotta verso Expo

villa carlottaFava: «Potrebbe servirci per ospitare una serie di iniziative».

 

«Il rilancio della botanica e dell’olivicoltura su questa parte di lago è una componente fondamentale di sviluppo – ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, visitando Villa Carlotta a Tremezzo, assieme a Giuseppe Elias, del comitato direttivo dell’ente Villa Carlotta, e la presidente Maria Vittoria Bianchini – che passa attraverso una serie di progetti che stanno realizzando e per cui non mancherà il sostegno di Regione Lombardia».

«Si tratta di una struttura all’avanguardia sotto tutti i punti di vista e tra le migliori sotto il profilo gestionale e operativo – ha aggiunto –. Hanno bisogno tuttavia di diventare punto di riferimento di quel mondo che guarda alla multifunzionalità come collante di turismo, arte, storia, e tutto ciò che è gusto e tradizione, e che va collegato in un progetto unico da esportare nel mondo».

«Un luogo, un punto di riferimento straordinario – ha concluso l’assessore –che potrebbe servirci per ospitare una serie di iniziative in vista di Expo. Sicuramente uno dei migliori biglietti da visita del territorio lombardo, dobbiamo utilizzarlo al meglio». [md, ecoinformazioni]

Villa Olmo nei 100 giardini per Expo 2015

grandi giardini italianiGerosa: «Ottima occasione per il territorio di entrare in un nuovo circuito turistico».

 

«Villa Olmo sarà uno dei 100 giardini per Expo, il nuovo progetto turistico promosso da Grandi giardini italiani la rete di più bei giardini visitabili in tutta Italia, fondata nel 1997 e leader nel settore dell’Horticultural Tourism – afferma un comunicato di Palazzo Cernezzi sul progetto presentato lunedì 30 marzo a Milano –. Partner ufficiali del progetto sono lo studio di architettura e del paesaggio LandAlab, la storica azienda lombarda di produzione di semi Ingegnoli e la Fondazione Minoprio, scuola d’eccellenza lombarda per l’agronomia e la ricerca scientifica. Sponsor ufficiale del progetto è Granulati Zandobbio, azienda leader nella produzione e vendita di ciottoli e granulati per arredamento».

«È un percorso tra i più bei giardini, orti, frutteti e vigneti della Lombardia, del Canton Ticino e di altre 12 regioni italiane quello che verrà proposto ai visitatori di Expo 2015, che partendo da Milano potranno visitare la Lombardia e l’Italia scoprendone le bellezze paesaggistiche – precisa la nota –. In occasione dell’Expo 2015 di Milano sarà possibile visitare oltre 100 luoghi che faranno parte di una nuova rete turistica, nata per valorizzare e far conoscere un aspetto poco noto del Paese: i ‘Giardini’, una delle icone più importanti del made in Italy nel mondo. Faranno parte della rete 100 Giardini per Expo 2015 sia giardini di proprietà privata (il 20 per cento dei quali non è mai stato aperto al pubblico) sia giardini e parchi di proprietà di Comuni e Province, avviando una preziosa collaborazione territoriale per lo sviluppo del Turismo Verde».

Ovviamente l’iniziativa parte dal capoluogo lombardo: «(dalle porte dell’Expo) con gli spettacolari giardini all’italiana di Villa Arconati (Bollate) per proseguire con innumerevoli meraviglie come Villa Carlotta sul lago di Como, Isola del Garda ed il Giardino della Villa Sommi Picenardi (Lecco), portando i visitatori in ogni angolo della Lombardia e oltre. Il network collegherà, infatti, i giardini della Lombardia con quelli in Canton Ticino, Piemonte, Liguria Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Campania e Sicilia… creando un’offerta turistica unica e ricca di meraviglie per i visitatori dall’Expo 2015».

«Si tratta di un’ottima occasione da noi fortemente cercata. Il territorio entrerà in un nuovo circuito turistico che a Como già comprende Villa del Grumello, Villa d’Este, Villa Pizzo e Villa Carlotta – afferma l’assessora ai Parchi e giardini del Comune di Como Daniela Gerosa –. Proprio a Villa Olmo, tra l‘altro, è prevista nell’ambito della ristrutturazione delle serre e dell’orto botanico, la realizzazione di un centro di documentazione sui giardini e le ville del Lario e della Brianza. Questo centro sarà rivolto non solo ai turisti ma anche agli studiosi, ai progettisti e agli appassionati di giardini». [md, ecoinformazioni]

Per la Regione Como ha potenzialità per Expo

cavalli a comoCavalli a Como ricorda il finanziamento dei distretti commerciali e lo sviluppo del turismo.

