Leonardo Carioni

Elezioni provinciali

provincia_como_saporitiCarioni ha firmato il decreto per la tornata elettorale di secondo livello de 12 ottobre prossimo.

 

«È stato firmato oggi [mercoledì 27 agosto] dal commissario straordinario Leonardo Carioni il decreto di indizione delle elezioni per il presidente della Provincia di Como e di 12 consiglieri provinciali. Le operazioni di voto si svolgeranno il 12 ottobre, dalle 8 alle 20, presso la sede dell’Amministrazione provinciale».

«In particolare il Consiglio provinciale sarà eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei Comuni della Provincia – ricorda una nota di Villa Saporiti –. L’elezione avverrà sulla base di liste composte da un numero di candidati non superiore al numero di consiglieri da eleggere (12) e non inferiore alla metà degli stessi (6), sottoscritte da almeno il 5 per cento degli aventi diritto al voto. Il presidente della Provincia sarà eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei Comuni della Provincia. L’elezione avverrà sulla base di presentazione di candidature sottoscritte da almeno il 15 per cento degli aventi diritto al voto» (decreto di indizione delle elezioni; decreto di costituzione dell’ufficio elettorale e del seggio). [me, ecoinformazioni]

Frangi contro Carioni difende il Campus di San Martino

campus san martinoAlla netta contrarietà al progetto del Campus universitario nell’area di San Martino espressa del Commissario della Provincia Leonardo Carioni che regge, sopravvissuto per nomina alla sciagurata rottamazione del Consiglio provinciale che a Como come altrove non ha più alcuna rappresentanza politica, il presidente di Univercomo Mauro Frangi risponde dichiarando di rispettare «la posizione assunta dal Commissario straordinario Carioni» ringraziandolo «della chiarezza e della franchezza con cui l’ha formulata». Leggi nel seguito dell’articolo il comunicato di Univercomo.

«Rispetto la posizione assunta dal Commissario Straordinario Carioni e, anzi, Lo ringrazio della chiarezza e della franchezza con cui l’ha formulata. Del resto, l’aveva da tempo anticipata e resa evidente non solo con dichiarazioni alla stampa ma, soprattutto, con i comportamenti assunti dalla Provincia in ogni luogo istituzionale. Non tocca certamente a me valutare il lavoro svolto da Univercomo e men che meno il progetto che, con il coordinamento di Univercomo e la partecipazione di una pluralità di Istituzioni, è stato realizzato sotto la regia della Regione Lombardia. Tale valutazione al momento compete unicamente a Fondazione Cariplo.

Con altrettanta franchezza affermo che le posizioni assunte dal Commissario Carioni mi paiono inaccettabili e ingiustificate. Le ragioni sono molte. Mi limito a quattro osservazioni principali.In primo luogo per il giudizio da Lui formulato sulla natura di Univercomo. Univercomo non solo è un soggetto voluto e governato dagli Enti Pubblici Territoriali, che esprimono per Statuto la maggioranza dei suoi amministratori.  E’ il soggetto a cui l’Amministrazione Provinciale di Como, il Comune di Como e la Camera di Commercio hanno affidato il mandato esplicito di essere “l’interlocutore unico e privilegiato” delle Università, in rappresentanza delle Istituzioni comasche. Il documento sottoscritto nel 2005 tra l’allora Presidente Carioni, il Presidente De Santis e il Sindaco Bruni chiedeva ad “Univercomo di elaborare le linee strategiche ed operative per lo sviluppo dell’Università a Como sullo scenario del decennio”. Solo questo abbiamo cercato di fare in pochi mesi – dal 2 agosto, quando ho assunto la presidenza di Univercomo – ad oggi. 

In secondo luogo, tutto si può dire tranne che il “progetto Campus” non abbia coinvolto la “comunità amministrata”. Ricordo al Commissario Carioni le numerose ed approfondite occasioni di dibattito realizzate al riguardo al Tavolo della Competitività. Ricordo, soprattutto, la presa di posizione assunta nello scorso gennaio da tutte le associazioni imprenditoriali comasche e da tutte le organizzazioni sindacali comasche. Una presa di posizione rivolta con chiarezza ai rappresentanti delle tre Istituzioni Territoriali, che ha loro indicato – con una unanimità di posizione devo dire raramente riscontrata sul nostro territorio – l’avvio del progetto del Campus come la priorità assoluta e strategica.

In terzo luogo, nel merito. Lo stesso Commissario Carioni ricorda che del progetto di Campus Universitario si parla a Como da oltre 20 anni. Il precedente tentativo di promuovere un Accordo di Programma (nel 2008) non ha prodotto nulla, se non l’impegno a predisporre uno studio di pre-fattibilità. Mi permetto di fare sommessamente notare che questa – a tutt’oggi – è la prima volta che si prova, con fatica e in un tempo limitatissimo, a passare dalle parole ai fatti.

Tutti avremmo voluto fare di più, indubbiamente. Se la Fondazione Cariplo giudicherà meritevole di finanziamento il nostro progetto non solo finalmente si comincerà a “mettere mano” ad un “sogno” sin qui rimasto irrealizzato, ma si saranno tracciate in modo definitivo le linee per arrivare a mettere in campo il progetto di riqualificazione complessiva dell’ex San Martino. Lo schema di Accordo di Programma condiviso definisce in due anni il tempo utile per predisporre la  progettazione dell’intervento sull’intero comparto. Francamente, non si capisce come possa essere considerato un tempo troppo lungo o troppo indeterminato, dopo 20 anni di inutile attesa. 

