Comune di Como: serata sulle mozioni
Palazzo Cernezzi ha affrontato le prime mozioni giacenti da mesi in attesa di essere affrontate: contro l’omofobia (ma non diciamolo ai bambini), Berlusconi censurato, sostegno agli studenti stranieri, una mostra per Sant’Elia, Liu Xiaobo cittadino onorario, no al pedaggio per la Tangenziale, muro del lungolago «qualcuno deve pagare», contro Dell’Utri e Berlusconi
Preliminari
Nelle preliminari al Consiglio comunale di Como di giovedì 19 gennaio Vittorio Mottola, Gruppo misto, ha chiesto per l’ennesima volta di intervenire per mettere in sicurezza, con dissuasori di velocità, via S. Giacomo, un attacco al suo ex capogruppo, l’esponente del Pd, Mario Lucini, «si lavora fino all’ultimo giorno!» in riferimento alla contrarietà all’approvazione degli ultimi interventi che andranno a ricadere sulla prossima amministrazione per cui il Pd aveva chiesto di soprassedere e lasciarli alla prossima Giunta, e una bordata contro i capogruppo «ditecelo che non vogliamo portare il Piano sosta in aula». Sempre sui parcheggi ha preso la parola Pasquale Buono, Fli, schierandosi contro quelli blu in via Regina parcheggi a via regina parcheggi blu minacciando poi di andare in Procura per l’aumento dei costi di bonifica a carico del Comune dell’area ex Ticosa: «Andremo in Procura con tutta la documentazione necessaria, chiedendo di aprire un fascicolo». Roberta Marzorati, Per Como, ha lanciato l’allarme sulla salute «il Pm10 ha sforato parecchio, ieri addirittura era a 160, noi amministratori non possiamo ignorare questo dato». «Il limite è 50, l’Oms raccomanda il 20, noi siamo sopra i 50 da venerdì – ha proseguito facendo un appello al sindaco – bisogna inventarci qualcosa, bisogna fermare le macchine in Val Mulini fermiamole. L’autonomista Emanuele Lionetti ha invece polemizzato sulle sponsorizzazioni di aiuole e rotatorie e sulla tassa spuntata per la sistemazione temporanea del lungolago fatta da Zambrotta.
Mozioni
La seduta è quindi iniziata affrontando, come da programma, le mozioni rimaste in arretrato negli ultimi mesi se non anni, che è stato deciso di affrontare anche giovedì 26 gennaio.
Da subito sono sorte questioni procedurali e Donato Supino, Prc, lamentandosi per il non rispetto del Regolamento, che imporrebbe di affrontare le mozioni entro 40 giorni dalla presentazione, ha chiesto di affrontarle cronologicamente, così come sono state depositate e come aveva deciso la conferenza dei capigruppo, ma per importanza, dato che alcune delle stesse hanno perso ormai di attualità e contribuirebbero solo a ritardare la discussione di quelle che invece sono di piena attualità.
Il consigliere comunista ha quindi chiesto di poter affrontare la sua mozione su via Risorgimento, una via in cui un tratto è stato dedicato al solo passaggio dei bus, cambiando l’intera viabilità fra i quartieri di Breccia e Prestino e per cui è sorto anche un comitato ed è stata fatta una raccolta firme.
Una proposta che ha portato ad un sollevamento di scudi dal presidente Pastore, al vicepresidente Bruno Saladino, Pd, alla consigliera Veronica Airoldi, Pdl, unico espresso a favore Buono. Infatti ai voti al proposta è stata bocciata da Lega, Pdl e Pd.
Contro l’omofobia
Assente giustificato Luigi Bottone, Pid, la sua mozione sul Paino parcheggi è stata sospesa e si è affrontata quella, già passata in Consiglio provinciale, contro l’omofobia presentata da Silvia Magni, Pd. Una proposta nata nel novembre 2009, ricorda la consigliera, «dopo una «di fenomeni di violenze e intimidazioni verificatesi primavera di quell’anno». I riferimenti sono agli articoli 2 e 3 della Costituzione sull’inviolabilità dei diritti dell’uomo e la mozione vuole esprimere «solidarietà e vicinanza alle vittime delle violenze omofobe oltre all’impegno alla formazione nelle scuole» e l’adesione alla Giornata mondiale contro l’omofobia il 17 maggio prossimo. Marzorati ha quindi rammentato la «vergogna del rifiuto del patrocinio comunale e della Sala della biblioteca» per un’iniziativa dell’associazione Como gay lesbica.