 

82 Distretti commerciali per oltre 14 milioni di euro, questo l’investimento ricordato a Como, in conferenza stampa alla Sede territoriale regionale per il cosiddetto road tour mercoledì 19 marzo, dall’assessore regionale lombardo al Commercio, turismo e terziario di Regione Lombardia Alberto Cavalli: «A dimostrazione che Regione Lombardia riconosce alla funzione commerciale un ruolo strategico di coesione sociale».

13 sono quelli finanziati in provincia di Como: Distretto urbano del commercio di Como; Distretto del Lario; Promozione e sviluppo percorso shopping città di Cantù, Alto Lario in festa; Distretto del commercio dell’Alto lago; Distretto diffuso del commercio dell’Unione dei Comuni della Tremezzina; Distretto del Centro lago; Distretto del commercio di Cernobbio, Maslianico e Moltrasio; Il commercio intelvese; Il commercio tra montagna e lago; Una passeggiata in centro… tra le vetrine di Mariano Comense; Valli del Ceresio: commercio e vita; Distretto del commercio di Erba; Distretto tutto un altro Lario – borghi e botteghe fra il Lario e i monti.

Per quanto riguarda poi: «Il territorio di Como, che in termini di flussi turistici registra il maggior numero di presenze dopo Milano e Brescia – ha dichiarato Cavalli –, è uno di quelli che si sono dimostrati più attivi in vista dell’Esposizione universale, depositando il brand SistemaComo2015, che raggruppa le realtà istituzionali, culturali, universitarie e scientifiche della provincia».

E una opportunità di sviluppo può essere il «progetto di eccellenza Montagna e turismo attivo [per cui] è stata individuata una linea di azione, all’interno della quale è previsto uno specifico contributo alla Provincia di Como per il sostegno alla candidatura dell’evento Igtm (International Golf Travel market) 2014 per un finanziamento complessivo di 288mila euro».

«L’Igtm, che avrà luogo a Villa Erba (Cernobbio), dal 27 al 30 ottobre – sottolinea il comunicato –, è un’occasione importante per tutto il comparto turistico lombardo, trattandosi della fiera annuale più importante al mondo dedicata all’industria del turismo golfistico. Riunisce una media di circa 500 tra giornalisti e buyer del settore golfistico internazionale, attraendo altrettanti operatori turistici».

Per Expo 2015 Regione Lombardia ha approntato Lombardia ConCreTa, con un investimento di 100 milioni di euro per: «Il miglioramento qualitativo del sistema di offerta turistica e commerciale, per rispondere alle alte aspettative del grande flusso di visitatori stranieri che arriverà in Lombardia. Destinatarie dell’intervento saranno le imprese lombarde che operano nel settore dell’accoglienza turistica, dei pubblici esercizi (ristoranti e bar) e del commercio alimentare al dettaglio, per la realizzazione di progetti di miglioramento delle strutture, tramite investimenti strutturali in beni materiali e in nuove tecnologie».

Inoltre ha detto Cavalli: «Abbiamo firmato un Protocollo di collaborazione con Piattaforma sistema formativo moda, di cui fa parte la prestigiosa Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como e Milano Unica, salone italiano del tessile, per il progetto denominato Magazzini aperti, che, grazie al coinvolgimento della rete d’eccellenza di imprenditori del Salone, permetterà agli studenti e ai giovani fashion designer, di acquistare a prezzi convenienti i tessuti e i materiali necessari alla realizzazione delle collezioni o degli outfit, per l’attività didattica ordinaria e delle verifiche di fine anno». [md, ecoinformazioni]

beCOMe patrocinato da Padiglione Italia-Expo 2015

beComeIntrozzi: «Il messaggio di beCOMe è chiaro e forte nella direzione di un nuovo modello di produzione e di consumo e invita tutti a pensare allo sviluppo in modo nuovo: proprio come Il Vivaio di Padiglione Italia».

 

«Si concretizza la collaborazione tra Expo 2015 e beCOMe – annuncia Palazzo Cernezzi –. Padiglione Italia, ovvero lo spazio in cui il nostro paese si presenterà al mondo intero dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, ha riconosciuto il valore dei contenuti proposti dal progetto comasco e ha voluto patrocinare l’appuntamento».