Infine, registro che il Commissario Carioni, su un punto almeno, ha profondamente cambiato opinione. All’indomani della seduta del Tavolo della Competitività che aveva condiviso il progetto del Campus come prioritario, aveva dichiarato – vista la sua presenza nella Commissione chiamata a formulare un parere sui progetti presentati alla Fondazione Cariplo – la necessità di una sua assoluta neutralità ed imparzialità. Così, almeno, aveva motivato la Sua decisione di non sottoscrivere il documento che ha dato avvio al processo che ci ha portato sin qui. Prendo atto che da “neutrale” è diventato contrario». [Mauro Frangi, presidente di Univercomo]

No alla tassazione degli studenti comaschi a Varese

liceo gb grassi saronnoChiara Braga chiede l’intervento della Provincia di Como contro la proposta del commissario della Provincia di Varese Dario Galli di introdurre un contributo per gli studenti lariani che vadano a studiare in un istituto varesino.

 

«Non è una soluzione accettabile» afferma recisamente la deputata democratica comasca Chiara Braga. Tutto nasce dalla possibile chiusura di una succursale del Liceo scientifico G.B. Grassi di Saronno dati costi dell’affitto (150mila euro) troppo alti per il commissario straordinario della Provincia di Varese Dario Galli. L’ipotesi prospettata dall’esponente leghista è l’introduzione di un contributo per gli studenti comaschi che lo frequentano per poter recuperare il denaro necessario al mantenimento della struttura. Una tassa, si paventa, estendibile poi a tutti gli studenti che dalla provincia comasca vadano a studiare in quella varesina.

«Non sarebbe corretto far pesare ulteriormente i costi dell’istruzione pubblica alle famiglie già pesantemente provate dalla crisi economica – precisa la deputata comasca –. Per di più, far pagare i maggiori costi scolastici alle famiglie degli studenti esterni significherebbe di fatto porre questi ultimi in uno stato di disuguaglianza e disparità».

«Sulla vicenda non sorprende affatto l’ennesimo silenzio dell’attuale commissario della Provincia di Como Carioni – conclude con un affondo a un altro esponente della Lega Nord Braga –, il quale dovrebbe invece impegnarsi per garantire il servizio di istruzione pubblica agli studenti comaschi magari attuando convenzioni di copertura parziale con la Provincia varesina. Se infatti la situazione comporta, come sembra, un maggiore onere per l’amministrazione provinciale di Varese dovrebbe essere compito dell’omologo ente comasco accollarsene la spesa». [md, ecoinformazioni]

Presente e futuro dell’ex area ospedaliera di via Napoleona/ 22 novembre

Seminario aperto al pubblico organizzato dalla di Cgil Como. Appuntamento giovedì 22 novembre dalle ore 8.30 alle 13.30 nell’auditorium Opera Don Guanella in via Tommaso Grossi 18. Parleranno Marco Onofri (direttore generale dell’azienda ospedaliera Sant’Anna); Lorenzo Spallino (assessore all’urbanistica-edilizia privata); Giuseppe Cosenza (direttore area governo del territorio del comune di Como); Lucia Cassina (segreteria provinciale Cgil Como). Modera Matteo Mandressi (segretario provinciale Fp Cgil Como). Durante l’incontro interverranno anche Michele Borzatta (vicepresidente di Confcooperative di Como); Angelo Monti (presidente dell’Ordine degli architetti di Como); Leonardo Carioni (commissario straordinario della provincia di Como); Amleto Luraghi (segretario provinciale Spi Cgil Como); Florindo Oliverio (segretario Fp Cgil Lombardia); Melissa Oliviero (segreteria Cgil Lombardia). Leggi volantino (altro…)

Riordino province: no all’accorpamento con Monza e Brianza

«La provincia di Como – scrive in una lettera il commissario straordinario Caironi, indirizzata al presidente del Consiglio delle autonomie locali – propone prioritarimente la costituzione della provincia pedemontana costituita dalle attuali province di Como, Varese, Lecco e Sondrio a condizione che l’ipotesi finale di riordino complessivo che il CAL formulerà non preveda l’accorpamento con Monza Brianza.  Nel caso in cui non fosse possibile strutturare la nuova provincia pedemontana senza l’inclusione della provincia di Monza e Brianza, la proposta deve intendersi caducata e sostituita dalla proposta di fusione delle attuali province di Como e Varese» (altro…)

Provincia di Como: nominati i due sub commissari prefettizi

Martedì 5 giugno il prefetto di Como Michele Tortora ha nominato in qualità di sub  commissari prefettizi il vice prefetto precario Giuliana Longhi e Angela Pagano, dirigente del servizio contabilità e gestione finanziaria della prefettura. Affiancheranno, nella fase di transizione dell’ente, il commissario Leonardo Carioni

Leonardo Carioni nominato Commissario della provincia di Como

«Il signor Leonardo Carioni – si legge nel decreto di nomina del Presidente della Repubblica – già presidente della provincia di Como, è nominato Commissario straordinario per la provvisoria gestione dell’ente fino all’elezione dei nuovi organi provinciali, a norma di legge. Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettanti al consiglio provinciale, alla giunta ed al presidente»

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