Per i diritti delle persone si è espresso il sindaco, con la richiesta di una votazione per punti, data la contrarietà a quello che chiede una promozione nelle scuole di una cultura della diversità: «C’è l’esaltazione della diversità, non credo sia un valore, il valore è la persona».
Ai voti la proposta è quindi passata all’unanimità, tranne il punto che chiedeva «momenti di impegno e collaborazione con le scuole» che per un voto (9 a 8) non è stato approvato, contrariamente a quanto avvenuto a Villa Saporiti dove il documento era stato recepito integralmente.
Integrazione scolastica alunni stranieri
All’unanimità è passata anche una mozione presentata da Andrea Luppi, Pd, per dare un maggior sostegno ai figli degli immigrati, con politiche per il trasporto pubblico, e abitative atte a evitare concentrazioni, «la loro presenza è salita dal 2,2% del ’01, al 6,4% del ’10 degli alunni, ora sono più di 6mila gli studenti stranieri in provincia di Como, politiche trasporto pbblico e politiche abitative evitare concentrazioni. L’assessora Anna Veronelli ha fatto il punto sugli interventi e i progetti in corso, tra cui finanziato dal Fondo sociale europeo, e il tentativo di coinvolgere la comunità turca, ormai abbastanza consistente in città.
Sant’Elia
Approvata, con i voti della minoranza, la maggioranza si è divisa fra favorevoli, contrari e astenuti (tra cui il sindaco), anche la proposta di Marcello Iantorno, Pd, per fare una mostra per ricordare la figura di Antonio Sant’Elia (in origine doveva essere nel 2010 per il centenario del futurismo).
Liu Xiaobo
Cittadinanza onoraria e un appello per la liberazione per il dissidente cinese, premio nobel per la Pace, Liu Xiaobo all’unanimità, salvo qualche astenuto fra banchi del Pdl, su proposta di Luppi. «Bisognerà valutara la effettiva possibilità» ha detto il sindaco Bruni.
Tangenziale
Approvata all’unanimità anche la mozione in cui Supino contro l’ipotesi di pagare il pedaggio nella futura tangenziale comasca. «A Como è stata negata la possibilità di dotarsi di infrastrutture valide ed efficaci per preservare la città dal traffico di attraversamento» ha detto Lucini, «non si può lasciare a metà – ha aggiunto Mottola – buttare il traffico su via Acquanera vuol dire ammazzare la città». Un punto su cui concorda l’assessore Stefano Molinari «non bisogna assolutamente non fermare lavori» per il secondo lotto, che devono ancora trovare i finanziamenti.
Ritiri
Molte le mozioni ritirate perché inattuali, una della consigliera Marzorati, una di Ghirri, una di Supino e quella di censura al sindaco perché non può essere discussa dal Consiglio.
Anche Alessandro Rapinese, Adesso Como, è stato convinto a fatica a ritirarne due, nonostante la sua voglia di discuterle aggiornandole, un atteggiamento che ha innervosito il capogruppo del Gruppo misto, il socialista Vincenzo Sapere, «ti avevo chiesto di ritirarne alcune per poter affrontare temi attuali come via Risorgimento».
Paratie
Il consigliere di Adesso Como ha visto comunque approvare le sue proposte di «sanzionare chi ha commesso errori nella edificazione delle paratie», nonostante il voto contrario della maggioranza (molti erano già andati a casa).
Censura all’omofobia di Berlusconi
Per un voto è passata, contraria la maggioranza, una censura all’ex presidente del Consiglio Berlusconi per l’affermazione «meglio essere appassionati di belle ragazze che gay».
Mangano un eroe?
Rapinese ha quindi presentato un’altra mozione di censura contro Dell’Utri e Berlusconi per aver definito Vittorio Mangano, «un criminale italiano pluriomicida», un eroe, «una grave offesa ai nostri concittadini impegnati nella lotta alle mafie e all’illegalità». Una proposta che non è passata solo per la mancanza del numero legale, con 10 sì e 8 no, per cui la seduta è stata sospesa e poi dichiarata deserta. [Michele Donegana, ecoinformazioni]
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