Il progetto beCOMe, che si svolgerà dal 30 maggio al 1 giugno, si propone di «promuovere un più equo ordine economico e sociale, puntare ad un nuovo modello di sviluppo legato alla dimensione etica e filosofica dell’uomo», con una «riflessione su nuovi stili di vita, da proporre ai giovani e a chi ha voglia di futuro». Sarà articolato «in tre momenti distinti ma complementari tra loro: il momento della riflessione, con i contributi di prestigiosi relatori che costituiranno la cornice teorica del percorso; il momento dell’esemplificazione, attraverso l’ascolto delle buone prassi; il momento dell’animazione e dell’esposizione, per coinvolgere più direttamente il pubblico».

«Il target sarà costituito dalle imprese – precisa una nota –, che vengono invitate a riflettere sul senso del cambiamento in atto; dai giovani, ai quali viene proposto un futuro possibile, sollecitandoli ad esserne protagonisti; dalle famiglie e dalla gente comune, che avranno un’occasione per ritrovarsi e riconoscersi attorno ad una nuova proposta di comunità».

«Tema di Padiglione Italia sarà il Vivaio, uno spazio di crescita, sviluppo, formazione – spiega Palazzo Cernezzi –. Gli elementi cardine del progetto sono la trasparenza, l’energia, l’acqua, la natura e la tecnologia e beCOMe, con la sua apertura verso una nuova prosperità, quindi verso il futuro e lo sviluppo sostenibile, ben si concilia con queste tematiche che sono rivolte soprattutto ai giovani».

«Siamo molto soddisfatti dell’ottenimento del patrocinio di Padiglione Italia – dichiara l’assessora alle Politiche economiche e del lavoro e alle Attività produttive e cooperazione del Comune di Como Gisella Introzzi –. Il messaggio di beCOMe è chiaro e forte nella direzione di un nuovo modello di produzione e di consumo e invita tutti a pensare allo sviluppo in modo nuovo: proprio come Il Vivaio di Padiglione Italia. Fin da subito la sintonia tra le due iniziative è stata palese ed oggi si è concretizzata con la comunicazione formale da parte del settore che cura i contenuti della vetrina italiana». [md, ecoinformazioni]

Il consiglio comunale di giovedì 3 luglio 2008

Una serata inconcludente. Il consiglio comunale sull’Expo 2015 aperto, di giovedì 3 luglio al Teatro Sociale di Como, si è risolto in un elenco di speranze. Il richiamo alla realtà è venuto dal senatore Alessio Butti: «L’Expo l’ha vinta Milano e le risorse andranno là».

Discreta partecipazione al Consiglio comunale aperto al Teatro Sociale di Como, una sfilata dei maggiorenti cittadini. Tema della serata Expo 2015 dal titolo Nutrire il pianeta, energia per la vita. Poco più di un terzo della platea riservata alle autorità, a ridossso del palco, il resto per il pubblico “comune” con anche dei posti vuoti sul fondo. Trionfante il presidente del Consiglio Mario Pastore, organizzatore dell’evento: «Alle 21, fra platea e palchi, erano presenti 460 persone, amministratori e cittadini». La platea contiene 398 posti e i palchi aperti erano tre o quattro, per lo più per la stampa. «Avrebbe fatto piacere qualche cittadino in più» ha affermato Stefano Rudilosso, consigliere comunale di Fi, mentre Vittorio Mottola, del Pd, ha criticato la bassa presenza di amministratori locali della provincia. Mario Pastore gli ha risposto che i rappresentanti di altre amministrazioni erano una quarantina.
Una serata inconcludente, se l’obiettivo era quello di aprire una discussione sull’Expo 2015 anche con associazioni e cittadini la scaletta stessa degli interventi ha contribuito a far scemare la partecipazione. Le associazioni inscritte a parlare hanno avuto la parola solo dopo una interminabile carrellata di autorità, quando ormai la maggior parte dei presenti se ne era andata. Già alle 22 i non amministratori erano rimasti una novantina e anche molti rappresentanti pubblici avevano abbandonato il campo, tanto che il sindaco Stefano Bruni li ha segnalati «come un pessimo esempio».
Dopo i saluti, letti da Pastore, delle autorità che non hanno potuto essere presenti: il presidente regionale Formigoni, l’assessore regionale Albertoni, l’assessore del Comune di Milano Mascaretti e il vescovo di Como Coletti, ed un breve discorso del sindaco Bruni, è stato proiettato il video promozionale per Expo 2015, una elaborazione grafica tridimensionale al computer che presentava il centro del capoluogo lombardo e i padiglioni della Fiera.
I numeri dell’evento sono stati ricordati dal sindaco di Como: l’arrivo di 30 milioni di persone, «investimenti pubblici per 4 miliardi di euro e dieci volte tanti attesi dai privati».
Sostanzialmente tutti d’accordo sulla necessità di disinquinare il primo bacino del lago, la implementazione della metropolitana leggera, in una più ampia «cura del ferro» per i trasporti lombardi come sottolineato da Luca Gaffuri, consigliere regionale Pd, il campus universitario al S. Martino e fare in modo che l’Expo non si traduca in un evento “milanocentrico”.
Si sono avuti accenni lirici con Gianluca Lombardi, capogruppo in Consiglio comunale di Fi, per cui l’Expo «è una fiche da giocare» che gli ha provocato «un’ebrezza strana», mentre per Emanuele Lionetti, capogruppo in Consiglio comunale della Lega: «è la nostra olimpiade!»
Ha rotto il clima di grandi intese il senatore Alessio Butti, An, scettico sulla capacità di fare squadra dei comaschi: «In altri luoghi esiste un modello organizzativo che a Como non c’è». Anche per le speranze di una ricaduta economica sul territorio ha ricordato che «l’Expo l’ha vinta Milano e le risorse andranno là», specificando anche la cifra di quasi un miliardo e mezzo stanziato per i sei anni dal 2009 a l 2015, del denaro che sarà gestito direttamente dal sindaco meneghino, nominato commissario, come ha ricordato la deputata Chiara Braga, Pd. Per recuperare fondi a Como è intervenuto Vincenzo Sapere, consigliere comunale socialista, «bisogna svegliare la città soprattutto i privati».
Dopo l’intervento del parlamentare Luca Volontè, Udc, su Como città dell’energia che ha dato i natali a Volta, hanno preso la parola anche alcuni rappresentanti delle associazioni: Angelo Maiocchi, Camera di commercio, ha spinto per il campus e il “Chilometro della conoscenza”, Ubaldo Moschioni, Rotary, ha dato la disponibilità della sua associazione a lavorare per l’Expo, «bisogna sviluppare le nostre prerogative» ha invece affermato Ilvo Tolu della Società Politeama.
Una proposta differente quella del consigliere comunale di Paco Bruno Magatti che ha ricordato che Como è città messaggera di Pace e facendo riferimento anche al tema dell’esposizione ha proposto di «organizzare un incontro con i rappresentanti delle altre città per la Pace sull’acqua. Un bene che per alcuni è un diritto universale mentre altri lo considerano un oggetto commerciabile». Per la centralità dell’uomo ed un miglioramento della qualità della vita è intervenuta la consigliera comunale Roberta Marzorati, Per Como, per una valorizzazione del Parco Spina Verde e la creazione del Parco di interesse sovracomunale del Cosia. Marcello Iantorno, Pd, ha ricordato che il tema dell’esposizione è l’alimentazione e «la data dell’esposizione non è casuale, l‘Onu s’era data l’obiettivo di dimezzare la fame nel mondo per tale data e non ci si è riuscita, anzi è aumentata». Proprio questo ha fatto affermare a Donato Supino, Prc, che «per la fame nel mondo si fanno profitti su grandi eventi con grandi opere, senza riflettere sulle diseguaglianze».
È poi intervenuta Edi Borgianni di Territorio precario che ha attaccato la logica delle grandi opere e auspicato che quanto verrà intrapreso per l’Expo segua un iter più trasparente di quello delle paratie comasche. Cortella Simonetta dell’Onaf, organizzazione nazionale assaggiatori formaggi, ha invece rilevato che «si parla poco di formaggi e della nostra tradizione agroalimentare».
«La formula del Consiglio aperto è perfettibile» ha riconosciuto il sindaco Stefano Bruni chiudendo la serata. «Le provocazioni che sono state fatte sono degne di nota perché esprimono differenti sensibilità – ha detto il primo cittadino comasco – L’Expo va diviso in due momenti. Uno culturale, dal tema, sullo sviluppo economico, la fame e la solidarietà, che potrà magari essere oggetto di un dibattito aperto magari in biblioteca. L’altro è la gestione dell’impatto sul territorio dell’evento con le sue ricadute, di cui dobbiamo cercare di approfittare». [Michele Donegana, ecoinformazioni]